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Altapianura venetaNEWS Magazine d’informazione del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta MONTEBELLO SALVO GRAZIE AL CONSORZIO RIO RODEGOTTO IN SICUREZZA IL PIANO SALVA CASE DI GAMBELLARA COFERENZA ORGANIZZATIVA L’ACQUA COME NUOVO MODELLODI SVILUPPO marzo 2016

Alta Pianura Veneta news - Marzo 2016

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Alta pianura venetaNEWS

Magazine d’informazione del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta

MONTEBELLO SALVO GRAZIE AL CONSORZIO

RIO RODEGOTTO IN SICUREZZA

IL PIANO SALVA CASE DI GAMBELLARA

COFERENZA ORGANIZZATIVA

L’ACQUA COME NUOVO MODELLODI SVILUPPO

marzo 2016

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INDICE

allagamenti, il piano salva case di gamblellaraStop agli allagamenti nelle zone limitrofe agli impianti sportivi di Gambellara. Il Comune, che sosterrà i costi, e Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, che si occuperà dei lavori, hanno siglato un protocollo di intesa per realizzare l’intervento.

argini dei torrenti e rio rodegotto messi in sicurezzaParise: “vitale l’azione di manutenzione del territorio in sinergia con le amministrazioni comunali”

montebello salvato dall’esondazioneGrazie ai lavori effettuati sul ponte del torrente Rodegotto, lungo via Trento a Montebello Vicentino, ’intera area, a seguito delle abbondanti precipitazioni, è stata salvata da allagamenti che avrebbero comportato ingenti danni alla zona industriale e non solo”.

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L’ACQUA SOLLECITA SENSIBILITA’ COMUNI PER UN ALTRO MODELLO DI SVILUPPO Vincenzi: “Ambiente, legalità, innovazione, Europa, istituzioni, partecipazione: sono queste le parole d’ordine di un sentire comune attorno al futuro della risorsa idrica”

L’IMPIANTO IRRIGUO MONASTERO DI MONTAGNANA, PROTAGONISTA ALLA CONFERENZA NAZIONALE ANBI 2016Fitodepurare l’acqua per un’irrigazione di qualità. Questo il leit motiv che ha portato alla creazione del bacino irriguo denominato “Monastero”, a Montagnana, nel padovano.

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Montebello salvato dall’esondazione

grazie alle opere del Consorzio di bonifica

Alta Pianura VenetaEvitati allagamenti che avrebbero comportato ingenti

danni alla zona industraile e non solo

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“Grazie ai lavori effettuati sul ponte del torrente Rodegotto, lungo via Trento a Montebello Vicentino, l’intera area, a seguito delle abbondanti precipitazioni, è stata salvata da allagamenti che avrebbero comportato ingenti danni alla zona industriale e non solo”.

Con queste parole il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise illustra la situazione di questa mattina a Montebello Vicentino, proprio laddove, nei mesi scorsi, il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta ha consegnato i lavori eseguiti con un investimento di 200 mila euro, 100 mila finanziati dalla Regione Veneto e 100 mila messi a disposizione dal Consorzio di bonifica stesso, attraverso la contribuenza dei cittadini.

È stato demolito il ponte preesistente, per realizzare quello nuovo con elementi scatolari con dimensioni più che doppie rispetto alla preesistente e pari a 5×2 metri. “Le attività sono iniziate dopo l’importante evento del 16 maggio 2013, che aveva pesantemente colpito l’area – prosegue il presidente Parise – ed ha indotto il Consorzio ad attivare immediatamente la procedura di autorizzazione e finanziamento regionale. Il lavoro è stato possibile grazie alla proficua collaborazione delle amministrazioni locali interessate e delle aziende confinanti il torrente Rodegotto, che ne hanno consentito l’allargamento e la risagomazione a favore dell’intera comunità e delle zone industriali”. Ed anche in questa occasione, come avverrà certamente in futuro, la comunità ha potuto apprezzare l’utilità del lavoro svolto, con riflessi significativi in termini economici.

“Il lavoro del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta – conclude il presidente Parise – è di fondamentale importanza per monitorare il livello delle acque, la qualità e manutenzione dei manufatti e, quindi, per intervenire prontamente laddove necessario ed evitare possibili disastri ai danni di cose e persone”.

Il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta Silvio Parise

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Parise: “vitale l’azione di

manutenzione del territorio in sinergia con le

amministrazioni comunali”

Torrenti più sicuri con gli interventi del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta. Sono stati ultimati i lavori di manutenzione ordinaria dei torrenti che passano per Montecchio e per Gambugliano cioè il Poscola e il Valdiezza. Lungo gli argini dei corsi d’acqua sono state eseguite opere di decespugliamento, taglio delle ramaglie e delle piante, attività che rientrano nella sfera di competenze del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta. «È stato svolto un lavoro molto importante - spiega il presidente del Consorzio, Silvio Parise - e che richiama l’attenzione su quanto sia

Argini dei torrenti e il rio Rodegotto

rimessi in sicurezza

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vitale l’azione che svolgiamo in sinergia con le amministrazioni comunali, al fine di preservare il territorio, salvaguardarlo da rovinosi eventi naturali che potrebbero verificarsi in caso di abbandono e noncuranza». Il costo degli interventi, che rientrano in un’opera di pulitura più vasta che ha compreso non solo il tratto di Montecchio e Gambugliano ma anche lungo Castelgomberto e Trissino e del Degora a Nanto, è stato in totale di oltre 35 mila euro.Recentemente, inoltre, sempre il Consorzio ha ultimato i lavori di consolidamento della sponda sulla destra del rio Rodegotto in via Villa Grande a Montorso. L’intervento, del costo di 25 mila euro, si è reso necessario perché negli

anni l’argine in pietra, per un tratto di circa sessanta metri, si era progressivamente eroso, rappresentando quindi un rischio sotto l’aspetto idraulico. La ditta incaricata ha dunque rifatto l’argine, rendendolo più resistente e pulito l’alveo del torrente, allo scopo di rimuovere il materiale che avrebbe potuto influire negativamente sul corretto scorrimento dell’acqua. Entrambi gli interventi sono finalizzati a ridurre il rischio di eventi alluvionali.Affermano il sindaco di Montorso, Antonio Tonello, e l’assessore ai lavori pubblici Diego Zaffari: «Il rio Rodegotto in passato ha purtroppo causato problemi di gravi esondazioni. Ora il tratto, che rappresentava una criticità, è decisamente più sicuro».

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Allagamenti e danni Il piano salva case costa 25 mila euro

Comune e Consorzio di bonifica siglano il protocollo d’intervento

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Stop agli allagamenti nelle zone limitrofe agli impianti sportivi di Gambellara. Il Comune, che sosterrà i costi, e Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, che si occuperà dei lavori, hanno siglato un protocollo di intesa per realizzare l’intervento.

«Prosegue l’impegno di Apv ¬ ha dichiarato il presidente Silvio Parise ¬ nella tutela delle aree dal sempre più frequente rischio di esondazioni, a salvaguardia delle comunità locali e delle imprese, che in tal modo evitano di riportare significativi danni e di correre pericoli evitabili».

L’intervento di manutenzione straordinaria è stato autorizzato dalla Regione.

«Nell’area interessata ¬ prosegue ¬ è presente un fossato di scolo che raccoglie l’acqua proveniente dalle campagne circostanti e dal centro abitato di Gambellara, soggetto a frequenti esondazioni in concomitanza di intensi fenomeni piovosi, causando grave pregiudizio alla viabilità e danni alle proprietà circostanti.

Da un sopralluogo eseguito dal personale tecnico del Consorzio è emerso che, al fine di salvaguardare le proprietà circostanti gli impianti sportivi, i lavori da eseguire consistono nel risezionamento del fossato lungo il campo da calcio e la sua tombinatura, nonché il rifacimento di un attraversamento campestre».

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Il costo stimato dell’opera ammonta a 25mila euro, che il Comune si impegna a sostenere per l’esecuzione dei lavori da parte del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta.

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VINCENZI: “AMBIENTE, LEGALITA’, INNOVAZIONE, EUROPA, ISTITUZIONI, PARTECIPAZIONE: SONO QUESTE LE PAROLE D’ORDINE DI UN SENTIRE COMUNE ATTORNO AL FUTURO DELLA RISORSA IDRICA”

“Attorno al futuro della risorsa idrica si gioca una partita determinante per il modello di sviluppo italiano. Per questo è ora di essere protagonisti di una battaglia culturale per consolidare una percezione della risorsa acqua che, seppure dominante nella coscienza dei singoli, non riesce ad essere tradotta con la determinazione necessaria a renderla protagonista nelle politiche di sviluppo del Paese. Per questo, stringiamo alleanze non solo con il comparto agricolo, ma con il mondo accademico, istituzionale, ambientalista e della società civile.”

Lo afferma Francesco Vincenzi, presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio ed Acque Irrigue (ANBI) a conclusione della Conferenza Nazionale “Acqua, motore della green economy”, tenutasi a Firenze alla presenza di autorevoli rappresentanti di istituzioni, enti locali, organizzazioni professionali agricole, mondo accademico, associazioni ambientaliste, società civile.

“Gli interventi, ma soprattutto la sottoscrizione di protocolli d’intesa con Federconsumatori, Università IUAV di Venezia, Centro Italiano Riqualificazione Fluviale (C.I.R.F.) – prosegue il presidente ANBI - sono un’ importante testimonianza del credito conquistato dai Consorzi di bonifica con il quotidiano lavoro a tutela del territorio.”

“La nostra storia è cambiata – aggiunge il direttore generale ANBI, Massimo Gargano - Stiamo frequentando il futuro, facendoci inseguire in campi quali quelli dell’innovazione e della trasparenza. La strada è segnata e le qualificate presenze registrate a Firenze dimostrano che il nostro sforzo è apprezzato e condiviso da crescenti settori della società, che credono in un diverso modello per il rilancio economico del Paese, al cui centro non può che esserci la tutela e la valorizzazione del territorio, indispensabile fattore di sviluppo.”

L’ACQUA SOLLECITA SENSIBILITA’ COMUNI PER UN ALTRO MODELLO DI SVILUPPO DELL’ITALIA: QUELLO DEL TERRITORIO

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Fitodepurare l’acqua per un’irrigazione di qualità. Questo il leit motiv che ha portato alla creazione del bacino irriguo denominato “Monastero”, a Montagnana, nel padovano.

Si tratta di un’esperienza unica in Italia che è stata presentata stamane nel corso della Conferenza Nazionale Anbi (Unione Nazionale Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue) di Firenze, in occasione del 50° anniversario dell’alluvione fiorentina. La due giorni di conferenza ha visto la partecipazione dei Consorzi di bonifica provenienti da tutta Italia.

Tema centrale è stato il futuro della risorsa idrica non solo come risorsa primaria di vita, ma come fondamentale fattore economico per lo sviluppo del territorio italiano.

Proprio per questo, nella giornata di oggi, dedicata alle best practises dei Consorzi, presso il Cinema Teatro Odeon, Lamberto Cogo, Ingegnere del Consorzio di bonifica Adige Euganeo ha presentato il proprio innovativo progetto in campo irriguo/ambientale.

“Si tratta di un’area di circa 900 ettari, dove le acque provenienti dal fiume Fratta tramite un’opera di presa, entrano all’interno di un bacino di lagunaggio e fitobiodepurazione verticale a ciclo continuo che ha lo scopo di trattare le acque prelevate e ridurne di oltre il 90% la carica micro batteriologica. Per evitare lo spreco della risorsa idrica, un sottobacino di circa 180 ettari dei 900 totali è irrigato tramite una rete in pressione di circa 13 mila metri, e consegna alle aziende agricole l’acqua depurata attraverso degli idranti” commenta Giuseppe Romano, Presidente di Anbi Veneto.

I rimanenti 720 ettari del bacino Monastero sono irrigati grazie all’impinguamento delle canalizzazioni consortili.

Il progetto è stato finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, per un importo di concessione di € 4.221.067,30.

L’IMPIANTO IRRIGUO MONASTERO DI MONTAGNANA, PROTAGONISTA ALLA CONFERENZA NAZIONALE ANBI 2016

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