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AMERIGO DI RENZO: « Oro di Sole » - Tragedia di Etiopia nei lamenti di schiavi in tre atti by I.T.E.R. Review by: E.S. Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente, Anno 10, No. 4 (Aprile 1955), p. 131 Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40756635 . Accessed: 14/06/2014 23:36 Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at . http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp . JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact [email protected]. . Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO) is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente. http://www.jstor.org This content downloaded from 62.122.73.250 on Sat, 14 Jun 2014 23:36:02 PM All use subject to JSTOR Terms and Conditions

AMERIGO DI RENZO: « Oro di Sole » - Tragedia di Etiopia nei lamenti di schiavi in tre attiby I.T.E.R

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AMERIGO DI RENZO: « Oro di Sole » - Tragedia di Etiopia nei lamenti di schiavi in tre atti byI.T.E.R.Review by: E.S.Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell’Istituto italiano per l’Africa el’Oriente, Anno 10, No. 4 (Aprile 1955), p. 131Published by: Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO)Stable URL: http://www.jstor.org/stable/40756635 .

Accessed: 14/06/2014 23:36

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AFFRICA 131

no riuscire di grande utilità per i nostri operatori.

Ε la più ampia diffusione da par- te delia stampa técnica crediamo possa costituire il migliore ricono- scimento dei pregi delTopera, per quanti si occupano delia complessa matéria.

V. De Matteis

AFRICA IS HERE: Report of the North American Assembly on A- frican Affairs - New York, 1952, pag. 224. « AFRICA IS HERE » non è un

libro; se fosse stato un libro vi con- fesso ehe sarei stato tentato dal tracciare subito la diagnosi sui tan- ti libri americani scritti oggi sul- 1'Africa.

Cosa può essere dunque una pub- blicazione di oltre duecento pagine come questa? E' nè più nè meno ehe la registrazione délie comunicazioni, delle voei, delle discussioni, delle im- pressioni e dei commenti di qual- che centinaio di persone ehe in A- frica sono nate o in Africa hanno passato e sono destinate a passare gran parte delia loro vita: gli afri- cani dã un lato, i missionari dall'altro.

Organizzata dali' Africa Committee of the Foreign Missions Conferen- ce questa Assemblea si preflggeva lo scopo di riunire e di proporre un largo e libero scambio di idee fra rappresentanti Africani, uomini di governo, scienziati, industriali, mis- sionari ed esperti intorno a questo tema impegnativo ed awincente: « The changing racial, economic and political conditions in Africa south of the Sahara, and the relation of the Christian Church and Mission to them».

Π problema degli incontri e delle discussioni non era stato formulato con Tintento di giungere a solenni dichiarazioni di principio o a rigi- di schemi d'azione, ma di utilizzare, attraverso criteri quanto mai elasti- ci, le vedute e le esperienze di tutti i presenti e fame l'uso più lógico ed appropriato per i compiti awenire. Otto Stati oltre alle Nazioni Unite, presero parte all'Assemblea : solo 1Έ- tiopia non rispose all'invito e solo l'Unione del Sud Africa rispose di non poterlo accettare. Gli Africani presenti furono 34 in rappresentan- za di 13 diverse regioni; le congre- ghe Protestanti 38 e, accanto ad es- se, Cattolici, Ebrei, Musulmani: tut- ti mescolati insieme e tutti mossi, malgrado le diversità di lingue, di colore, di religione, di nazionalita, di professione, d} istruzione, dall'uni- co, nobile scopo di portare un con- tributo alla fraterna solidale com- prensione fra gli uomini.

El bisogna convenir© chie, sotto quesfeo aspetto, le spejranze e gli sforzi degli organizzatori non anda- rono deluse. Ciò ehe si vide e si udi fu infatti 1'espressione di una grande solidarietà, d'uno schietto a- more per il prossimo, d'un profon- do senso di liberta, di responsabi- lité, di altruismo sotto il segno del- rilluminata e illuminante fede cri- stiana. L'unanimità di opinione su tutti i punti e su tutti i problemi

discussi non era nelle aspettative e non fu raggiunta; ma fu raggiunta la grande meta d'una reciproca con- fidenza, d'un onesto legame comu- ne, d'un comune coraggioso program- ma di lotta per il bene dell'umanità.

Di ehe cosa si parlo? Si parlo di tutto ciò ehe ogni creatura presen- te desiderasse esprimere agli altri convenuti: di religione, di progresso politico, di sviluppo sociale ed eco- nómico, di educazione e di fattori razziali, di nazionalismo e di comu- nismo, dei valori del passato, delle realtà dei presente, dei gravi com- piti del futuro. Si parlo anche di arte e si parlo di liberté; sicuro anche di libertà, ma di liberta co- sciente non di libertà deteriore ehe è oggi più pericolosa ed equivoca delia stessa schiavitù.

Per parecchi giorni si stabili fra uomini di calibro intellettuale e spi- rituale tanto diverso una corrente di contatti, di simpatia e di reci- proco rispetto ehe forse superò tut- ti gli altri risultati deli' Assemblea e si rivelò più utile di decine di opere stampate, di migliaia di lezio- ni accademiche, di milioni di vuote parole. Si inoontrarono Ia profondi- tà e 1'ingenuità, 1'uomo delia bosca- glia e il Governatore Generale, -il professore delia Costa d'Oro e lo studente dei Chenia, l'uoxno d'affari e il missionário; si incontrarotto su un terreno neutro, ai di fuori dei loro ambiente abituale, liberi dalle iníluenze delia vita di ogni giorno, nelle migliori condizioni di spirito per guardare un po' in alto e trovare una piattaforma comune.

Non si può dire ehe questo sia un método sbagliato, e il fatto ehe lo abbiano capito le Missioni Prote- stanti ci fa sperare almeno questo: ehe abbiano presto a capirlo molti altri. Nello stesso campo religioso e fuori: non per nulla agli uomini re- sponsabili deve almeno presumersi il senso delia responsabilità.

TF.

AMERIGO DI RENZO: Oro di Sole» - Tragedia di Etiópia nei lament! di schiavi in tre atti. Ed. I.T.E.R., Roma, pp. 102, 25 Χ 17Α s.i.p. « ... Per Ia libertà ehe ueeide -

per Ia redenzione ehe avanza » è detto in alcuni versi di dedica appo- sti dalTA. a mo' di introduzione alia sua tragédia, ehe su di uno sfondo etiópico di un arcaico re- gno di Tabor dei tutto convenziona- le vede intrecciarsi l'amore di un figlio di re, quelTOro di Sole ehe dà il nome alia tragédia stessa, e di una figlia di schiava, con la rappre- sentazione, più adombrata ehe de- scritta, di una rivolta di schiavi, ehe assetati di giustizia e di reden- zione seguono il verbo di un ultra- cent enario Santone, arso vivo dai guerrieri dei re. La rivolta finisce tragicamente e in essa periscono set. temila seguaci dei Santone e, in modo più ehe drammatico, anche i due giovani innamorati « i lamenti dei quali erranti con 1'eco del dolore tra i monti e gli spazi dell'Universo, rivivono nei secoli per bocche del-

l'Umanità priva di pane e amante di pace».

Anelito di giustizia e di redenzio- ne ci pare di aver compreso voglia essere U valore teleologico di questa tragédia, espressa in forma anche troppo ermetica e in versi eccessi- vamente liberi (già mezzo secolo fa o poco meno vi era chi s'illudeva ehe il verso libero fosse «uno degli stessi misteriosi elementi délia ci- viltà in cammino... »); ed è inné- gabile ehe qua e là vi siano tracce di una vis drammatica apprezzabile, come nelle ultime due scene del terzo atto; benchè, alla fine délia lettura, venga ancora da chiedersi perché mai ΓΑ. abbia voluto creare quell'ambientazione africana di ma- niera.

E. S. ÍTALO LO CASCIO: Indice siste-

mático delia tariffa doganale dazi importazione - Seconda Edizfyme a cura délia Confederazione Ge- nerale Italiana del Commercio - ■ Roma, 1954-55, - L. 4.000. Di grande utilità per gli impor-

tatori si présenta questa Seconda Edizione dell'Indice sistemático del- ia « tariffa doganale dazi importa- zione», curato con intelligíenza e organicità dal Dr. ítalo Lo Caseio.

L'Indice si compone di 21 sezioni e di una appendice. L'elenco delle sezioni dice di per se stesso l'inté- resse del volume: I - Animali vivi e prodotti del regno animale; II - Prodotti del regno végétale; m - Sostanze grasse, grassi, olii e pro- dotti délia loro scissione, grassi ali- mentari lavorati, cere di origine a- nimale e végétale; IV - Prodotti delle industrie alimentari, bevande, liquidi alcoolici ed aceti, tabacchi; V - Prodotti minerali; VI - Prodotti delle industrie chimiche; VU - Pel- li, pelliccerie e lavori di questa ma- téria, lavori delle industrie ed affi- ni; VIU - Materie platiche àrtifi- ciali, resine sintetiche e loro lavori, gomma plástica e suoi lavori; IX - Legno, sughero e lavori di legno e sughero, lavori di intreccio, da pa- nieraio eda stoiaio; X - Carta e sue applicazioni; XI - Materie tessili e lavori di tali materie; XII - Calza- ture e loro parti, cappelli e loro par- ti, ombrelli, ombrtellini, mazze da appoggio, fruste, frustini e loro par- ti, piume da ornamento preparate e oggetti di piume, fiori artificiali, lavori di cappelli, ventagli; ΧΙΠ - Lavori di piètre, di gesso, di cemen- to, di amianto, di mica e di mate- rie simili, prodiotti delle industrie ceramiche, vetro, cristallo e loro la- vori; XIV - Perle fini, piètre pre- ziose e simili e lavori di queste ma- terie, gioielleria falsa, monete; XV- Metalli comuni e loro lavori; XVI - Macchine ed apparecchi, materiale elettrico; XVII Materiale da tra- sporto; XVIII - Strumenti ed ap- parecchi scientifici, di misura e di precisione, orologeria, strumenti di musica, apparecchi di registrazione e di riproduzione del suono; XIX - Armi e munizioni; XX - Lavori di materie da intaglio non nominati nè compresi altrove; XXI - Oggetti d'arte e da colletíone.

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