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Controsenso del 27/11/2010.
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Sabato 27 novembre 2010 13
L’école, Angloschool, qui a été créée,
il y a 25 ans, pour enseigner la langue
anglaise, a, au cours des années,
étendu son activité aux autres langues euro-
péennes afin de répondre au mieux aux exi-
gences internationales et d’offrir à ses
étudiants un important atout dans le monde
du travail. L’équipe pédagogique est com-
posée exclusivement de professionnels ex-
périmentés qui enseignent leur langue
maternelle et excellent pour leurs qualités
humaines et didactiques. L’objectif de cette
école de langue est d’apprendre aux élèves
à parler, ou à mieux maîtriser, une langue
européenne: l’anglais, le français, l’espag-
nol, l’allemand mais aussi l’italien langue
étrangère, pour les étudiants étrangers. Les
cours sont destinés aux élèves, étudiants,
adultes, salariés et même aux plus petits avec
l’initiation ludique des enfants (Playschool).
Angloschool organise également des séjours
linguistiques dans des destinations attrac-
tives. Les élèves peuvent, avec cette oppor-
tunité, participer à toutes sortes de cours, de
tous niveaux, ainsi qu’à des préparations aux
divers examens internationaux.
A l’occasion de ce vingt-cinquième anniver-
saire, le directeur d’Angloschool, le pro-
fesseur Larry Adeyanju, a dressé un bilan
positif de son école. Angloschool a su, en
effet, s’imposer sur le territoire regional et
même au-delà, pour son sérieux et les bons
resultats de ses élèves. De nombreuses en-
treprises publiques et du secteur privé ont
fait appel à l’école pour assurer à leurs
cadres et managers des cours specialisés de
langue des affaires mais aussi pour béné-
ficier de conseils linguistiques.
Les cours de français sont par exemple, as-
surés à l’Angloschool par un professeur de
nationalité française qui a initié sa carrière
d’enseignante à Paris, dans les collèges et
lycées de l’Education Nationale, Mme Col-
laro katia Chantal.
Le directeur Angloschool, le professeur
Larry Adeyanju et toute son équipe péda-
gogique s’engagent, pour les 25 ans de l’é-
cole, à poursuivre leur mission didactique
avec la même professionnalité et disponibil-
ité dont ils ont fait prevue au cours de toutes
ces années, en mettant à la portée de tous
ceux qui souhaitent maîtriser, une ou
plusieurs langues européennes, une méth-
ode d’apprentissage, efficace, basée sur des
résultats rapides et durables. En ce jour d’an-
niversaire, le voeu du directeur de l’école, le
professeur Larry Adeyanju, est d’ailleurs
celui de fêter, toujours dans la ville de
Potenza, les 50 ans de son école.
A cura del
professor
Larry Adeyanju
“Anglo-School”
Potenza
Angloschool fête ses 25 ans !25 années au cours desquelles l’Angloschool de Potenza, a contribué
à l’acquis professionnel et culturel d’une centaine de jeune de la Basilicate
Martedì 23 Novembre quattro classi
terze della scuola media “Dome-
nico Savio” di Potenza si sono recate con
i loro insegnanti presso l’Università degli
Studi della Basilicata per assistere alla pro-
iezione di “Non chiamarmi TERRE-
MOTO”, una docufiction sulla riduzione
del rischio sismico: idea che nasce nel-
l’ambito del progetto EDURISK con la
consulenza scientifica di Elisabetta Tola e
Romano Camassi. La protagonista è una
ragazzina di dodici anni, soprannominata
Terremoto per la sua iperattività. Vive una
vita serena con una bella famiglia, in una
bella casa; ha tanti amici,il lettore musi-
cale, Face book. Ma nella sua città,all’im-
provviso,con il sisma del 6 Aprile 2009,
tutto cambia. Fortunatamente,la sua fami-
glia è salva e la sua abitazione è agibile ma
molti degli abitanti si ritrovano senza
niente e vengono sistemati in alloggi
anche a parecchi chilometri di distanza. La
città ormai è solo un mucchio di macerie
sotto la quale giacciono tutti i ricordi più
belli di ciascuno. La scuola media “Dante
Alighieri” rialza la testa e reagisce. Riat-
tiva le lezioni permettendo così ai giovani
di continuare la loro formazione scolastica
e dimenticare, se pur per poche ore, cosa
c’è fuori dell’edificio. Lentamente la vita
riprende. Quando cammina per le strade
deserte, il cuore della ragazzina si riempie
di tristezza. La solitudine è tanta. Allora
capisce che per difendersi dal rischio bi-
sogna, innanzitutto, conoscerlo. Capisce
che bisogna mettere da parte atteggia-
menti di fatalismo e di rassegnazione. Ca-
pisce che non si deve aver paura di far
domande e si devono pretendere risposte.
Bisogna assicurarsi che la casa, la scuola,
il posto di lavoro, la chiesa siano ben co-
struiti su suoli autorizzati. E, pur con la
consapevolezza che niente più sarà come
prima, la nostra amica riesce a gioire del
primo miracolo della ricostruzione e,so-
prattutto, della solidarietà che riscalda,ria-
nima e rimane l’unica “medicina” che
guarisce “malattie” anche più grandi di
noi. Allora, non chiamiamolo TERRE-
MOTO!
CLASSE III A
Gli alunni della scuola media “Domenico Savio”
all’università per non dimenticare
Con l’anno scolastico 2010-2011 è par-
tita una sperimentazione del tutto in-
solita grazie alla recentissima nascita
dell’Associazione Culturale “ I Galileiani”
che raccoglie docenti ed ex docenti del
Liceo e che opera all’interno dello stesso.
Il progetto di integrazione tra vecchio e
nuovo Galilei ha destato interesse tra i do-
centi ed entusiasmo tra gli studenti. L’idea
di utilizzare le competenze altissime ma-
turate nel corso di decenni di insegnamento
da parte di docenti che non più in servizio
e ,liberi dalle aborrite circolari e carte man-
zoniane,offrono gratuitamente un sup-
porto alle attività didattiche istituzionali
programmate del Liceo ha prodotto una ri-
chiesta notevolissima di incontri con le
“colonne”del Liceo che hanno formato ge-
nerazioni di affermati professionisti. L’in-
vito ad interrompere gli “agi e ozi” del
riposo è stato prontamente accolto a dimo-
strazione che il legame con il Galilei è
quasi impossibile da troncare. L’interesse.
ha spiazzato gli stessi promotori dell’ini-
ziativa che spiegano nel rapporto tutto
nuovo che si instaura con i docenti,la
chiave del successo. Infatti i Proff. con cui
si prenotano i colloqui sono “disarmati” o
meglio armati solo di conoscenze e com-
petenze, ampiamente riconosciute, acqui-
site in anni e anni di combattimento
scolastico ad armi impari: da una parte
alunni riottosi e spesso atteggi antesi a mar-
tiri dell’istruzione e dall’altra proff armati
di penne bazooka e registri da battaglia na-
vale. Ora,invece il rapporto sembra essere
più maturo ed improntato ad un vero inte-
resse per la disciplina,un avvicinarsi né im-
posto né subito e ci si accosta alla materia
più per interesse che per dovere. Un inte-
resse che si basa su discussioni,analisi,vi-
site didattiche anche extra calendario
scolastico in compagnia di docenti che
hanno finalmente abdicato al ruolo di ma-
stini da guardia,spesso a corto di fiato,per
trasformarsi in mentori di classica tradi-
zione. Competenze a costo zero e lezioni-
incontri con piccolissimi gruppi di studenti
che accettano ben volentieri il sacrificio po-
meridiano senza sgranare rosari di impro-
peri e maledizioni ma dotati di una
consapevolezza nuova che il vecchio Ga-
lilei e i “vecchi” Galileiani hanno sempre
una marcia in più!!
Prof.ssa Maria Titti Lotito
Liceo Scientifico Galilei … Una
scuola con una marcia in più
Le onde elettromagnetiche di televisione, radio, cellulari,hi-phone, e-mail, chat, blog, forum, costituiscono la no-
vità più rivoluzionaria della nostra epoca. Come primo ef-fetto, la comunicazione mediatica ha generato un modonuovo di relazionarsi. Essa, infatti, non è più basata su una“comunità territoriale”, tra persone che condividono lostesso luogo ed hanno legami concreti, ma su una “comu-nità relazionale”, tra individui che si riconoscono affini perinteressi, gusti, amicizie on line. Per i nativi digitali che fre-quentano l’Istituto Comprensivo di Bella riprende in questasettimana, per il secondo anno consecutivo, il viaggio nelcinema di qualità con il regista Fulvio Wetzl. Saranno pro-ieittati i film “ Piede di Dio” di Luigi Sardiello per i 120alunni della scuola media e “ Piovono polpette” di Phil Lorde Chris Miller per i 125 alunni della scuola primaria. Ilprimo film racconta la storia di Michele (Emilio Solfrizzi)che è una ex speranza del calcio che fa l’osservatore di gio-vani talenti ed un giorno nota Elia (Filippo Puccillo), di-ciottenne con un piede fatato e specializzato per i calci dirigore. Elia è però un ragazzo molto più immaturo rispettoalla propria età a causa di problemi familiari. Michele ten-terà lo stesso di farlo sfondare nel mondo del calcio. Saràquesta proiezione una occasione per discutere con i ragazzidel mondo del calcio che ha una così grande attrattiva perle nuove generazioni.“Piovono polpette” racconta la storia di un inventore im-pacciato ma allo stesso tempo geniale, Flint Lockwood, chefin da bambino tenta di sorprendere tutti con le sue assurdeinvenzioni. Dopo tanti insuccessi, Flint, per far fronte allacrisi economica che ha fatto chiudere l’industria di sardinedella sua piccola isola, scopre un modo per far piovere let-teralmente qualunque tipo di pietanza dal cielo. Le proie-zioni avranno luogo, in collaborazione con l’Assessoratoalla Cultura del Comune di Bella, nella Sala Periz. “Per il ruolo che oggi hanno assunto nella vita di tutti e so-prattutto dei più giovani, i media interferiscono nel processoeducativo, possono assecondarlo e sostenerlo come ren-derlo più arduo e rischioso. Spesso genitori e insegnantiesprimono un senso d’impotenza e frustrazione di fronte aconcorrenti affascinanti e dotati di quello che appare un ine-sorabile vantaggio competitivo (Comitato progetto culturaleCEI, “La sfida educativa”). Per rispondere a questa sfida,L’Istituto Comprensivo di Bella con il suo cineforum men-
sile sceglie film di qualità, li proietta al cinema, garanten-done la migliore visione possibile, e li analizza con unesperto come il regista Wetzl e con i docenti.I media privilegiano il linguaggio delle emozioni, e possonopromuovere modelli eticamente validi , se raccontano fattie situazioni che costituiscono possibilità di discussione e ri-flessione sui grandi temi e problemi della nostra società.I film possono creare giovani con grande capacità di em-patia e di compassione, con un centro interiore e orizzontidi senso, eticità, ragionevolezza.Il bambino e il ragazzo, per crescere con una personalitàequilibrata e per poter instaurare relazioni fiduciarie versogli altri, ha bisogno di credere nel mondo dei grandi. Perquesto gli adulti protagonisti dei film selezionati per la ras-segna sono credibili,pieni di problemi, ma sostanzialmenteaffidabili . Le famiglie e la scuola, oggi, devono attrezzarsiper un uso positivo e critico dei media. Sia con la pedagogiadelle “difese esterne” (vigilanza sull’esposizione dei ragazzia contenuti inadatti e pericolosi), sia con quella delle “difeseinterne” (accompagnamento nell’uso dei media fino allagraduale maturazione della capacità autonoma dei figli edegli alunni ad interagire con essi).Siamo nell’epoca in cuiun padre, una madre, un docente, esercitano il loro compitodi educatori, seduti, con i figli, di fronte ad uno schermo te-levisivo e ad un monitor di computer.L’Istituto Comprensivo di Bella con il suo dirigente, e i
suoi docenti accompagna questo processo di crescita of-frendo anche con il cineforum una possibilità di matura-zione all’altezza dei tempi ed in sintonia con il mondoemozionale dei ragazzi.
Mario Coviello, dirigente scolastico dell’Istituto Com-prensivo di Bella
Al cinema per crescereRiprende il cineforum dell’istituto comprensivo di bella