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CONTRIBUTO A UNA STORIA DEL COSTUME SETTECENTESCO INGLESE: I «LANDSCAPEGARDENS »Author(s): Carla ApollonioSource: Aevum, Anno 39, Fasc. 5/6 (SETTEMBRE-DICEMBRE 1965), pp. 574-580Published by: Vita e Pensiero – Pubblicazioni dell’Università Cattolica del Sacro CuoreStable URL: http://www.jstor.org/stable/20859845 .
Accessed: 16/06/2014 19:19
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CONTRIBUTO A UNA STORIA DEL COSTUME SETTECENTESCO INGLESE:
I ? LANDSCAPE GARDENS ?
Secolo dawero vario e multiforme il Settecento, in cui coesistono atteggiamenti e forme cosi diverse e persino contrastanti fra di loro, non solo nel piu vasto ambito culturale, in cui sarebbe possibile appunto e quasi normale trovare opposizioni e
contrasti, ma, quel che h piu strano, almeno ad un primo accostamento, in una me
desima persona. Come esempio non certamente unico, ma forse piu chiaramente con
vincente, di questa ultima aflermazione, si pud fare il nome di Pope: appunto da que sto artista, che incarna, agli occhi dei piu, il vero tipo del letterato settecentesco li
gio ai precetti del classicismo e che invece ha gusti e preferenze chiaramente pre romantici, prenderemo le mosse per iniziare questo discorso su di un argomento in
contrasto con ogni posizione classica; parleremo infatti di uno dei vari modi in cui si distende il gusto preromantico, attento a cogliere nel paesaggio piu ampie e di verse sfumature, di quel nuovo gusto dei giardini, appunto, che rispecchia la nuova
sensibilita per la natura.
E non paia strano che sia stato fatto il nome di Pope. Chi ben conosce questo letterato sa che il parco della sua villa a Twichenham e un chiaro esempio del nuovo
gusto per il vario comporsi dei paesaggi piu diversi nel libero sfogo dello scenario naturale e che egli fu proprio uno dei primi a levarsi contro il rigido formalismo dei vecchi giardini del secolo precedente, in nome di una nuova liberta anche nel giar
dinaggio.
Ma prima di parlare compiutamente di un tale tipo di giardino, sara bene anno
tare la genesi del nuovo gusto che nasce evidentemente da un diverso atteggiarsi di fronte alia natura e al paesaggio, che e proprio in netto contrasto con quello pre cedente e anche, dato il coesistere dei due modi, gia prima visto, con quello contem
poraneo.
Tale atteggiamento, che in realta ha un'origine filosofica piu che letteraria, b ritrovabile nelle opere di uno scrittore che tanta influenza ebbe ai primi del Sette cento e contribui ad elaborare alcuni principi della nuova sensibilita: si tratta del conte di Shaftesbury, che, con il suo appassionato culto per la natura libera e pri mitiva, si oppone appunto a quel timore per cio che era selvaggio e non coltivato che era invece una caratteristica del secolo XVII. II suo inno alia natura ? supre
mely fair and sovereignly good? si chiude con Pammirazione per un determinato
paesaggio che sara proprio quello preferito dal nuovo gusto h
? Even the rude rocks, the mossy caverns, the irregular, unwrought
grottoes and the broken falls of waters, with all the horrid graces of wilde
1 Characteristics, I. Darby, London 1714, II, p. 393.
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I (C LANDSCAPE GARDENS ? 575
rness itself, as representing nature more, will be the more engaging, and
appear with a magnificence beyond the mockery of princely gardens. ?.
Due motivi contribuiscono al sorgere di questo nuovo gusto per un paesaggio libero dalle costrizioni di rigidi schemi e animato pateticamente, ambedue impor tantissimi nella storia della nuova sensibilita e, in fondo, strettamente uniti, se non
addirittura legati uno alPaltro. Si tratta dei viaggi e della conseguente passione per un determinato tipo di pittura, che proprio i viaggi mettono in voga.
L'abitudine del ? gran tour?, infatti, sorta precedentemente come necessario
completamento della istruzione di ogni gentiluomo, si estende sempre piu e mette a contatto il viaggiatore con paesaggi grandiosi e spettacolari che eccitano la sua
sensibilita, ormai educata al gusto del sublime, quella categoria estetica compiuta mente trattata come distinta dalla bellezza per primo da Edmund Burke nella sua
Philosophical Enquiry into the Origin of our Ideas of the Sublime and Beautiful (1756), che appunto sottolinea le emozioni piu forti, gli aspetti piu irrazionali deH'arte e gli spettacoli piu selvaggi della natura, poiche ha il potere di eccitare le passioni ad un
grado violento di entusiasmo, per cui esse sono considerate di per se fonte di piacere.
Da quanto si b qui sommariamente accennato si potra facilmente comprendere come i paesaggi selvaggi e superbi delle Alpi eccitino particolarmente la fantasia di
chi, dall'atmosfera stessa non solo letteraria, ma piu ampiamente culturale, veniva
spinto ad ammirare appunto cio che h grandioso e in un certo senso orrido.
II paesaggio che spesso colpisce la fantasia ed eccita la sensibilita degli uomini
settecenteschi, tanto che spesso essi si soffermano a descriverlo (e ne sono ad esempio testimonianza le lettere di Horace Walpole e di Thomas Gray durante il loro viaggio sul continente) e quello selvaggio di alta montagna, solcato da un'erta, stretta stra
da che si inerpica tra le abetine e le rocce, aprendosi la via tra le piu alte vette che incombono da ogni parte e lasciando in basso un pauroso precipizio lungo il quale scorrono impetuosi, in mille cascate, i torrentelli che vanno a raggiungere ?the rou
ghened river at the bottom ? 2.
Di ritorno in Inghilterra quel paesaggio, cosi diverso da quello che piu facilmente
gli Inglesi vedono intorno a loro, ancora li suggestiona ed essi vanno in cerca di qual cosa che assomigli a quello che tanto avevano ammirato. Avviene cosi che essi sco
prono le bellezze delle selvagge e montuose regioni del Galles settentrionale, la re
gione dei Laghi e, in Scozia, gli Highlands, in cui trovano scenari che si avvicinano al paesaggio cosi pittoresco, come essi lo designavano, un paesaggio, cioe, che essi
facilmente potevano trovare raffigurato in un genere di pittura che avevano comin
ciato ad apprezzare proprio durante il ? grand tour ?.
Tale pittura infatti sensibilizza gli uomini di questo periodo verso un determi nato tipo di paesaggio, tanto che le case dei giovani nobili di ritorno dal viaggio sul
continente, si riempiono di riproduzioni e anche di opere dei maestri di scuola fran
cese, tra cui soprattutto Claude Le Lorrain e Nicolas Poussin, che, pur rappresen tando paesaggi a prima vista arcadici, animano gia la natura di afflati sentimentali,
ma anche di opere di Salvator Rosa, le cui oscure, ma vivide scene di tempeste, di
montagne, di picchi, di torrenti dipingono proprio quel paesaggio che i sensibili viag giatori inglesi piu amavano, perche in contrasto con il loro lindo, ameno paesaggio, e in accordo con l'entusiasmo suscitato da Shaftesbury per quello selvaggio e
tempestoso. Questo sara appunto il paesaggio prettamente romantico, dalle colline
2 H. Walpole, Selected Letters, Dent, London 1926, p. 13.
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vanenti nella lontananza, dai folti gruppi di alberi in forme drammaticamente con
torte o dalle vibranti foglioline minutamente tracciate, pur tra la dolcezza dei prati
disposti in primo piano, tra cui scorrono ruscelletti gia impetuosi, un paesaggio
che dimentica il sapore arcadico dell'idillio pastorale, e, addensando nuvole pro
fonde, nunzie di bufera, indica appunto il nuovo gusto per la natura tempestosa e il
desiderio di andare lontano in un mondo senza precisi confini, terra della fantasia
e delPevasione.
Ben si conosce l'importanza fondamentale nella storia della nuova poesia del
poemetto The Seasons di T. Thomson. Ci si permetta quindi una breve parentesi, non digressione, ma coloritura esplicativa di quanto stiamo illustrando per capire
l'origine del nuovo giardino romantico inglese. Assai indicativa del nuovo gusto per il paesaggio naturale e infatti una edizione di questo poemetto del 1768, abbastanza tarda in rapporto alia prima (che le Stagioni uscirono tra il 1726 e il 1730), ma suf ficientemente disposta nel bel mezzo dell'epoca preromantica, quel terzo quarto del
secolo, appunto, che vede le principali opere della nuova corrente, per essere indica
tiva del nuovo gusto. Torniamo, dunque, alia nostra edizione che porta, per ognuna delle quattro parti del poemetto, una illustrazione. In quella che accompagna la pri mavera, se ancora si sente il gusto arcadico nelPaccostamento di un palazzo dalle
forme neoclassiche con una scena pastorale, non possiamo non notare la novita del
gusto e del sentimento nella corsa temporalesca delle nubi e nella composizione dram
matica di tutto il quadro, il cui sfondo svanisce in una lontananza indeterminata.
La formula di linguaggio apertamente offerta ed accettata sembrerebbe dunque essere il neoclassicismo: eppure, da una parte si esprime l'inconscia attesa di una
bufera che, sconvolgendo Pordine naturale delle cose, introduca un rinnovamento, o almeno di un temporale che spazzi Paria greve, se non di una palingenesi (e non e forse significativo che, nel mondo del preromanticismo letterario, uno dei movi
menti che meglio manifestano questo desiderio di ribellione si chiami appunto ? Sturm
und Drang ??), dalPaltra si suggerisce quel senso del vago, delPindeterminato, del misterioso, che sara anch'esso uno dei temi piu osservati del mondo romantico.
Piii calmo e piu sereno e il quadro dell'estate, dove predomina Pinvito ad abban
donarsi alia natura, madre benigna; e, in se stesso, un tema, nonche di Rousseau,
delPArcadia, ma, per comprendere quanta varieta di incontri possa celebrarsi in uno
stesso tema (e anche questo e indice della sua importanza storica) si rammenti come
la natura interprete dei sentimenti umani viene invocata e cantata in uno degli ul
timi capitoli del Werther.
NelPautunno, il tema della caccia, senza sostituire le fantasie romantico-diabo
liche del Cacciatore Selvaggio, insiste sopra un motivo di quasi barbarica ebrezza e
violenza, anche come ricordo degli antichi tempi medioevali. NelPinverno infine vie ne di nuovo, ma questa volta deliberatamente, presentato un paesaggio di tempesta: nella solitudine della natura stanno alberi ed animali, in un fosco contorno.
Da quanto siamo andati dicendo a delineare il nuovo scenario naturale che si
origina da impulsi molteplici, ma tutti ugualmente volti a mettere in rilievo una na tura libera e
selvaggia, in cui la fantasia puo errare piacevolmente senza essere co
stretta da rigide forme precostruite, si capisce facilmente come gli uomini di questo secolo diciottesimo, che tale nuova forma sottolineavano nella natura e tale liberta
di paesaggio ricercavano intorno a se, si opponessero, nello spazio naturale che piu direttamente li interessava, in quei giardini che circondavano le loro case, alia ri
gidita formale fino ad allora di moda nella composizione del paesaggio. La maggior parte dei giardini, infatti, manteneva, nonostante le distruzioni
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fatte dai Puritani nel Seicento, lo schema del giardino italiano regolare e simmetrico, che era stato adottato da Enrico VIII a Nonsuch e dal cardinale Wolsey ad Hamp ton Court. Dopo la Restaurazione Carlo II aveva invitato alia sua corte Parchitetto
Le Notre, il disegnatore dei giardini di Versailles. Egli conserva come scheletro la
disposizione tipica del giardino italiano, trovando un adatto paesaggio alle sue com
posizioni nell'ampiezza del panorama inglese, ma esagerando nell'arricchirlo di sun
tuosissime fontane e di numerosissime statue di marmo.
Un'ancor maggiore esagerazione viene poi introdotta con lo stile olandese, che
porta all'esasperazione la cosidetta ?topiary art ?, cioe l'arte di tagliare le folte sie
pi di tasso o gli alberi in forme geometriche o nelle sagome di uccelli o di altri ani mali che era gia stato usata ai tempi Tudor. II giardino finiva cosi con l'essere uno
sfoggio di forme squadrate e rigidamente disposte, divise geometricamente da viali di tigli o faggi, il tutto racchiuso da alte mura; ali'interno le fontane, adorne di pre ziosi marmi, arricchivano quella che Walpole chiamava ?the insipid and unanima
ted partition ?, affermando dopo poche righe che 3:
? art ... in the hands of ostentatious wealth, ...
became the means of opposing nature ?
Tale rigidita di forme, che era in realta tutta una costruzione artificiosa, sara
ancora piu chiara, se esamineremo i particolari di tale giardino: canali rigidamente
tracciati, terrazze degradanti in scompartiti piani, difese da balaustrate e accompa
gnate da scalinate, tutte ornate di vasi e sculture, giuochi d'acqua e aiuole geometri camente tagliate contribuivano a creare quello che Walpole chiama ? false taste ?,
quelFartificiale creazione in cui gli alberi stessi erano costretti dal sapiente taglio in forme geometriche.
E venne la reazione, logica e naturale conseguenza del nuovo gusto del pittore sco, ancora nei primissimi anni del Settecento: alle parole gia citate di Shaftesbury fanno infatti eco gli attacchi di Addison e di Pope.
II primo, nel numero 414 dello ? Spectator ? (1712), rimprovera appunto ai giar dinieri inglesi di allontanarsi dalla natura, creando solo paesaggi aecurati ed eleganti, ed esprime la propria preferenza per ? a tree in all its luxuriancy and diffusion of
boughs and branches ? 4.
L'argomento viene poi ripreso dal Pope nel numero 173 de ? The Guardian ?. Ormai i tempi sono maturi e non ci si accontenta di biasimare il gusto dei giardini
formali, ma si cerca di adattare i giardini al nuovo gusto del paesaggio, che voleva
liberta di forme ed apprezzava le scene che permettevano alia natura di manifestarsi
in tutta la sua varieta.
II primo che segui il nuovo gusto fu il giardiniere di Giorgio I, Charles Bridge man; egli contribui alia costruzione del giardino di Stowe, gia iniziato dal figlio di
Temple, Lord Cobman, giardino che venne lodato dai contemporanei per il progetto che lo faceva sembrare assai piu grande di quello che fosse e che, seguendo il nuovo
bisogno di escludere qualunque impedimento alia vista, non era chiuso da mura come
gli altri giardini formali.
3 H. Walpole, History of the Modern Taste in Gardening, in Anecdotes of Painting in England, Farmer, Strawberry Hill 1771, vol IV, p. 128.
4 ? Spectator?, Jones, London 1832, p. 598.
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Bridgeman, quando fu nominato giardiniere del re, disegno Kensington Gar
dens, la Serpentine e i giardini reali di Richmond. Senza essere un vero rivoluziona
rio, limito le esagerazioni nel taglio delle siepi e degli alberi e le geometriche disposi zioni di viali e di aiuole. Nella gia citata History of the Modern Taste in Gardening (1771) Walpole gli attribuisce il merito di questi cambiamenti; le uniche linee diritte
nei suoi giardini, infatti, erano i viali, ancora accompagnati da alte siepi tagliate, ma
gia il suo paesaggio era variato. Walpole lo loda ancora per Peliminazione dei muri divisori, che sostitui, per evitare lo sconfinamento del bestiame, con fossati che
furono chiamati ? ah! ah! ? dal grido di meraviglia di chi si trovava dinanzi ad una
improvvisa e non supposta barriera; questo nuovo modo, pur recintando quello che
era solo giardino, non interrompeva la linea del paesaggio che poteva cosi continuare
liberamente dall'una e dalTaltra parte.
Comincia insomma, in questi primi anni del secolo, ad effermarsi quei ?land
scape garden ?, quel giardino romantico all'inglese che vuol collaborare con la natu
ra, quando non migliorarla e che, mettendo al bando le forme geometriche e rigide del giardino formale dell'epoca precedente con le sue linee rette e la sua schematica
disposizione, cerca di adunare intorno, liberamente, il paesaggio in modo che tutto
sembri naturale; tale forma di giardino corrisponde cosi al nuovo gusto del pittore sco, sottolineando la liberta, la varieta e la irregolarita delle forme della natura; al
giardino artificiale, insomma, si sostituisce il giardino naturale, espressione di un'arte
che cerca di accompagnare la natura, non di prenderne il posto, creando quel parti colare tipo di paesaggio che meglio si accordava con la nuova sensibilita.
Se i letterati furono i primi ad imporre il nuovo gusto e a bandire le vecchie si stemazioni geometriche (e l'opera dei letterati per tutto il secolo accompagno, con
poemi e saggi o anche solo con accenni, il fiorire del nuovo giardino), il merito maggiore della disposizione dei nuovi giardini va pero agli architetti e ai giardinieri della meta del secolo; William Kent per primo vide la natura con Pocchio dell'artista; egli
era infatti oltre che architetto, anche pittore e la sua arte, perfezionata da un
periodo di studi a Roma, cerco di ricreare nei giardini proprio quel senso del pitto resco che si riscontra nei quadri di Le Lorrain e di Poussin. I suoi giardini sono delle vere composizioni pittoriche, in cui egli adopera la natura come sfondo
e si serve delle acque, delle rocce e degli alberi come macchie di colore. Protetto da
Lord Burlington e sostenuto da Walpole e dai suoi amici, Kent diviene in breve fa moso. Egli, come tutti i sostenitori del nuovo giardino, afferma che la natura aborre
da ogni linea diritta e nei suoi giardini introduce elementi che variano la scena, ap
prezzando le linee dolcemente curve e giocando soprattutto su luce e ombra e sui
rapporti prospettici; si serviva, per ottenere questo, di gruppi di alberi, che rompe vano la monotonia di un prato troppo uniforme o troppo esteso o celavano agli occhi
dello spettatore un paesaggio troppo facilmente scoperto. Adoperava anche, per animare lo sfondo, tempietti greci e classici, tanto che si deve a lui il risveglio e la diffusione dell'architettura classica. Notiamo a questo proposito come spesso la sen
sibilita preromantica accetti uno sfondo di opera umana alia scena naturale; spesso infatti in questo tipo di giardino si trovano tali costruzioni o, piu comunemente, al
meno in un secondo momento segnato dal gusto del gotico, rovine e costruzioni me
dievali diroccate, segni di un antico splendore.
Ma, tornando a Kent, egli che pensava a tutta la natura come ad un giardino, lascio sempre il paesaggio comporsi liberamente: spesso nel giardino serpeggiava dol cemente un ruscello, non piu costretto in forzate cascate o in freddi giuochi d'acqua, mentre gruppi di alberi disposti qui e la accompagnavano il suo lento fluire.
Ma il vero, grande ideatore del ?landscape garden ? fu Lancelot Brown, chia
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mato Capability, perche, quando era invitato a riordinare un parco, sempre parlava della ? great capability of improvement? che aveva quel luogo.
? All gardening is landscape painting ? aveva detto Pope, e il nostro Capability era veramente abilissimo nelle composizioni paesaggistiche, per quanto almeno ci
e dato da vedere da quello che fece a Blenheim e dagli schemi che ci sono rimasti, in cm* si nota subito che tutte le piante, per lo piu querce, sono di un medesimo ge nere.
Giardiniere a Stowe, nel 1750 Capability diviene Royal Gardener ad Hampton Court e la sua abilita lo fa lavorare a risistemare la maggior parte dei parchi inglesi. Fedele al principio che nella natura non si trovano linee diritte, cerco di ondulare il
piu possibile il terreno, formando tutta una linea di paesaggio, senza soluzione di con
tinuity, anche tra la casa e il giardino.
Naturalmente, come spesso succede in questi fatti di costume, ad un certo punto tutto viene forzato ed esagerato: Capability Brown era conteso tra i piu ricchi si
gnori inglesi che, seguendo i suoi consigli, cambiavano aspetto a tutti i parchi; si racconta che alia proposta di recarsi in Irlanda per sistemare i giardini di quell'isola, Capability rispondesse che era ancora troppo occupato con Flnghilterra. Tutto que sto e indice di come la sottolineatura del costume faciJmente degeneri: verso la fine
del secolo infatti si cominciano a moltiplicare le osservazioni ironiche sulla mania di
distruggere il paesaggio naturale per la paura di diritti e rigidi schemi.
A Brown succede Humphrey Repton, che e ricordato come il maggior esponen te dello stile romantico, ma che, pure proclamandosi successore di Brown, me modi
fica e ne attenua alcuni principi, facendo davvero fiorire, al di la delle esagerazioni, il giardino romantico inglese.
Nel suo Sketches and Hints on Landscape Gardening (1795) Repton sostiene che il giardino deve risultare dalla collaborazione del ?landscape painter ? e del pratico giardiniere; afierma poi che e necessario mettere in rilievo le bellezze della natura, ma celarne i difetti, dando pero sempre Fimpressione della massima liberta; si deb bono pereid sempre accuratamente nascondere le divisioni e si deve fare in modo che
tutto sembri solo opera della natura.
Con Faffermazione di Repton, che vede il giardino nascere dalla collaborazione
dell'artista e del giardiniere, siamo dunque ormai lontani da quanto diceva Shenstone
che considerava ?the landscape painter ? il miglior disegnatore dei giardini, ma non
per questo ci allontaniamo da quanto dissero uomini come Mason e Whateley che
affermarono appunto la grande importanza, nella costruzione dei giardini, della sug
gestione offerta dai maestri della pittura.
Ormai il giardino inglese e chiaramente definito, tanto da farsi esemplare: tutta
Europa lo conosce, lo ammira, ne ripete le forme; prova ne e (minimo esempio tra
tanti) il trattato italiano del conte De Silva 5, il quale riordina pure, secondo il gusto inglese, il giardino della sua villa a Cinisello.
Se dunque ora, in quest a nostra considerazione conclusiva, ci volgiamo a guar
dare, nel campo pur limitato del giardino, il mutamento subito dalla sensibilita, vediamo con
quale stretta unione siano da considerarsi particolari letterari e co
stumistici: dove il letterato suggeriva, interpretando la nuova componente del
gusto, Fuomo comune ampliava e forse esagerava, trasformando secondo la moda, ma sicuramente estendeva, rendendo accessibile a tutti tale gusto e permettendo
5 DelVArte dei giardini inglesi, Milano, s.a.
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una apertura piu vasta ad una forma che altrimenti sarebbe stata solo letteraria e
culturale.
Non e mia intenzione qui ricordare l'apporto dei letterati al problema, ne citare, a mo' di esemplificazione, nomi ed opere, dal poema di Mason alYEssay on the Pic
turesque di U. Price; mi accontento di sottolineare questa modulazione del costume
che sempre accompagna, in una piu vasta accezione, il gusto letterario, convinta della
sua importanza non solo per delineare un'epoca, ma per conoscerla profondamente e proprio per capirne i fenomeni letterari. L'amore per la natura selvaggia, per la
liberta della fantasia e la irregolarita suggestiva era stata infatti la spinta iniziale alia creazione del nuovo tipo di giardino; poi questo paesaggio, cosi ondulato e ani mato, suscita Finteresse di tutti, diffondendo cosi il nuovo gusto imposto dai cultori delle lettere che aprono la via al piu diretto movimento romantico, il quale avra sem
pre una apertura anche nel campo del costume, come testimoniano continuamente
tipi e motivi piu facilmente vicini ad una accentuazione costumistica che ad un im
pegno piu strettamente culturale.
Carla Apollonio
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