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This article was downloaded by: [Colorado College] On: 28 October 2014, At: 18:20 Publisher: Taylor & Francis Informa Ltd Registered in England and Wales Registered Number: 1072954 Registered office: Mortimer House, 37-41 Mortimer Street, London W1T 3JH, UK Bolletino di zoologia Publication details, including instructions for authors and subscription information: http://www.tandfonline.com/loi/tizo19 In Memoria di Alfredo Corti Mario Benazzi Published online: 14 Sep 2009. To cite this article: Mario Benazzi (1974) In Memoria di Alfredo Corti, Bolletino di zoologia, 41:1, 63-66, DOI: 10.1080/11250007409430089 To link to this article: http://dx.doi.org/10.1080/11250007409430089 PLEASE SCROLL DOWN FOR ARTICLE Taylor & Francis makes every effort to ensure the accuracy of all the information (the “Content”) contained in the publications on our platform. However, Taylor & Francis, our agents, and our licensors make no representations or warranties whatsoever as to the accuracy, completeness, or suitability for any purpose of the Content. Any opinions and views expressed in this publication are the opinions and views of the authors, and are not the views of or endorsed by Taylor & Francis. The accuracy of the Content should not be relied upon and should be independently verified with primary sources of information. Taylor and Francis shall not be liable for any losses, actions, claims, proceedings, demands, costs, expenses, damages, and other liabilities whatsoever or howsoever caused arising directly or indirectly in connection with, in relation to or arising out of the use of the Content. This article may be used for research, teaching, and private study purposes. Any substantial or systematic reproduction, redistribution, reselling, loan, sub-licensing, systematic supply, or distribution in any form to anyone is

In Memoria di Alfredo Corti

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This article was downloaded by: [Colorado College]On: 28 October 2014, At: 18:20Publisher: Taylor & FrancisInforma Ltd Registered in England and Wales Registered Number: 1072954Registered office: Mortimer House, 37-41 Mortimer Street, London W1T 3JH,UK

Bolletino di zoologiaPublication details, including instructions forauthors and subscription information:http://www.tandfonline.com/loi/tizo19

In Memoria di Alfredo CortiMario BenazziPublished online: 14 Sep 2009.

To cite this article: Mario Benazzi (1974) In Memoria di Alfredo Corti, Bolletino dizoologia, 41:1, 63-66, DOI: 10.1080/11250007409430089

To link to this article: http://dx.doi.org/10.1080/11250007409430089

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N E C R O L O G I O

I N MEMORIA D I ALFRED0 CORTI

I1 28 luglio 1073 cliiudeva in Romn la Sua lunga &a tilfredo Corti, giii professore di Anatomin comparata all’universi tii di Torino, ovc aveva. pure tenuto l’insegnaniento dells Tstologia-Ernbriologin.

Era nato a Tresivio (Sondrio) il 24 luglio 1880 e ncllc superbe.visioni dclla \’al Malenco si era forgiata la Sun pnssione naturalistica ed il Suo nrdentc atnore per la montagna. Oltre che sciciiziato fu infatti graiide alpinista, tanto da meritnre In qualifica di aleonc dcl Bernina e del Di- sgrazin P ; fu rriembro influente dcl Club Alpino ed autorc di monogrnfie alpinistiche.

Studib Scienze Naturali a I’nvia (alunno del Collegio Gliislicri cui rimnsc legatissinio fin negli anni pih tardi) cd in quelln Universith, ove cra stato allievo per la Biologin aniniale di Golgi, di hloggi, di Pavesi, si laureb nel 1902. Divcnne quindi assisteiitc di Angclo Andrcs nell’Istituto di Zoologia ed Anatornia comparntn di Parmn ore conscgiii la Libera Docenza, e succcssivamcnte fu chiamato da Ercole Giacornini a Bologna, come niuto di Anntomia coniparnta. Nell’Universith felsincn tcnne pure l’incnrico della Entomologia agraria, disciplinrr in cui ern egunlmcntc prcparato, cd in cui rinse nnchc un coiicorso a cattcdra, per i lunglii studi conipiuti sugli Zoocecidii. Nel 10% riusci prinio nel concorso alla cattedra. di Anatomin conipamta dcll’Universith di Torino, clie occupb fino nl 1055, cio2: fino a1 750 anno.

Era stato infatti mantcnuto per nltri 5 anni nella posizione di pro- fcssore ordinario, quale doveroso atto ‘di riparnzionc a1 suo anticipnto collocamento a riposo per motivi politici. Nel 1041 ern stato arrcstato, condannato nl confino e destituito dalla cnttcdra, nella quale fu rcintegrato dal Ministro dclla Pubblica Tstruxione del prinio govern0 Bndoglio dopo il 25 luglio 1943.

Dclinenndo, pur brevemente, In figura del Nostro I!? qucsto un evcnto .lie lion pu6 esserc taciuto, poichC a1 di fuori di ogni valutazione politica kstirnonia la fierezza ccl il coraggio dell’Uonio. E di tali qualith dcttc prova iiiclie dopo 1’8 settembrc quando, costretto a fuggire dall’blin, cntrb icl (t ninquis P francese partecipando alla lotta partiginnn fino alla libera- :ione. Desidero pure sottolineare che questa Sua generosa partccipazione

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ai tragici evcnti di quegli anni fu del tutto disintcressata ; non chiese mni nulla e nclla Sun fede di veccliio liberale respinse sempre ogni posizione settaria.

Fu un uomo vivace, aperto allc pih varie sollecitazioni della vita, della storia, della natura, del sapere. Certamente non fu sempre facile nei rapporti umani, poichC nel Suo carattere non mancavano spine che gli procurarono qualche contrasto. X a era pronto a dimenticare i dissidi e ad assaporare in pieno l’amieizia. Ebbe la ventura di una impareggiobile Compagna dclla vita, chc oltre a dargli tanti figli dilctti infuse nella Sua cnsa un calore umano, una sereniti, una grazia dificilmentc eguagliabili.

L’opera scicntifica del Nostro, iniziata prima ancora della Iaurea, b cospicua e lumeggiata da intelligenza ed acume critico. Anche se l’atti- vit& di ricerca si B svolta con periodi di rallentamento, dovuti alla varieth. dei Suoi interessi e delle Sue passioni, ha avuto momenti fecondi, che non tutti i ricercatori possono vantare. Le sue decennali indagini sulla strut; tura dcl citoplasma, in particolare degli enterociti dei Vcrtebrati, culmi- nanti nella individuazione dcl lacunonia quale espressione reale dell’ap- parato del Golgi, costituiscono un contributo che, inquadrato nel tempo, mi pare possa definirsi di alto rilievo. e a tutti noto clie Golgi interpret6 l’immagine da lui vista nella cellula nervosa dopo impregnazione cromo- argentica come un organulo citoplasmatico a struttura tridimensionale ; ed B pure ben nota la messe di indagini e di controversie clie la scoperta del grande istologo italiano suscit6. Corti gig nel Suo primo fondamentale lavoro sull’argomento (1924) identifieb l’apparato interno del Golgi col suo lacunoma, terminc da lui introdotto per indicarc un sistcma di goccio- line o tcnui masserellc, ben distinte l’una dall’altra c costitucnti B parti differenziate del citoplasma, di giacitura, di forma, di grandczza alquanto costnnti ... u. La deposizionc argenticn che si attua in corrispondenza dellc lacune darcbbe l’aspetto rcticolare del Golgi, che lion 5 quindi un artefatto della tecnica, come da molti allora sostenuto, ma l’immagine alteratn di un vero e proprio organulo celluhre. PressocliC contemporanea & la con- cezione dei fraiicesi Parat e PainlevB, i quali espressero idec simili a quelle dcl Corti, adottando tuttnvia il terminc B vacuomc )) anzichB lacunoma.

Negli anni preccdenti la seconda gucrra mondiale, malgrado il fervore di ricerche, non si ebbero progressi risolutivi. Bfa dal 1950, grazie ai for- midabili apporti dclla microscopia elettronica, dati pih sicuri sono stati acquisiti, faccndo del B complesso di Golgi n uno dei centri focali della indagine citologica. 10 non 110 competenza specifica in tale settorc di ri- cerca, mi pare tuttavia che il quadro delle attuali conoscenzc confermi la giustezza, almeno nei lor0 clementi essenziali, delle interpretazioni del

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Corti. Xeutra e Leblond (*) sintctizzando in pochc righe le conosccnze sulla struttura di questo tanto discusso organulo cellulare scrivono : B Al- though the Golgi apparatus was givcn much’ attention, for many years there were doubts about its existence, some investigators dismissing the reported observation as a mere artifact. Eventually, in the 1050’s, the electron microscope removed a11 doubts. It showed that a Golgi apparatus was present in all cells and that it consisted of one or more stacks of tiny flattcncd sacs (( saccules )). I1 nome di Corti non & ricordato nclla Nota, ma ccrto perch6 gli AA. non ne hanno conosciuto i lnvori. Un cliiaro rico- noscimcnto dcll’opera del Nostro ci & offerto invece da duc noti studiosi italiani, Bairati e Pannese (**), i qunli scrivono: @La dimostrazionc di un organulo formato dn membrane che delimitano un particolare contenuto, la cui equivalenza alla realtii & probabilmente buona, permette di spiegare in maniera logica lc varie interprctazioni clie del complesso cli Golgi furono date. L’immagine ottenuta mediantc il classico trattamento con I’osmio

dovuta eridenteincritc alln massiva deposizionc dell’osmio, che ricopre tutto il complesso dellc formazioni membranose, variamente coartate dagli altri reattivi impiegati nelln tccnica ; 6 quindi siciiramcntc un artefatto, che ha per6 una ccrta corrispondenza con la realtii ed B pereib utilizzabile in pratica per dcterminnre l’csistcnza e la posizionc dell’organulo. L’im- maginc microscopica di cavith a sede pcrinucleare (lacunoma, vacuoma) & probabilmente il risultato della dilatazione e forsc della parziale confluenza dellc ampie cisterne che entrano nclla costituzionc dcl complesso di Golgi ; l’insiemc di tali cistcrne costituiscc infatti un’entith che entra largiimente nell’ordine di grandezzn microscopico o.

Anche il significato funzionale del Golgi, quale luogo primario per l’nccumulo di secrezioni e la sintesi di complessi carboidrati, mi pare si armonizzi bcne con le 1-edute di Corti.

Era opportuno clie mi soffcrmassi in mod0 particolnre su qucllo che B stnto il settorc pih significativo della attivith scientifica del Nostro, pur avendo cssa riguardato vari altri campi, sia della morfologia comparsta dci . Vertebrati (in particolare l’apparato digerente, lc ghiandole cutanee, gli elemcnti figurnti dcl sangue), sia della Entomologia cd Acarologia. Xon manca neppure, nel Suo curriculum, qualclie contributo botanic0 !

Nell’Istituto torinese, da Lui diretto per un trcntennio con amore, zclo ed oculatezza, si sono succeduti numerosi allievi, clie hanno se- guito l’indirizzo citologico cd istofisiologico impress0 dal Maestro. Mi

(*) Scient. Amer., 220, n. 2, 100 (1969). (**) Alinerva Xedica, 52, n. 7 (1901).

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limito a ricordare il complcsso di ricerche rifercntisi alla evoluzione strut- turale di vari organi deI neonato in Mammiferi ed Uccelli a prole atta ed inetta, che iniziate negli anni in cui io ero assistcnte, furono poi riprese nel dopo-gucrra, quando Egli pot6 riavere il Suo Istituto.

Un altro settore che il Corti coltivi, con passione e competenza I: la storia della Biologia, in cui la preparazione di scienziato pot6 ben spo- sarsi ai Suoi interessi culturali ed umanistici : ne valga come esempio tipico l'interessante articolo B Omero sapeva quello che Redi dimostri, o. I lavori sull'anatomico bolognese Galeazzi, che dctte la prima esauriente descrizione delle ghinndole intestinali, sulla priorith del Morgagni nella individuazione della valvola del process0 verniiforme dell'uomo, sul primato italiano nella demolizione della teoria della generazione spontanea, sulla scoperta, ad opera di Battista Grassi, della zanzara trasmettitrice dclla malaria umana, contribuiscono a dare una pih conipleta visionc della figura di studioso del Npstro, che non t! certo fra le meno significative ncll'amhito deIIa Biolo- gia della prima met2 del nostro secolo.

Conie Suo primo assistente alla cattcdra torinese (dal lontano 1925 !) ma anche a nome di tutti i successivi Suoi allievi, mi & grato il pensiero ehe questo breve scritto possa. contribuire a conservare il ricordo di A- fredo Corti.

MARIO BENAZZK

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