80
ISTITU Bene Via Campite Fax: 0975/3420 E – ma w PIANO F ANN Delibera del Collegio Consiglio d’ Istituto d UTO COMPRENSIV edetto Cro elli, 2 - 85052 MARSICO NUOVO (PZ 002 – Tel. 0975/345003 – C.F. 800057 ail: [email protected] www.icmarsiconuovo.gov.it O DELL’OFFERT FORMATIVA NO SCOLASTICO 2014/2015 dei docenti n° 4 del 21 novembre 2014 del 2 dicembre 2014 IL DIRIGENTE S Dott.ssa Maria Le VO oce” Z) 790763 TA SCOLASTICO etizia Peluso

Pof 2014-2015 Istituto Comprensivo "Benedetto Croce" Marsico Nuovo

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Pof 2014 2015 istituto comprensivo Benedetto Croce

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Page 1: Pof 2014-2015 Istituto Comprensivo "Benedetto Croce" Marsico Nuovo

ISTITUTO COMPRENSIVO

“Benedetto Croce”Via Campitelli, 2

Fax: 0975/342002 E – mail: [email protected]

www.icmarsiconuovo.

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

ANNO SCOLASTICO 2014 Delibera del Collegio dei docenti n° Consiglio d’ Istituto del

ISTITUTO COMPRENSIVO

Benedetto Croce”

Via Campitelli, 2 - 85052 MARSICO NUOVO (PZ)Fax: 0975/342002 – Tel. 0975/345003 – C.F. 80005790763

mail: [email protected] www.icmarsiconuovo.gov.it

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

Delibera del Collegio dei docenti n° 4 del 21 novembre 2014 Consiglio d’ Istituto del 2 dicembre 2014

IL DIRIGENTE SCOLASTICODott.ssa Maria Letizia Peluso

ISTITUTO COMPRENSIVO

Benedetto Croce” 85052 MARSICO NUOVO (PZ)

C.F. 80005790763

PIANO DELL’OFFERTA

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Maria Letizia Peluso

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2 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

STRUTTURA DEL POF

Organi collegiali I “numeri” della scuola

Premessa Calendario scolastico

organigramma

Funzioni strumentali

e gruppo sicurezza

Compito e finalità della scuola

Analisi del territorio

Bisogni e richieste del

territorio

Risorse didattiche e laboratori

Ampliamento dell’offerta formativa

Curricolo di Istituto

Organizzazione delle attività educative e

didattiche Tempo scuola

Verifica e valutazione

Continuità e orientamento degli

alunni

Interventi educativi

e didattici per gli alunni con bisogni educativi speciali

B.E.S. P.A.I.

Protocollo accoglienza

Metodologie didattiche

Sicurezza e salute nelle scuole

Piano di formazione e

aggiornamento

Visite guidate e viaggi di istruzione

Corso ad Indirizzo Musicale

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3 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

Premessa

La scuola italiana è stata fatta oggetto, in questi ultimi anni, di un intenso processo di cam-biamenti e di innovazioni, determinati da interventi legislativi riformatori di ampia portata. La scuola, oggi, si trova a vivere un momento di passaggio e di trasformazione che, conside-rata la complessità degli interventi, richiede maggiori attenzioni e più conoscenze da parte di tutti: dirigenti, docenti, alunni, genitori ed Enti locali. Per rispondere a queste nuove esigenze, anche l’Istituto Comprensivo di scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado a MARSICO NUOVO, intende far me-glio emergere il principio di continuità e sussidiarietà tra scuola e famiglia, esplicitando le linee guida alle quali i docenti dei tre ordini di scuola dell’Istituto si sono ispirati nell’elaborazione del PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA relativo all’anno scolastico in corso. Tenuto conto che il POF dovrebbe essere un documento costruito attraverso l’ascolto delle esigenze degli studenti, delle richieste dei genitori e delle attese della comunità sociale, crediamo altresì che esso non debba riflettere piattamente la ‘domanda’, perché, in troppi casi, la domanda sociale e delle famiglie non è sempre idonea a rispondere nel modo più a-deguato, dal punto di vista educativo e didattico, alle vere esigenze profonde dei ragazzi, perchè più improntata al consumismo o al superficiale. Per questi fondati motivi, avvertiamo il bisogno di andare oltre l’ascolto, di discutere la do-manda alla luce dei valori che caratterizzano l’idea di scuola propria della nostra istituzione scolastica. Riteniamo comunque che il dialogo, spesso anche difficile, è la condizione di una costruzione progettuale nella quale i bisogni profondi possono essere messi in luce, accolti e interpretati educativamente. Infatti, un POF che si rispetti e che risponda alle sue finalità più alte, non è un docu-mento che si produce ‘per’ catturare utenti né per soddisfare ‘clienti’, ma è l’ipotesi edu-cativa, spesso coraggiosa e sfidante, che si sa mettere in campo e in gioco, espressione di dialogo autentico e di coraggio educativo. Lo scopo primario che l’Istituto intende perseguire, in questa nuova ottica, è la predisposi-zione di un ambiente scolastico aperto e accogliente nei confronti della complessa realtà esterna, più capace di interpretarne le richieste e di interagire con essa, ampliando le pro-prie offerte didattiche, educative e formative, ottimizzando le risorse umane e logistiche

disponibili al suo interno nonché le condizioni di erogazione del servizio, di concerto con l’Amministrazione Comunale e con gli altri Enti Territoriali che ne hanno competenza. Il POF, che il nostro Istituto Comprensivo ha predisposto, tenendo nel debito conto le In-dicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione (D.M. 254/2012) rappresenta il modo di essere e di operare di una scuola che non vuole ri-manere immobile e uguale a se stessa ma che intende radicarsi nella realtà presente e proiettarsi verso l’immediato futuro. Il documento esplicita le linee ispiratrici dell'azione educativo-didattica, le articolazioni dell'offerta formativa, la natura del contratto formativo e le scelte organizzative dell'I-stituto. Mira dunque a rendere pubblica e trasparente l'attività della scuola che vi si rico-nosce in maniera vincolante. Ha come destinatari privilegiati gli studenti, attuali e futuri, e le loro famiglie. E' il caso di sottolineare che è nella natura stessa del documento l'essere aperto e dispo-nibile a integrazioni e modifiche, in relazione al continuo processo di ricerca, progettazione e valutazione delle attività svolte, nonché all'evoluzione del sistema scolastico nazionale e provinciale.

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4 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

La complessità organizzativa, ma soprattutto progettuale in campo didattico-educativo ri-chiede lo sforzo a tutte le componenti (dirigente scolastico, docenti, A.T.A.) di integrarsi e riconoscersi all’interno di un Piano dell’Offerta Formativa concordato e rispondente alle at-tese della propria utenza ( alunni e genitori ).

LINEE GUIDA D’INDIRIZZO PER L’ELABORAZIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

� Operare scelte culturali ed educative a dimensione dell’alunno e al servizio della

persona � Promuovere l’accoglienza e lo star bene a scuola nei confronti di tutti � Proporre un itinerario di studio e di apprendimenti che rispetti le individualità, ri-

conosca i talenti, non perda mai di vista le mete da raggiungere, promuova la cresci-ta di tutti e di ciascuno

� Favorire l’inclusione degli alunni con disabilità e stranieri � Implementare gli apprendimenti di base, avendo riguardo agli standard di carattere

europeo riferibili in particolare alle abilità di italiano-matematica-scienze e lingua straniera

� Intendere e realizzare l’attività della scuola come orientante alla vita; � Sviluppare l’integrazione con il territorio per la ricerca e la valorizzazione di tutte

le risorse presenti � Partecipare con adeguate iniziative alle eventuali campagne di sensibilizzazione am-

bientali e sociosanitarie promosse dagli Enti Locali � Promuovere una progettazione di coinvolgimento delle altre istituzioni e agenzie

formative sulle problematiche che gravano su comunità, scuola e famiglia � Promuovere iniziative e progetti coinvolgenti la comunità scolastica, con particolare

riferimento alle famiglie, per la lotta al bullismo, alla dispersione, all’educazione alla salute

� Favorire l’attivazione di interventi di miglioramento della didattica promuovendo l’arricchimento delle risorse materiali e in particolare delle nuove tecnologie edu-cative che favoriscono i processi di apprendimento degli studenti

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5 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

CALENDARIO SCOLASTICO A.S. 2014/2015

15 settembre 2014 Inizio delle lezioni/attività educati-ve .

11 giugno 2015 Termine delle lezioni (scuola prima-ria e secondaria di 1°)

30 giugno 2015 Termine delle lezioni (scuola dell’infanzia)

INTERRUZIONE ATTIVITA’ SCOLASTICA

DATA

MOTIVAZIONE

1 novembre 2014

Festa di tutti i Santi

2 novembre 2014

Commemorazione dei defunti Calendario regionale

8 dicembre 2014 Immacolata Concezione Dal 24 al 31 dicembre 2014

Vacanze natalizie

Dall’ 1 al 6 gennaio 2015

Vacanze natalizie

Dal 2 aprile al 6 aprile 2015

Vacanze Pasquali

25 aprile 2015 Anniversario della liberazione 1 maggio 2015

Festa del lavoro

2 giugno 2015 Festa Nazionale della Repubblica

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6 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

ORGANIGRAMMA

Dirigente scolastico Maria Letizia PELUSO Direttore Servizi Generali e Amministrativi Michele PASCALE

Insegnanti Collaboratori Vincenzo DI TUCCIO Vincenza DEBIASE

Insegnanti responsabili di plesso

Scuola dell’infanzia Marsico Nuovo: • Franca MORENA

Scuola dell’infanzia Galaino: • Antonetta PASQUARIELLO

Scuola dell’ infanzia Pergola: • Roberta DE GENNARO

Scuola primaria Marsico Nuovo: • Pasquale MACCHIA

Scuola primaria Galaino: • Sevelina SAVINO

Scuola primaria Pergola: • Roberta DE GENNARO

Scuola secondaria di 1° Marsico Nuovo: • Vincenzo DI TUCCIO

Insegnanti Funzioni Strumentali

Area 1: Gestione POF • Vincenza DE BIASE

Area 2: Multimedialità e documentazione:

• Donato BORRACCIA Area 3: Autovalutazione d’Istituto: promozio-ne processi di qualità e monitoraggio:

• Maria SASSANO

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7 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

GRUPPO PER LA VALUTAZIONE E L’AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO

Maria Letizia PELUSO Dirigente Maria SASSANO Funzione Strumentale Vincenza DE BIASE Funzione Strumentale Donato BORRACCIA Funzione Strumentale Vincenzo DI TUCCIO Collaboratore Vicario

GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE G.L.I.

• Funzioni strumentali: BORRACCIA Donato – DEBIASE Vincenza – SASSANO Maria

• Coordinatore D.S. DI TUCCIO Vincenzo • Coordinatori di classe: ARENA Lidia - DEBIASE Vincenza – NOCERA An-

gela – RICCIO Rossella – DI CANDIA Antonietta • Insegnanti di sostegno: DUCA Cinzia - SASSANO Erica - PARENTE Anto-

nella - VUOLO Maria Teresa - GLIUBIZZI Teresa –VENTRE Cornelia • ARLOTTO Maria – PASQUARIELLO Antonetta • Rappresentante del Consiglio di Istituto: FIORE Michele • Genitori di alunni diversamente abili • Collaboratore scolastico: TEMPONE Giuseppina

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8 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

ORGANI COLLEGIALI DELLA SCUOLA Consiglio d’intersezione: ne fanno parte il Dirigente Scolastico e i docenti delle sezioni della scuola dell’ infanzia:

� PELUSO Maria Letizia (Dirigente Scolastico); � ARLOTTO Maria, VIGNOLA Carmela, BARONE Michelina, CANARINO Ma-

ria Grazia, VACCARO Graziella, VOTTA Antonetta, COPPOLA Rosa, DONNOLI Annunziata, AZZATO Maria Antonietta, PASQUARIELLO Anto-netta, MORENA Franca, DUCA Cinzia, PARENTE Antonella, SASSANO Eri-ca.

Consiglio d’interclasse: ne fanno parte il Dirigente Scolastico e i docenti delle classi della scuola primaria:

� PELUSO Maria Letizia (Dirigente Scolastico); � DE GENNARO Roberta, LUCIBELLO Fernanda, LA SALVIA Giovanna,

FRANCO Vincenza, PASQUARIELLO Carmelina, CIMINELLI Rosa, SASSANO Maria, BARBANTE Maria Luisa, DOLCE Rosa Anna, VOTTA Ka-terina, ACCINNI Giuseppina, VENTRE Cornelia, MACCHIA Pasquale, DE GREGORIO Francesca, SAVINO Sevelina, POTENZA Michele, VACCARO Michele, TEMPONE Teresa Alberina, MASCI Vincenzina, DONNOLI An-nunziata, ARLOTTO Carmelina, GRIECO Evelina, NOCERA Tiziana.

Consiglio di classe: ne fanno parte il Dirigente Scolastico e i docenti delle classi della scuola secondaria di 1°:

� PELUSO Maria Letizia (Dirigente Scolastico) � ARENA Lida, CALVELLO Gelsomina, AVALLONE Gennaro, CATAPANO Ro-

sa, CAVALLO Raffaela, DEBIASE Vincenza, GLIUBIZZI Teresa, IELPO Pietro, DI CANDIA Antonietta, LAROCCA M. Caterina, LAVECCHIA Gio-vanni, NOCERA Angela, MAROCCHI Igea, ROTUNDO Antonietta, ORGA Egidia, RICCIO Rossella, DI TUCCIO Vincenzo, VUOLO Maria Teresa.

� BORRACCIA Donato, DEL REGNO Raffaele, NOTARANGELO Michele, PERRONE Michele (docenti di strumento musicale).

Collegio dei docenti: ne fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico e tutti i docenti dell’Istituto. Comitato di valutazione del servizio: ne fanno parte i docenti eletti per tale funzione:

� CATAPANO Rosa, ARENA Lida, ARLOTTO Maria, VOTTA Katerina. � DONNOLI Annunziata, LUCIBELLO Fernanda (membri supplenti).

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9 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

Consiglio d’ Istituto e Giunta esecutiva: ne fanno parte il Dirigente, il Diret-tore SS. GG. e AA, docenti, collaboratori e genitori eletti:

COMPONENTE NOMINATIVO INCARICO

Dirigente Scolastico Peluso Maria Letizia Presidente Giunta Esecutiva

Direttore SS.GG.AA. Pascale Michele Membro Giunta Esecutiva

Genitori Conti Roberta Presidente Consiglio d’ Istituto

Fiore Michele Vice Presidente del C.d.I

Aulicino Michela Giunta esecutiva

Vaccaro Michele

De Luca Antonio Giunta esecutiva

Malatesta Giuseppe

Docenti Arena Lida Giunta esecutiva

Barone Michelina

Coppola Rosa

Pasquariello Antonetta

Ventre Cornelia

Votta Katerina

Personale ATA Tempone Giuseppina Giunta esecutiva

Assemblea dei genitori: ne fanno parte il Dirigente e i genitori degli alunni.

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10 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

RAPPRESENTANTI DEI GENITORI

CONSIGLI DI INTERSEZIONE (Scuola dell’ Infanzia)

Sezioni Marsico Nuovo C. Galaino Pergola A Cirigliano Barbara Marinelli Cristina Danella Giovanna B Fiore Patrizia

Gruppo classe Lombardi Angela

CONSIGLI DI INTERCLASSE (Scuola Primaria)

Marsico Nuovo Galaino Pergola

Classe 1° A Fiore Nunzia

Classe 1° A

Sassano Mariantonietta

Classe 1° A Classe 2° A

Ciriello Lisa Antonella

Classe 2° A

Aulicino Michela Classe 2° A

Cianciarulo Michela Classe 3° A

Guerriero Rosa

Classe 4° A Malpighi Patricia

Classe 3° A Classe 4° A

Logiurato Domenico

Classe 5° A Cianciarulo Pia

Classe 5° A Milano Marianna

Classe 3° A Classe 4° A Classe 5° A

Vignola Tiziana Ciriello Lisa Antonella

Classe 4° B Rossi Assunta

CONSIGLI DI CLASSE

(Scuola secondaria di 1° grado) Classe 1° A

1. Malpighi Patricia 2. Di Grazia Antonio 3. Di Vito Annamaria 4. Lombardi Rosa

Classe 1° B 1. Malatesta Giuseppe 2. Bove Romilda 3. Carlomagno Maria Teresa 4. Vignola Tiziana

Classe 2° A 1. Fiore Maria Grazia 2. Greco Vincenzina 3. Ventre Maria Raffaella

Classe 2° B 1. Pessolano Elvira 2. Fiore Nunzia 3. Mancino Elena

Classe 3° A 1. Pascaretta Marilena 2. Vaccaro Michelina 3. Cianciarulo Milena 4. Tosco Magda

Classe 3° B 1. Spronati Liberata 2. Di Grazia Antonio 3. Cianciarulo Pia

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11 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

I NUMERI DELLA SCUOLA

SCUOLA DELL’ INFANZIA

UBICAZIONE SEZIONE ALUNNI DOCENTI MARSICO CENTRO 3 56 6+3 sost +1 rel.

GALAINO 1 19 2+1 rel. PERGOLA 1 14 2+1 rel.

SCUOLA PRIMARIA

UBICAZIONE CLASSI ALUNNI DOCENTI

MARSICO CENTRO 6 88 12+1 sost.+1 rel. GALAINO 4 42 5 + 2 rel. PERGOLA 2 18 4+ 1 rel.

SCUOLA SECONDARIA DI 1°

UBICAZIONE CLASSI ALUNNI DOCENTI

MARSICO CENTRO 6 86 18+4 strum. Mus.

ABBINAMENTO DEI DOCENTI ALLE SEZIONI SCUOLA DELL’ INFANZIA

DOCENTI SEZIONE SEDE

ARLOTTO Maria Sezione unica Pergola VIGNOLA Carmela Sezione unica Pergola

CANARINO Maria Grazia Sezione A Marsico Fontanelle VACCARO Graziella Sezione A Marsico Fontanelle

SASSANO Erika Sezione A Sostegno

VOTTA Antonetta Sezione B Marsico Fontanelle COPPOLA Rosa Sezione B Marsico Fontanelle RICCIO Gigliola Sezione B

Sostegno

AZZATO Maria Antonietta Sezione C Marsico Fontanelle MORENA Franca Sezione C Marsico Fontanelle

DUCA Cinzia Sezione C So-stegno

Marsico Fontanelle

PASQUARIELLO Antonetta Sezione unica Galaino

BARONE Michelina Sezione unica Galaino DONNOLI Annunziata Religione Marsico Fontanelle e Galaino GRIECO Evelina Maria Religione Pergola e Galaino

Page 12: Pof 2014-2015 Istituto Comprensivo "Benedetto Croce" Marsico Nuovo

12 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

ABBINAMENTO DEI DOCENTI ALLE CLASSI SCUOLA PRIMARIA PLESSO DI PERGOLA

DOCENTI CLASSI AMBITI DISCIPLINARI E MATERIE

MEA Maria Rosaria 1°- 2°-3°-4°-5° Matematica LUCIBELLO Fernanda 1°-2°-3°-4°-5° Italiano-Arte e Imm.- Musica DE GENNARO Roberta 1°-2°-3°

4°-5° Storia- Geografia- Inglese-

Ed. Fisica - Tecnologia ARLOTTO Carmelina 1°-2°3°-4°-5° Scienze

GRIECO Evelina 1°-2°3°-4°-5° Religione

ABBINAMENTO DEI DOCENTI ALLE CLASSI SCUOLA PRIMARIA PLESSO DI GALAINO

DOCENTI CLASSI AMBITI DISCIPLINARI E MATERIE

POTENZA Michele

2° 3°-4°

Matematica – Scienze Motoria – Tecnologia

Matematica – Scienze - Ed. Fisica SAVINO Sevelina 2°

3°- 4°

Inglese Italiano – Arte e Immagine – Musica – Ingle-

se Italiano – Arte e Immagine – Musica

VACCARO Michele 1°

2° 5°

Matematica – Scienze - Storia - Geografia Tecnologia- Ed. Fisica

Geografia – Musica – Tecnologia - Ed. Fisica Storia - Geografia - Tecnologia

MASCI Vincenzina 1° 2°

3° - 4°

Italiano – Musica - Arte e Immagine Italiano - Storia - Arte e Immagine

Storia - Geografia ARLOTTO Carmelina 1°

3° - 4° 5°

Inglese Matematica

Inglese GRIECO Evelina 2° Religione

DONNOLI Annunziata 1°-3°-4°-5° Religione

Page 13: Pof 2014-2015 Istituto Comprensivo "Benedetto Croce" Marsico Nuovo

13 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

ABBINAMENTO DEI DOCENTI ALLE CLASSI SCUOLA PRIMARIA DI MARSICO NUOVO

DOCENTI CLASSI AMBITI DISCIPLINARI E MATERIE VOTTA Katerina 1°

Italiano - Arte e immagine - Musica -

Ed. Fisica ACCINNI Giuseppina 1° Matematica - Scienze- Geogr. – Tecno-

logia - Inglese LA SALVIA Giovanna

2° Italiano – Arte e immagine – Storia –

Tecnologia - Musica

MACCHIA Pasquale 2° Matematica- Scienze – Geografia – Ed. Fisica - Inglese

DE GREGORIO Francesca 3° Matematica – Musica – Scienze - Geo-grafia - Ed. Fisica

FRANCO Vincenza 3° Italiano - Storia - Arte e immagine Tecnologia - (Inglese 3°+ 5°)

PASQUARIELLO Carmelina

4° A Italiano-Storia-Arte e immag.-Musica

CIMINELLI Rosa 4° A Matematica – Tecnologia – Scienze - Geografia - Ed. Fisica

TEMPONE Teresa Alba 4°B Italiano - Arte e immagine – Storia Inglese (4°A+ 4°B)

SASSANO Maria 4°B Matematica – Tecnologia – Scienze - Geografia - Ed. Fisica

BARBANTE Maria Luisa 5° Italiano - Arte e immagine - Storia Musica - Tecnologia

DOLCE Rosa Anna 5° Matematica- Scienze- Geografia Ed. Fisica

DONNOLI Annunziata Tutte Religione

ABBINAMENTO DEI DOCENTI ALLE CLASSI e i

RISPETTIVI COORDINATORI SCUOLA SECONDARIA DI 1° DI MARSICO NUOVO

DOCENTI CLASSI DISCIPLINE ARENA Lida

Coordinatore di 1A 1A 2A

Italiano- Geografia - Storia- Citt. e Costi Storia- Citt. e Costi.

DEBIASE Vincenza Coordinatrice di 1B

1B 2B

Italiano- Geografia - Storia- Citt. e Costi Storia- Citt. e Costi.

NOCERA Angela Coordinatrice di 2A

2A 3A

Storia- Citt. e Costi. Italiano- Geografia

RICCIO Rossella Coordinatrice di 3A

3A 3B

Italiano Italiano

Page 14: Pof 2014-2015 Istituto Comprensivo "Benedetto Croce" Marsico Nuovo

14 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

DI CANDIA Antonietta Coordinatrice di 2B

3B 2B

Storia- Citt. e Costi. – Geografia Italiano- Geografia

DI TUCCIO Vincenzo 3A + 3B Matematica - Scienze

LAVECCHIA Giovanni 1A + 1B Matematica - Scienze

AVALLONE Gennaro 2A + 2B Matematica - Scienze

CAVALLO Raffaela Tutte Lingua straniera inglese IELPO Pietro 1A-2A-3A Lingua straniera francese

Completa con I.C. Moliterno URGA Egidia 1B - 2B – 3B Lingua straniera francese

Completa con I.C. Brienza 6h ROTUNDO Antonietta Tutte Musica

Completa con I.C. Satriano 6h MAROCCHI Igea Tutte Arte e Immagine

Completa con I.C. Paterno 6h CATAPANO Rosa Tutte Scienze motorie e sportive

Completa con I.C. Viggiano 6h CALVELLO Gelsomina Tutte Religione GLIUBIZZI Teresa 3B Sostegno

VUOLO Maria Teresa 3A Sostegno LAROCCA Maria Caterina Tutte Tecnologia

BORRACCIA Donato Strumento musicale - Violino DEL REGNO Raffaele Strumento musicale - Percussioni

NOTARANGELO Michele Strumento musicale - Pianoforte PERRONE Michele Strumento musicale - Chitarra

REFERENTI REFERENTE BIBLIOTECA Secondaria di 1°: ARENA Margherita

REFERENTE CORSO AD INDIRIZZO

MUSICALE

BORRACCIA Donato

REFERENTE ORIENTAMENTO RICCIO Rossella

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15 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

LE FUNZIONI STRUMENTALI (Art. 30 del CCNL 2002-2005)

Il contratto scuola, a sostegno dell’autonomia scolastica, ha introdotto le funzioni strumentali finalizzate all’ampliamento e all’arricchimento dell’offerta formativa, la cui risorsa fondamentale è costituita dal patrimonio professionale dei docenti, da valorizzare per la realizzazione e la gestione del POF dell’Istituto e per la realiz-zazione di progetti formativi d’intesa con Enti ed Istituzioni esterni alla scuola. Le FF.SS. sono identificate con delibera del Collegio dei Docenti che ne definisce i criteri di attribuzione, le aree, il numero e destinatari. Le stesse non possono com-portare esoneri totali dall’insegnamento. L’Istituto può prevedere un numero di FF.SS. diverso, in più o in meno, da quelle ipotizzate dalla normativa vigente. Con contrattazione integrativa di Istituto si possono definire misure di compensi dif-ferenziate per le diverse funzioni. I docenti dell’Istituto che fanno richiesta e ottengono l’assegnazione di una delle FF.SS. devono predisporre, in tempi brevi, un’ipotesi di programma delle attività che intendono svolgere nell’anno scolastico di riferimento.

LE AREE DI LAVORO PER LE FUNZIONI STRUMENTALI

TIPOLOGIA DELL’INCARICO

AREE DI COORDINAMENTO

AREA 1

GESTIONE DEL

PIANO DELL’ OFFERTA

PROF.SSA DEBIASE Vincenza

• Rilevazione dei bisogni formativi degli alunni; • Revisione, aggiornamento e stesura definitiva del POF con i

docenti responsabili dei plessi e delle altre F.S.; • Coordinamento delle attività previste dal POF e delle proposte

di miglioramento del curricolo, • Cura dei progetti di Istituto e di ciascun ordine di scuola inse-

riti nel POF, attraverso incontri periodici con i responsabi-li/referenti;

• Cura dei progetti promossi da Enti e Istituzioni, progetti PON e progetti di rete;

• Monitoraggio intermedio e finale dei progetti; verifica periodi-ca e finale del POF, con riferimento agli obiettivi in esso stabi-liti, in collaborazione con la F.S. “Autovalutazione d’ Istituto: promozione processi di qualità e monitoraggio”.

AREA 2

MULTIMEDIALITA’ E DOCUMENTAZIONE

PROF.

BORRACCIA Donato

• Predisposizione degli ambienti e degli strumenti idonei allo svolgimento delle attività didattiche nell’ambito dell’informatica e della tecnologia;

• Provvedere alla ricognizione del materiale multimediale in possesso dell’Istituto, creando un registro data-base, al fine di razionalizzarne l’ uso;

• Assicurare un supporto tecnico- didattico, laddove ri-chiesto e per quelle specifiche necessità, agli insegnanti impegnati in particolari attività;

• Provvedere all’ istallazione ed alla semplice manutenzio-ne dei software;

• Stabilire le modalità e i tempi di utilizzazione delle sale multimediali e delle attrezzature esistenti (in collabo-razione con i referenti/responsabili dei plessi);

• Collaborazione con le altre F.S. in presenza della richie-

Page 16: Pof 2014-2015 Istituto Comprensivo "Benedetto Croce" Marsico Nuovo

16 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

sta di competenze specifiche; • Documentazione, sistemazione, diffusione e publicizza-

zione con ogni mezzo e modalità ritenuta idonea del materiale fatto pervenire a tale scopo dai docenti dell’Istituto o da altra fonte ritenuta meritevole di at-tenzione;

• Manutenzione ed aggiornamento periodico del sito web, attraverso la pubblicazione di materiali che documenti-no esperienze didattiche significative, di avvisi e modu-listica;

• Realizzazione di prodotti multimediali e cartacei; • Elaborazione di una sintesi del POF da consegnare alle

famiglie all’ atto dell’ iscrizione, in collaborazione con la F.S. dell’ Area 1 “Gestione del POF”.

AREA 3

AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO:

PROMOZIONE PROCESSI DI QUALITA’ E

MONITORAGGIO

INS.TE SASSANO Maria

• Coordinamento ed organizzazione del gruppo “va-lutazione ed autovalutazione” e gestione delle procedure finalizzate all’autoanalisi di istituto per il miglioramento della qualità dei servizi sco-lastici;

• Monitoraggio costante delle azioni didattiche ed organizzative previste dal POF e predisposizione di adeguati strumenti di rilevazione;

• Cura degli adempimenti ministeriali (questionari, indagini, rilevazioni di dati sull’organizzazione e la didattica ….);

• Gestione e coordinamento della somministrazione delle prove INVALSI;

• Diffusione dei dati rilevati, adeguatamente ana-lizzati, al fine di consentire la discussione a livel-lo collegiale e la predisposizione di misure com-pensative o di risoluzione dei problemi.

Page 17: Pof 2014-2015 Istituto Comprensivo "Benedetto Croce" Marsico Nuovo

17 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

Organigramma addetti Servizio Prevenzione Protezione- Antincendio- Primo Soccorso

RSPP D.S. Referente RSPP Avallone Gennaro

ASPP Arlotto Maria – Lombardi Sevelino

Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza

Carmignano Maria

SCUOLA SECONDARIA DI 1°

Responsabili di plesso Addetti incendio-evacuazione

Addetti primo soccorso

Di Tuccio-Debiase Tempone-Casaletto-Fiore Carmignano-Lombardi

SCUOLA PRIMARIA MARSICO

Responsabili di plesso Addetti incendio-evacuazione

Addetti primo soccorso

Macchia P. Macchia P.-Sassano M.-Brienza-Votta

Brienza R.

SCUOLA INFANZIA DI MARSICO

Responsabili di plesso Addetti incendio-evacuazione

Addetti primo soccorso

Morena F. Morena F.–Votta A.-Vaccaro G.-Langone M.

Langone M. Morena F.

SCUOLA PRIMARIA DI PERGOLA

Responsabili di plesso Addetti incendio-evacuazione

Addetti primo soccorso

De Gennaro R. Lucibello F.-De Gennaro R. Pietrafesa C.

SCUOLA DELL’ INFANZIA DI PERGOLA

Responsabili di plesso Addetti incendio-evacuazione

Addetti primo soccorso

De Gennaro R. Arlotto M.-Vignola C. Pietrafesa C.

SCUOLA PRIMARIA DI GALAINO Responsabili di plesso Addetti incendio-evacuazione Addetti primo soccorso

Savino S. Vaccaro –Cianciarulo-Potenza Potenza

SCUOLA INFANZIA DI GALAINO

Responsabili di plesso Addetti incendio-evacuazione

Addetti primo soccorso

Pasquariello Barone M.-Mazziotta Mazziotta A.-Barone

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18 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

COMPITO E FINALITA’ DELLA SCUOLA Nel suo percorso formativo ed esistenziale l’allievo si trova a interagire con culture diverse dalle proprie, inseguito da spinte pubblicitarie che gli creano falsi bisogni e dalle mode del momento, senza che egli abbia maturato gli strumenti idonei a comprendere e, là dove ne-cessario, a difendersi dalle intrusioni e dalle pressioni del nuovo modo di vivere all’interno di questa complessa e troppo allargata società da villaggio globale. Alla scuola, di concerto con la famiglia e con le altre istituzioni, spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità più consapevole e aperta. L’obiettivo della scuola è quello di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli sce-nari sociali e professionali che, mai come oggi, sono in costante evoluzione tanto da spinge-re ogni individuo a riorganizzare e reinventare i propri saperi, costringendolo a reiterate rincorse dietro alle tecniche e alle tecnologie in costante, quasi tumultuoso cambiamento. Trasmettere conoscenze, normative e contenuti standardizzati e pensati per “individui medi” non può più bastare. Ecco perché la scuola di oggi è chiamata a realizzare percorsi formativi sempre più rispondenti alle inclinazioni personali degli studenti, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ognuno. Alla scuola spettano alcune finalità specifiche: - offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi; - far sì che essi apprendano i linguaggi culturali di base; - dar loro modo di acquisire gli strumenti del pensiero per la selezione delle informa-zioni; - far loro acquisire la capacità di elaborare metodi e categorie che facciano da guida negli itinerari personali; - favorire in essi l’autonomia di pensiero e di decisione. La scuola realizza la propria funzione pubblica impegnandosi a realizzare il successo scola-stico di tutti gli studenti con una particolare attenzione al sostegno di tutte le forme di diversità, disabilità o di svantaggio, impegnandosi a rimuovere gli ostacoli per un pieno svi-luppo della persona umana. La scuola, attraverso il suo intervento educativo, costruisce il curricolo : “processo attra-verso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa”. Il curricolo si delinea con particolare attenzione alla continuità del percorso educativo dai 3 ai 14 anni. Come in ogni altra scuola, anche il nostro Istituto Comprensivo predispone il suo curricolo, nel rispetto delle finalità, dei traguardi dello sviluppo delle competenze, degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni per il curricolo del D.M. 31 luglio 2007. Anche il nostro curricolo si articola attraverso i campi di esperienza nella scuola dell’infanzia e attraverso le discipline nella scuola del primo ciclo.

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19 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

ANALISI DEL TERRITORIO

CARATTERISTICHE FISICHE

Il territorio di MARSICO NUOVO è costituito da tre unità geomorfologiche:

1. PIANURA 2. COLLINA 3. MONTAGNA

CARATTERISTICHE ABITATIVE

• Nella zona pianeggiante dell’alta valle dell’Agri sono situate le frazioni di

Santino, Scarpano, Sant’Elia, Galaino, Acqua Capano, Acqua Solfata e Paglia-rone consistenti in abitazioni sparse in un vasto territorio ad alta vocazione agricola per l’amenità dei terreni e per la presenza delle acque del fiume Agri e, negli ultimi decenni, a vocazione industriale per la presenza di zone PIP.

• Nella zona collinare è situato il centro di Marsiconuovo, insediamento abita-tivo di antiche origini e ricco di vestigia del suo importante passato carico di storia.

• Nelle zone montane sono ubicate le altre frazioni: Scruppo, Camporeale, Co-gnone, Ginestole, San Vito e Pergola, quest’ultima la più estesa e popolosa.

CONTESTO SOCIO – ECONOMICO – CULTURALE

� Progressiva riduzione delle attività dell’antica tradizione della civiltà conta-

dina. � Decremento costante della popolazione per mancanza cronicizzata di nuovi

posti di lavoro. � Conseguente incremento del flusso migratorio verso le città del Nord del

paese e gli stati dell’Europa. � Graduale immigrazione di alunni stranieri. � Progressivo innalzamento del livello culturale. � Fuga dei giovani “cervelli” che non trovano occupazione conforme alle com-

petenze acquisite con anni di studi e sacrifici. � Presenza di associazioni culturali e servizi sociali ( Pro Loco, Unitre, Biblio-

teca, Palestre, Polisportiva, Ente Parco Nazionale Appennino Luc., A.I.C.S. Galaino, A.I.C.S. Pergola, Terza Età, Associazione culturale teatrale marsi-cana, CEAS).

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20 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

BISOGNI E RICHESTE DEL TERRITORIO Per raccordare le finalità dell’Istituto alle richieste che ad esso pervengono dal territorio in cui opera, si è cercato di tener conto dei suggerimenti riportati dai rappresentanti dei genitori, dall’assemblea degli stessi e dalle risposte ottenute con la somministrazione di questionari autovalutativi Sono emerse delle indicazioni significative con le quali si è potuto tracciare un quadro di riferimento da tenere in conto nella formulazione del presente PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA:

Richieste delle famiglie e degli alunni

Richieste dal territorio Proposte dei docenti

• Laboratori: - informatico - musicale - recupero tradizioni - attività sportive - drammatizzazione e

teatro - manualità - linguistico-

espressivo.. • Potenziamento della

lingua inglese. • Prima alfabetizzazio-

ne di lingua latina • Attività extrascola-

stiche: - partecipazione a con-

corsi/manifestazioni - attività sportive - progetti - uscite didattiche

• Lingua latina nella scuola secondaria di primo grado ( dal Liceo Scienti-fico).

• Conoscenza della storia e delle tra-dizioni locali.

• Conoscenza e ri-spetto dell’ambiente dal punto di vista na-turale, paesaggi-stico e scientifico.

• Educazione ambiente e salute.

• Conoscenza della sto-ria locale e recupero delle tradizioni popo-lari.

• Laboratorio linguisti-co con animazione alla lettura, scrittura creativa.

• Drammatizzazione e attività teatrali di va-rio genere.

• Laboratorio tecnico, operativo, informati-co.

• Laboratorio per in-cremento della manu-alità, mosaico, argilla, sbalzo, pasta di sale, decoupage.

• Giochi motori e di movimento per un mi-glior rapporto con il corpo nello spazio.

• Conoscenza e rispetto dell’ambiente dal pun-to di vista naturale, paesaggistico e scien-tifico.

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21 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

RISORSE DIDATTICHE E LABORATORI All’interno dell’I.C. si trovano i seguenti laboratori e sussidi didattici: LABORATORIO DI INFORMATICA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

• n° 10 Personal Computer collegati in rete • n° 1 stampante laser • n° 1 stampante inkjet • n° 2 scanner • n° 1 fotocamera digitale • n° 1 webcam • n° 1 modem • n° 1 telecamera digitale • n° 1 videoregistratore • Personal computer per alunni diversamente abili con software specifici e stampan-

te. LABORATORIO MUSICALE LIM:

• 6 LIM scuola secondaria di 1° • 2 LIM scuola primaria

LABORATORIO SCIENTIFICO LABORATORIO DI EDUCAZIONE ARTISTICA N° 5 SALE AUDIOVISIVE N° 2 BIBLIOTECHE LOCALI MENSA, ALL’OCCORRENZA TRASFORMABILI IN: SALA TEATRO, SALA RIUNIONI N° 3 PALESTRE COPERTE CAMPETTO ESTERNO MULTIUSO SALA MEDICA LABORATORIO DI INFORMATICA DELLA SCUOLA PRIMARIA DI MARSICO C.

• n° 4 Personal Computer • n° 6 notebook • n° 2 stampanti inkjet

LABORATORIO D’INFORMATICA DELLA SCUOLA PRIMARIA DI GALAINO • n° 7 PC • n° 2 notebook • n° 1 stampanti inkjet.

LABORATORIO D’INFORMATICA DELLA SCUOLA PRIMARIA DI PERGOLA • n° 5 PC • n° 2 notebook • n° 2 stampanti inkjet.

LABORATORIO D’INFORMATICA DELLA SCUOLA D’INFANZIA DI MARSICO C. • n° 1 PC

• nessuna stampante. LABORATORIO D’INFORMATICA DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA DI GALAINO

• n° 1 PC • n° 1 stampante inkjet.

LABORATORIO D’INFORMATICA DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA DI PERGOLA • n° 2 PC

• n° 1 stampante inkjet.

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22 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE DEL TEMPO SCUOLA

SCUOLA DELL’INFANZIA

PLESSI DI MARSICO CAPOLUOGO, GALAINO E PERGOLA L’orario annuale delle attività educative e didattiche nella scuola dell’Infanzia, te-nuto conto delle richieste delle famiglie, è così ripartito :

• 40 ore settimanali per gli alunni, suddivise su 5 giorni dal lunedì al venerdì con la somministrazione della mensa.

• Inserimento e frequenza graduale degli alunni anticipatari, dalle ore 9,00 alle ore 16,00 se il bambino non da problemi altrimenti dalle 9,00 alle 14,00. Al compimento dei tre anni, i bambini potranno frequentare regolarmente per l’intera giornata.

• 25 ore settimanali per i docenti, su 5 giorni dal lunedì al venerdì, suddivise in turni antimeridiani e pomeridiani alternati ed equamente distribuiti.

Mantenendo il rispetto di questi numeri, i tre plessi: GALAINO, MARSICONUOVO E PERGOLA, hanno facoltà di gestire gli orari e le attività in modo da rispondere alle esigenze didattiche e organizzative nonché alle necessità poste dall’ambiente di provenienza e dalle famiglie dei frequentanti. Per conseguire gli obiettivi formativi, i docenti curano la personalizzazione delle attività educative, attraverso la relazione con le famiglie in continuità con il prima-rio contesto affettivo e di vita delle bambine e dei bambini.

SCUOLA PRIMARIA

PLESSO DI MARSICO NUOVO CAPOLUOGO

TEMPO PIENO CONSOLIDATO N° 6 classi normali con n° 13 insegnanti (12 + 1 sostegno) + n° 1 ins. di Religione

• 40 ore settimanali per gli alunni, suddivise su 5 giorni dal lunedì al venerdì, con 5 rientri pomeridiani e la somministrazione della mensa.

• 22 ore settimanali per i docenti, suddivise in turni antimeridiani e pomeri-diani alternati su 2 settimane ed equamente distribuiti, 2 ore di program-mazione settimanale.

LE ORE DI CONTEMPORANEITÀ dei docenti curriculari saranno così utilizzate:

• sostituzione dei colleghi assenti; • le ore antimeridiane per interventi didattici di APPROFONDIMENTO,

RINFORZO E CONSOLIDAMENTO;

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23 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

• attività integrative e/o sostitutive per gli alunni non si avvalgono dell’IRC. • le ore pomeridiane per l’attivazione dei laboratori: - ARTISTICO E MANIPOLATIVO; - TEATRALE E DI DRAMMATIZZAZIONE ; - INFORMATICO E GEOGRAFICO-SCIENTIFICO.

Saranno formati gruppi e intergruppi differenziati per interesse e/o livello e, specialmente per le attività nel laboratorio informatico, saranno scisse le classi più numerose al fine di dare a tutti la possibilità di esercitarsi con i computer.

SCUOLA PRIMARIA MARSICO NUOVO ORGANIZZAZIONE ORARIA DELLE CLASSI

Discipline Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V

ITALIANO 8 7 7 7 7

STORIA 2 2 2 2 2

CEOGRAFIA 2 2 2 2 2

MATEMATICA 6 6 6 6 6

SCIENZE 2 2 2 2 2

LINGUA INGLESE

1 2 3 3 3

TECNOLOGIA * 2 2 1 o 2 1 o 2 1 o 2

ARTE E IMMAGINE *

2 2 1 o 2 1 o 2 1 o 2

MUSICA * 2 1 1 o 2 1 o 2 1 o 2

EDUCAZIONE FISICA *

2 2 1 o 2 1 o 2 1 o 2

RELIGIONE CATTOLICA

2 2 2 2 2

MENSA E DOPO MENSA

10 10 10 10 10

Totale ore set-timanali

40 40 40 40 40

*La quantità numerica delle ore varia, da una a due, in base alle esigenze didattiche ed organizzative delle singole classi. La ripartizione dell’orario settimanale, indicata nella tabella, non va comunque in-tesa in modo rigido, in quanto, esigenze ambientali ed organizzative possono richiedere adeguamenti o correzioni.

Page 24: Pof 2014-2015 Istituto Comprensivo "Benedetto Croce" Marsico Nuovo

24 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

PLESSO DI GALAINO

TEMPO MODULARE: 3 CLASSI (1-4°-5°) + 1 PLURICLASSE (3°) Con n° 4 insegnanti curriculari sul modulo di n° 4 classi +n° 1 Part-time + n° 2 ins. di Religione -27 ore settimanali per gli alunni, suddivise su 5 giorni, con 2 rientri pomeridiani, di cui 25 curricolari e 2 ore per la somministrazione della mensa.

• 22 ore settimanali per i docenti, suddivise in turni antimeridiani e pomeridiani al-ternati ed equamente distribuiti, 2 ore di programmazione settimanale.

PLESSO DI PERGOLA

TEMPO MODULARE N° 1 MODULO Con n° 2 insegnanti curriculari + n° 1 ins. Part time 12h + n° 1 ins. Part time 5h + n° 1 ins. di Religione Complessivamente: n° 2 pluriclassi: (1°-2°) – (3°-4°-5°).

• 27 ore settimanali per gli alunni, suddivise su 5 giorni con 2 rientri pomeridiani, di cui 25 curricolari e 2 ore per la somministrazione della mensa.

• 22 ore settimanali per i docenti, suddivise in turni antimeridiani e pomeridiani al-ternati ed equamente distribuiti, 2 ore di programmazione settimanale.

I docenti dei tre plessi di scuola Primaria hanno facoltà di gestire gli orari e le attività in modo da rispondere alle esigenze didattiche e organizzative nonché alle necessità poste dall’ambiente di provenienza e dalle famiglie dei frequentanti. Là dove sono presenti alunni che professano una diversa religione e non si avvalgono dell’IRC, questi ultimi, saranno inseriti in gruppi di alunni eterogenei di approfondimen-to e potenziamento e recupero programmate nella gestione delle contemporaneità. I-noltre, nell’organizzazione dell’orario settimanale, i criteri della programmazione delle atti-vità educative devono tener conto anche della presenza di alunni diversamente abili per mi-gliorare la loro integrazione.

Page 25: Pof 2014-2015 Istituto Comprensivo "Benedetto Croce" Marsico Nuovo

25 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

LE DISCIPLINE DELLA SCUOLA PRIMARIA DI GALAINO RIPARTIZIONE ORARIA SETTIMANALE

DISCIPLINE ORE SETTIMANALI

Religione Cattolica 2 Italiano 7 Inglese 1°(h2), 2°-3°(2h), 4°-5°(3h)

Storia e Cittadinanza e Costituzione 2 Geografia 2

Matematica 5 Scienze 2

Tecnologia 1°, 2°-3°, 4°, 5° (h1) Musica 1

Arte e Immagine 1 Scienze motorie e sportive 1

Mensa 2

LE DISCIPLINE DELLA SCUOLA PRIMARIA DI PERGOLA RIPARTIZIONE ORARIA SETTIMANALE

DISCIPLINE ORE SETTIMANALI

Religione Cattolica 2 Italiano 8 Inglese 1°- 2°(2h), 3°- 4° - 5°(1h)

Storia e Cittadinanza e Costituzione 2 Geografia 2

Matematica 6 Scienze 2

Tecnologia 2 Musica 1

Arte e Immagine 1 Scienze motorie e sportive 1°- 2°(2h), 3°- 4° - 5°(1h)

Mensa 2

LE DISCIPLINE DELLA SCUOLA SECONDARIA 1° E RIPARTIZIONE ORARIO SETTIMANALE

DISCIPLINE ORE SETTIMANALI

Religione Cattolica 1 Italiano 7 Inglese 3

Page 26: Pof 2014-2015 Istituto Comprensivo "Benedetto Croce" Marsico Nuovo

26 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

Francese (2° lingua comunitaria) 2 Storia – Cittadinanza e cost, 3

Geografia 2 Matematica 6

Scienze 2 Tecnologia 2

Musica 2 Arte e Immagine 2

Scienze motorie e sportive 2 Mensa 2

Totale ore 36 L’orario annuale delle attività educative e didattiche nella scuola Secondaria di primo grado è così ripartita:

• 36 ore settimanali per gli alunni, suddivise in 5 giorni, con 2 rientri pomeridiani Martedì, giovedì) con la somministrazione della mensa.

• 18 ore settimanali per i docenti, • Le ore antimeridiane hanno la durata di 55 minuti, la mensa e le ore pomeridiane

hanno la durata di 60 minuti.

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA L’articolo 9 dello stesso Regolamento permette alle Istituzioni Scolastiche, singo-larmente, collegate in rete o consorziate, di realizzare ampliamenti dell’offerta formativa che tengano conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed eco-nomico delle realtà locali. I Curricoli, cioè, possono essere arricchiti con discipline e attività facoltative per la realizzazione di percorsi integrati. Le Istituzioni Scolastiche possono promuovere e aderire a convenzioni o accordi, per la realizzazione di specifici progetti, stipulati a livello nazionale, regionale o lo-cale. Nell’ambito delle attività in favore degli adulti, possono essere promosse specifi-che iniziative di informazione e formazione destinate ai genitori degli alunni.

PROGETTI DI ISTITUTO

I docenti dell’Istituto Comprensivo di Marsico Nuovo, elaborano progetti destinati ai bambini della scuola dell’Infanzia, della Primaria e della Secondaria di primo gra-do che prevedono interventi sul piano didattico e della relazione tra coetanei e tra alunni e adulti, in questo caso, gli insegnanti.

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27 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

CRITERI PER L’INDIVIDUAZIONE DEI PROGETTI 1. Rispondenza con le linee guida del P.O.F. 2. Coinvolgimento di un significativo numero di alunni all’interno del plesso di ap-

partenenza. 3. Numero limitato di progetti. 4. Un plesso che non produca un proprio progetto potrà aderire a quello di un al-

tro di cui condivida le finalità educative e didattiche. 5. I progetti devono seguire l’iter procedurale ed essere corredati da una det-

tagliata scheda finanziaria comprendente la quantità e la qualità del materiale occorrente.

6. Non verranno accettati ed avviati altri progetti nel corso dell’anno scolastico ad accezione di particolari proposte di rilevante valenza educativa.

7. Possono essere presi in considerazione i progetti pervenuti da Enti o Associa-zioni esterne alla scuola solo se non comportano oneri aggiuntivi, come da deli-bera del C.d.D.

SINTESI PROGETTI

Nr. DENOMINAZIONE DESTINATARI REFERENTE 1. “CIAO SCUOLA” Tutti gli alunni della

Scuola dell’Infanzia e Primaria di Galaino

Savino Sevelina

2. “FACCIAMO MUSICA”

Alunni della Scuola Primaria del plesso di

Pergola

Lucibello Fernanda

3. GIOCHI DELLA GIOVENTU’-PALLAVOLO-CALCIO-MINIVOLLEY – PARTECIPAZIONE A TORNEI INTERNI ED ESTERNI INDETTI DA FEDERAZIONI SPORTIVE O MIUR. ” CLASSI IN GIOCO”

Alunni di tutte le classi della Scuola Seconda-

ria di I grado

Catapano Rosa

4. GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI

Alunni di tutte le clas-si della Scuola Secon-

daria di I grado

Catapano Rosa

5. "ORIENTEERING:SPORT E NATURA" Alunni delle classi se-conde e terze della

Scuola Secondaria di I Grado

Catapano Rosa

6. “IL BOSCO DEI SENSI” (Laboratorio a cura dell’ Ufficio

Territoriale per la Biodiversità di Potenza Corpo Forestale dello Stato)

Alunni della Scuola dell’Infanzia e Prima-ria di Marsico Nuo-

vo,(ad eccezione della classe I ) Galaino e

Pergola

Page 28: Pof 2014-2015 Istituto Comprensivo "Benedetto Croce" Marsico Nuovo

28 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

7. “CICLO E RICICLO” (Laboratorio a cura dell’ Ufficio Territo-riale per la Biodiversità di Potenza Corpo Forestale dello Stato)

Alunni delle classi I A e I B della Scuola Se-condaria di I grado.

Alunni delle classi II-III-IV-V della Scuola Primaria di Marsico

Nuovo. 8. INCONTRI DI CONTINUITA’ E

ORIENTAMENTO MUSICALE Tutti gli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria

Borraccia Donato

9.

Manifestazione di fine anno

Alunni della classe quinta della scuola primaria di Marsico

Nuovo

Barbante Maria Luisa

10. CARTA E RICARTA

Alunni della scuola primaria di Marsico

cap.

Sassano Maria

11.

“SCRITTORI DI CLASSE” (Concorso indetto dalla Conad)

Alunni scuola primaria di Galaino e Marsico Nuovo (ad eccezione

della classe I)

12. “INSIEME CON TELETHON PER UN NATALE DI SOLIDARIETA’”

(Saggio musicale, canti etc.etc.)

Alunni Istituto Com-prensivo di Marsico

Nuovo

Borraccia Donato Debiase Vincenza

13. “CREA IL TUO PROGETTO” (Concorso indetto dalla SCOTCH 3M)

Alunni della classe IV B della Scuola Prima-

ria di Marsico-cap.

Sassano Maria

14. RI-VISITARE LA STORIA TRA MEDIOEVO E RINASCIMENTO

Alunni delle classi prime e seconde della Scuola Secondaria di I

grado

Arena Lida

15. Laboratorio storico:”Le maschere nel tea-tro romano” a cura dell’Associazione

Leukanoi

Alunni delle classi prime della Scuola Se-

condaria di I grado

16. “GLI CHEF DELLA NATURA” Progetto nazionale di educazione ambien-tale Ufficio Territoriale per la Biodiverstà di Potenza

Alunni delle classi II A e II B della Scuola Secondaria di I grado

Debiase Vincenza

17. “ARMONIZZIAMOCI” Rassegna musi-cale

Alunni di strumento della Scuola Seconda-

ria di I grado

Borraccia Donato

18. "CIBO:IL PIANETA DEI GOLOSONI" Alunni Scuola Infanzia Marsico Casale

Vaccaro Graziella

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29 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

CURRICOLO DI ISTITUTO PREMESSA

Dall’esame delle nuove Indicazioni nazionali per il Curricolo della scuola

dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione è emersa l’esigenza di definire un

“Curricolo d’Istituto” ancorato ad un “Profilo dello studente” e collocato in

uno scenario di Cittadinanza europea, realizzabile attraverso l’acquisizione

delle otto competenze chiave per l’apprendimento permanente. Tali compe-

tenze accompagnano il percorso formativo dell’alunno, dalla scuola

dell’infanzia fino alla scuola secondaria di 1° grado, e rappresentano lo sfon-

do educativo-didattico del Curricolo d’Istituto. Il seguente modello di Cur-

ricolo si basa sull’individuazione preventiva dei Traguardi dello sviluppo delle

competenze (definiti nelle Nuove Indicazioni Ministeriali) declinati per i

tre ordini di scuola, tali da essere misurabili, trasferibili e che garantiscano

la continuità del percorso formativo. A partire dal Curricolo d’Istituto, ver-

ranno stilate le Progettazioni di classe/plesso in cui saranno esplicitati gli

Obiettivi di apprendimento divisi in Abilità e Conoscenze.

CAMPI DI ESPERIENZE DISCIPLINE SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

IL SE E L’ALTRO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Il bambino:

- gioca in modo costruttivo e cre-

ativo con gli altri, sa argomentare,

confrontarsi, sostenere le proprie

ragioni con adulti e bambini;

- riconosce i più importanti segni

della sua cultura e del territorio,

le istituzioni, i servizi pubblici, il

funzionamento delle piccole co-

munità e della città.

L’alunno:

- sa prendersi cura di sé, degli altri e dell’ambiente;

- sviluppa atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condi-

zione per praticare la convivenza civile;

- scegli e agisce consapevolmente, elaborando idee e promuovendo azioni fi-

nalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita;

- conosce e rispetta i valori sanciti e tutelati nella Costituzione della Repubbli-

ca italiana, in particolare:

• i diritti inviolabili di ogni essere umano (art. 2);

• il riconoscimento della pari dignità sociale (art. 3);

• il dovere di contribuire concretamente alla qualità della vita della

società (art. 4);

• la libertà di religione (art. 8);

• le varie forme di libertà, in particolare il diritto alla parola (art. 13-

21);

• organizzazione della nostra società e delle nostre istituzioni politi-

Page 30: Pof 2014-2015 Istituto Comprensivo "Benedetto Croce" Marsico Nuovo

30 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

che (art. 35-54-55-96);

- partecipa consapevolmente alla vita della scuola intesa come comunità che

funziona sulla base di regole condivise e ne diventa luogo privilegiato di ap-

prendimento e di confronto libero e pluralistico.

I DISCORSI E LE PAROLE ITALIANO

Il bambino:

- usa la lingua italiana, arricchisce

e precisa il proprio lessico, com-

prende parole e discorsi, fa ipote-

si sui significati;

- utilizza il linguaggio verbale in

differenti situazioni comunicative

per esprimere e comunicare agli

altri emozioni, sentimenti ed ar-

gomentazioni;

- ascolta e comprende narrazioni,

racconta ed inventa storie, chiede

ed offre spiegazioni;

- scopre la presenza di lingue di-

verse, riconosce e sperimenta la

pluralità dei linguaggi, si misura

con la creatività e la fantasia;

- si avvicina alla lingua scritta, e-

splora e sperimenta le prime for-

me di comunicazione attraverso

la scrittura.

L’alunno:

- ascolta e comprende testi orali co-

gliendone il senso, le informazioni

principali e lo scopo;

- legge (sia a voce alta sia in lettura

silenziosa) e comprende testo di va-

rio tipo, utilizza strategie di lettura

adeguate agli scopi per individuare il

senso globale e le informazioni prin-

cipali;

- scrive testi corretti nell’ortografia,

chiari e coerenti, legati

all’esperienza e alle diverse occasio-

ni di scrittura che la scuola offre; rie-

labora testi parafrasandoli, comple-

tandoli e trasformandoli;

- comprende ed utilizza, oralmente e

per iscritto, i vocaboli fondamentali

e quelli di alto uso;

- coglie regolarità morfosintattiche e

caratteristiche del lessico, rifletten-

do sui testi propri e altrui;

- è consapevole che nella comunica-

zione sono usate varietà diverse di

lingua e lingue differenti;

- padroneggia e applica in situazioni

diverse le conoscenze fondamentali

relative all’organizzazione logico-

sintattica della frase semplice, alle

parti del discorso ed ai principali

connettivi;

- utilizza un registro adeguato alle

situazioni in scambi comunicativi con

compagni ed insegnanti, rispettando

Lo studente:

- interagisce in modo efficace in diver-

se situazioni comunicative, attraverso

situazioni comunicative, attraverso

modalità dialogiche sempre rispettose

delle idee degli altri;

- utilizza il dialogo per apprendere in-

formazioni ed elaborare opinioni su

problemi riguardanti vari ambiti cultu-

rali e sociali;

- ascolta e comprende testi di vario ti-

po riconoscendone la fonte, il tema, le

informazioni e lo scopo;

- espone oralmente all’insegnante ed

ai compagni argomenti di studio e di

ricerca, anche avvalendosi di supporti

specifici;

- usa manuali delle discipline o testi

divulgativi nelle attività di studio per-

sonali e collaborative, per ricercare,

raccogliere e rielaborare dati, infor-

mazioni e concetti;

- costruisce sulla base di quanto letto,

testi e presentazioni, utilizzando stru-

menti tradizionali ed informatici;

- legge testi letterari di vario tipo;

- scrive correttamente testi di tipo di-

verso adeguati a situazione, argomen-

to, scopo e destinatario;

- comprende ed usa in modo appro-

priato le parole del vocabolario di ba-

se;

- utilizza un lessico adeguato adottan-

do opportunamente i registri informali

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31 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

il turno e formulando messaggi chia-

ri e pertinenti.

e formali, in base alla situazione co-

municativa ed agli interlocutori;

- padroneggia ed applica le conoscen-

ze fondamentali relative alla morfolo-

gia, all’organizzazione logico-sintattica

della frase semplice e complessa, ai

connettivi testuali.

I DISCORSI E LE PAROLE LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA

Il bambino: - scopre la presenza di lingue di-verse dall’italiano.

INGLESE L’alunno: - comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari; - descrive, oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente; - interagisce nel gioco e comunica in modo comprensibile, in scambi di in-formazioni semplici e di routine; - svolge i compiti secondo le indica-zioni date in lingua inglese; - individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche ed usi della lingua inglese.

INGLESE Lo studente: - comprende, oralmente e per iscritto, i punti essenziali di testi in lingua stan-dard su argomenti familiari o di studio; - descrive oralmente situazioni, rac-conta avvenimenti ed esperienze per-sonali, espone argomenti di studio; - legge semplici testi, scrive semplici resoconti e compone brevi lettere e messaggi rivolti a coetanei e familiari; - individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizza-zione e li confronta con quelli veicolati dalle lingue straniere; - auto valuta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere. SECONDA LINGUA COMUNITARIA-FRANCESE Lo studente: - comprende brevi messaggi, orali e scritti, relativi ad ambiti familiari; - descrive, oralmente e per iscritto, in modo semplice aspetti del proprio vis-suto e del proprio ambiente; - leggi bravi e semplici testi, con tecni-che adeguate allo scopo; - chiede spiegazioni e stabilisce rela-zioni linguistico-comunicative e cultu-rali propri della lingua di studio.

IL SE’ E L’ALTRO

LA CONOSCENZA DEL MONDO

STORIA

Il bambino: - è consapevole di avere una storia personale e familiare; - conosce le tradizioni della fami-glia, della comunità e le mette a confronto con altre; - si orienta nelle prime generaliz-zazioni di passato, presente, futu-

L’alunno: - riconosce gli elementi significativi del passato del suo ambiente di vita; - esplora gradualmente le tracce sto-riche presenti nel territorio e ne comprende l’importanza del patri-monio artistico e culturale; - organizza informazioni, conoscenze

Lo studente: - conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente; - comprende testi storici e li sa rielabo-rare con un personale metodo di stu-dio; - produce informazioni storiche utiliz-zando diverse fonti e le sa organizzare

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32 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

ro; - riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo; - sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.

e periodi, utilizzando la linea del tempo; - individua successioni, contempora-neità, durate, periodizzazioni degli eventi storici; - individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali; - comprende testi storici proposti in-dividuandone le caratteristiche; - riferisce i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici; - comprende aspetti fondamentali del passato, dal paleolitico alla fine dell’Impero Romano d’Occidente; - usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.

in testi; - espone oralmente le conoscenze sto-riche acquisite, operando collegamenti ed argomentando le proprie riflessioni; - usa le conoscenze e le abilità per o-rientarsi nella complessità del presen-te; - comprende opinioni e culture diverse; - conosce aspetti e processi fondamen-tali della storia medievale, moderna e contemporanea operando collegamenti con il mondo antico; - conosce aspetti del patrimonio cultu-rale, italiano e dell’umanità, e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati; - si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici.

LA CONOSCENZA DEL MONDO GEOGRAFIA

Il bambino: - individua nello spazio le posi-zioni di oggetti e persone utiliz-zando termini topologici; - segue correttamente un percorso su indicazioni verbali.

L’alunno: - utilizza riferimenti topologici e punti cardinali per orientarsi nello spazio circostante e sulle carte geo-grafiche; - utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geo-grafiche; -realizza piante e carte tematiche; - progetta percorsi ed itinerari di vi-aggio; - ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti; - riconosce e denomina i principali elementi fisici; -individua le principali caratteristiche dei vari paesaggi presenti sul territo-rio italiano e li confronta con quelle di altri territori; -coglie le trasformazioni operate dall’uomo nel paesaggio naturale; - riconosce lo spazio geografico co-me sistema territoriale costituito da elementi fisici ed antropici legati da rapporti di connessione e/o di inter-dipendenza.

Lo studente: - si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; - comunica informazioni spaziali uti-lizzando strumenti geografici tradizio-nali e innovativi; - individua nei paesaggi italiani, euro-pei e mondiali, gli elementi fisici signi-ficativi; - riconosce le peculiarità storiche, arti-stiche ed architettoniche come patri-monio naturale da tutelare e valorizza-re; - osserva, legge e analizza sistemi ter-ritoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo; - individua gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali.

LA CONOSCENZA DEL MONDO MATEMATICA

Il bambino: - raggruppa e ordina oggetti e mate-

riali secondo criteri diversi;

- confronta e valuta quantità;

L’alunno:

- esegue con sicurezza calcoli, scritti e

mentali, con i numeri naturali;

- esegue con sicurezza calcoli scritti con

Lo studente: - esegue con sicurezza calcoli anche con i

numeri razionali, padroneggiando le di-

verse rappresentazioni;

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33 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

- utilizza simboli per registrare quan-

tità;

- ha familiarità con le strategie del

contare;

- ha familiarità con le strategie

dell’operare con i numeri;

- esegue misurazioni utilizzando

semplici strumenti;

- individua nello spazio le posi-zioni di oggetti e persone utiliz-zando termini topologici; - segue correttamente un percorso su indicazioni verbali.

i numeri decimali;

- sa valutare l’opportunità di ricorrere

ad una calcolatrice;

- riconosce ed utilizza rappresentazioni

diverse di oggetti matematici (frazioni,

percentuali, scale di riduzione,..)

- riconosce e rappresenta forme del pi-

ano e dello spazio presenti nella realtà;

- descrive, denomina e classifica figure

in base a caratteristiche geometriche;

- utilizza strumenti per il disegno geo-

metrico;

- utilizza i più comuni strumenti di misu-

ra;

- ricerca dati e costruisce rappresenta-

zioni;

- ricava informazioni da dati rappresen-

tati in tabelle o grafici;

- riconosce e quantifica, in casi semplici,

situazioni di incertezza;

- legge e comprende testi che coinvol-

gono aspetti logici e matematici;

- risolve semplici problemi in tutti gli

ambiti di contenuto;

- descrive il procedimento risolutivo di

un problema;

- costruisce ragionamenti formulando

ipotesi, sostenendo le proprie idee e

confrontandosi con gli altri;

- sviluppa un atteggiamento positivo ri-

spetto alla matematica;

- intuisce che gli strumenti matema-tici che ha imparato ad utilizzare so-no utili per operare nella realtà.

- utilizza opportunamente i vari strumenti

di calcolo (calcolatrice, foglio di calcolo, .)

- utilizza i diversi oggetti matematici (fra-

zioni,scale graduate, rapporti fra grandez-

ze , percentuali, funzioni …) anche in con-

testi significativi per le scienze e per la

tecnica;

- riconosce, descrive e riproduce figure

complesse del piano e dello spazio, pre-

senti anche nella realtà, utilizzando, in

modo appropriato e accurato, opportuni

strumenti;

- risolve problemi utilizzando le proprietà

geometriche delle figure più comuni e dà

stime di oggetti della vita quotidiana;

- usa il piano cartesiano per rappresenta-

re e interpretare relazioni, tabelle e grafi-

ci;

- individua, in semplici situazioni aleato-

rie, gli eventi elementari, assegnando a

essi una probabilità;

- costruisce ragionamenti formulando ipo-

tesi, sostenendo le proprie idee e con-

frontandosi con gli altri;

- ha sviluppato un atteggiamento positivo

rispetto alla matematica;

- ha capito che gli strumenti matemati-ci che ha imparato ad utilizzare sono utili per operare nella realtà.

IL CORPO E IL MODIMENTO SCIENZE

Il bambino: - riconosce il proprio corpo e le sue diverse parti; - riconosce i segnali e i ritmi del pro-prio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo; - osserva con attenzione gli or-ganismi viventi e i loro ambien-ti, i fenomeni naturali, accor-gendosi dei loro cambiamenti; - adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimenta-zione.

L’alunno:

- sviluppa atteggiamenti di curiosità e

modi di guardare il mondo;

- ricerca da varie fonti informazioni e spiegazioni riguardanti i problemi che lo interessano; - esplora i fenomeni con un approccio

scientifico (metodo sperimentale);

- espone in forma chiara ciò che ha spe-

rimentato, utilizzando un linguaggio ap-

propriato;

- individua aspetti quantitativi e qua-litativi nei fenomeni, produce rappre-sentazioni grafiche e schemi, elabora

Lo studente:

- osserva, modellizza e sperimenta, anche

sul campo, lo svolgersi dei più comuni fe-

nomeni;

- individua aspetti quantitativi e qualitativi

nei fenomeni, producendo rappresenta-

zioni grafiche e schemi;

- utilizza le conoscenze acquisite per risol-

vere i problemi;

- conosce la struttura della Terra, dei suoi

biomi e delle interrelazioni con l'uomo;

- riconosce le somiglianze e le differenze

nel funzionamento delle diverse specie di

viventi;

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34 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

semplici modelli; - riconosce le principali caratteristiche e

i modi di vivere di organismi animali e

vegetali;

- ha consapevolezza della struttura e

dello sviluppo del proprio corpo, nei

suoi diversi organi ed apparati, ne rico-

nosce e descrive il funzionamento;

- ha cura della sua salute;

- ha cura dell’ambiente scolastico;

- rispetta e apprezza il valore

dell’ambiente sociale e naturale.

- acquisisce corrette informazioni sullo

sviluppo, la cura e il controllo della pro-

pria salute;

- adotta modi di vita ecologicamente cor-

retti e responsabili;

- collega lo sviluppo delle scienze allo svi-

luppo della storia dell'uomo.

IMMAGINI, SUONI E COLORI MUSICA

Il bambino: - segue, con curiosità e piacere, spettacoli di vario tipo; - sviluppa interesse per l’ascolto della musica; - scopre il paesaggio sonoro attra-verso attività di percezione e pro-duzione musicale, utilizzando vo-ce, corpo e oggetti; - produce semplici sequenze sono-ro-musicali sperimentando e com-binando elementi musicali di ba-se; - esplora i primi alfabeti musicali.

L’alunno:

- esplora, discrimina ed elabora eventi

sonori dal punto di vista qualitativo,

spaziale ed in riferimento alla loro fon-

te;

- impara ad ascoltare se stesso e gli altri

esplorando diverse possibilità espressi-

ve della voce, di oggetti sonori e stru-

menti musicali;

- applica schemi elementari per esegui-

re con la voce, il corpo e gli strumenti,

combinazioni timbriche, ritmiche e me-

lodiche;

- esegue da solo ed in gruppo semplici

brani vocali o strumentali appartenenti

a generi e culture differenti;

- riconosce gli elementi costitutivi di un

semplice brano musicale, utilizzandoli

nella pratica;

- ascolta, interpreta e descrive brani

musicali di vario genere.

Lo studente:

- esegue ed interpreta brani strumentali e

vocali appartenenti a generi e culture dif-

ferenti;

- usa diversi sistemi di notazione funzio-

nali alla lettura ed alla produzione di brani

musicali;

- comprende e valuta eventi, materiali,

opere musicali, riconoscendone i signifi-

cati, anche in relazione alla propria espe-

rienza musicale e ai diversi contesti stori-

co-culturali.

IMMAGINI, SUONI E MUSICA ARTE E IMMAGINE

Il bambino: - inventa storie e sa esprimerle at-traverso il disegno, la pittura ed altre attività manipolative; - utilizza materiali e strumenti, va-rie tecniche espressive e creative.

L’alunno:

- utilizza le conoscenze e le abilità rela-

tive al linguaggio visivo per produrre va-

rie tipologie di testi visivi;

- rielabora in modo creativo le immagini

con molteplici tecniche, materiali e

strumenti;

- osserva, descrive e legge immagini e

messaggi multimediali;

- individua i principali aspetti formali

dell’opera d’arte;

- conosce i principali beni artistico-

culturali presenti nel nostro territorio e

manifesta sensibilità e rispetto per la

loro salvaguardia.

Lo studente: - realizza elaborati personali e creativi applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti; - padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e com-prende i significati di immagini stati-che e in movimento, di filmati audiovi-sivi e di prodotti multimediali; - legge le opere più significative pro-dotte nell’arte antica, medievale, mo-derna e contemporanea, collocandole nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali;

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35 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

- riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e am-bientale del proprio territorio ed è sen-sibile ai problemi della sua tutela e conservazione; - riconosce il valore culturale di im-magini di opere e di oggetti artigianali prodotti i paesi diversi dal proprio; - utilizza un linguaggio appropriato per analizzare e descrivere beni cultuali, immagini statiche e multimediali.

IL CORPO E IL MOVIMENTO EDUCAZIONE FISICA

Il bambino: - vive la propria corporeità e ne percepisce il potenziale comunica-tivo; - matura condotte che gli consen-tono una buona autonomia nelle gestione della giornata a scuola; - riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e lo rappresenta fer-mo ed in movimento; - riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze ses-suali e di sviluppo; - adotta pratiche di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione; - sperimenta schemi posturali e motori, li applica a giochi indivi-duali e di gruppo, ed è in grado di adattarli alle varie situazioni am-bientali; - controlla l’esecuzione dei gesti, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza e nella comunicazione e-spressiva.

L’alunno:

- acquisisce consapevolezza di sé at-traverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali; - comunica i propri stati d’animo uti-lizzando il linguaggio corporeo e motorio; - sperimenta diverse esperienze che gli permettono di maturare compe-tenze di gioco-sport; - sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più com-plessa, diverse gestualità tecniche; - rispetta i criteri di base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movi-mento sia nell’uso degli attrezzi, e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extra-scolastico; - riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico; - comprende, attraverso il gioco e lo sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle.

Lo studente: - è consapevole delle proprie compe-tenze motorie, sia nei punti di forza sia nei limiti; - utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazioni diverse; - utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri; - mette in pratica i valori sportivi (fair play) come modalità di relazione quo-tidiana e di rispetto delle regole; - riconosce ed applica comportamenti di promozione dello “star bene” per acquisire uno stile di vita sano; - rispetta i criteri di base di sicurezza, per sé e per gli altri; - riesce ad integrarsi in un gruppo, ad assumere responsabilità e ad impe-gnarsi per il bene comune.

LA CONOSCENZA DEL MONDO

I DISCORSI E LE PAROLE

TECNOLOGIA

Il bambino: - si interessa a macchine e stru-menti tecnologici; - scopre usi e funzioni di macchi-ne e strumenti tecnologici; - sperimenta prime forme di co-

L’alunno:

- riconosce ed identifica, nell’ambiente che lo circonda, ele-menti e fenomeni antropici; - conosce alcuni processi di trasfor-mazione di risorse e di consumo di

Lo studente: - riconosce nell’ambiente che lo cir-conda i principali sistemi tecnologici e le relazioni che intercorrono con gli esseri viventi e gli altri elementi natu-rali;

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36 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

municazione attraverso al scrittura e l’utilizzo delle tecnologie digita-li e dei nuovi media.

energia, ed il conseguente impatto con l’ambiente; - conosce ed utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano; - descrive la funzione principale, la struttura ed il funzionamento di sem-plici oggetti e strumenti; - ricava informazioni utili attraverso la lettura di etichette, volantini o altra documentazione tecnica-commerciale; - conosce i diversi mezzi di comuni-cazione e li usa adeguatamente; - riconosce le elementari caratteristi-che e funzioni della tecnologia attua-le; - produce semplici modelli o rappresen-

tazioni grafiche del proprio lavoro, uti-

lizzando elementi del disegno tecnico o

strumenti multimediali.

- conosce i principali processi di tra-sformazione di risorse o produzione di beni; - riconosce le diverse forme di energia coinvolte nella produzione di beni; - riconosce le conseguenze (opportuni-tà e rischi) di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico; - conosce ed utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune; - classifica e descrive il funzionamento di oggetti, strumenti e macchine in re-lazione alla forma, alla struttura ed ai materiali; - utilizza adeguate risorse materiali, in-formative ed organizzative per la pro-gettazione e realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale; - ricava informazioni sui beni e sui servizi disponibili sul mercato, in mo-do da esprimere valutazioni rispetto a criteri diversi; - conosce le proprietà e le caratteristi-che dei diversi mezzi di comunicazio-ne ed è in grado di farne un uso re-sponsabile; - utilizza comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire in ma-niera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaboran-do e cooperando con i compagni; - progetta e realizza informazioni gra-fiche o infografiche, relative alla strut-tura ed al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando e-lementi del disegno tecnico o altri lin-guaggi multimediali o di programma-zione.

TUTTI I CAMPI DI ESPERIENZA RELIGIONE

Il bambino: - scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome; - sviluppa un positivo senso di sé e sperimenta relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a dif-ferenti tradizioni culturali e reli-

L’alunno:

- riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; - riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone mo-tivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale;

Lo studente: - si interroga sul trascendente e si pone domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale; - interagisce con persone di religione differente, sviluppando una identità capace di accoglienza, confronto e dia-logo; - individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della

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37 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

giose; - riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria ed altrui, per cominciare a manifesta-re anche in questo modo la pro-pria interiorità, l’immaginazione e le emozioni; - riconosce alcuni linguaggi sim-bolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cri-stiani, per poter esprimere con creatività il proprio vissuto reli-gioso; - impara alcuni termini del lin-guaggio cristiano ascoltando sem-plici racconti biblici e ne sa rac-contare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi; - osserva con meraviglia ed esplo-ra con curiosità il mondo, ricono-sciuto dai cristiani e da tanti uo-mini religiosi come dono di Dio, per sviluppare sentimenti di re-sponsabilità nei confronti della re-altà, abitandola con fiducia e spe-ranza.

- riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e docu-mento fondamentale della nostra cul-tura; - distingue la Bibbia da altre tipolo-gie di testi appartenenti a varie reli-gioni; - identifica le caratteristiche essen-ziali di un brano biblico; - analizza le pagine della Bibbia, a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza; - si confronta con l’esperienza reli-giosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesi-mo; - identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano a mettere in pratica il suo insegnamento; - coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi han-no nella vita dei cristiani.

storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, delle ori-gini del cristianesimo; - ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile, pas-sata e recente, elaborando criteri per avviarne una interpretazione consape-vole; - riconosce i linguaggi espressivi della fede, ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale; - coglie le implicazioni etiche della fe-de cristiana e le rende oggetto di rifles-sione in vista di scelte di vita proget-tuali e responsabili; - si confronta con la complessità dell’esistenza ed impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazio-narsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri e con il mondo che lo circonda.

MODALITÀ PER LA REALIZZAZIONE DEI PERCORSI

CURRICOLARI

Per la realizzazione dei percorsi curricolari all’interno delle proprie classi, i docenti inten-dono riunirsi in gruppo per ordine di scuola e per classi parallele là dove è possibile, prima dell’apertura effettiva della scuola nei primi giorni di settembre, per avere l’occasione di ricercare insieme le modalità più vantaggiose per:

• Elaborare prove d’ingresso • Ricercare gli obiettivi minimi • Individuare strumenti di verifica e valutazione. • Programmare attività di recupero, consolidamento e potenziamento, attivando i la-

boratori • Ricercare percorsi disciplinari, interdisciplinari, trasversali alle discipline

Le programmazioni curricolari che i docenti intendono predisporre saranno caratterizzate anche dall’attivazione di:

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38 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

• vari laboratori che consentiranno agli alunni di apprendere attraverso attività che meglio rispondono alle loro esperienze, che sappiano sollecitare il piacere dell’apprendimento, che concorrano alla costruzione di percorsi formativi individua-lizzati e personalizzati, ovvero ritagliati sulle esigenze e gli interessi di ciascun a-lunno e stimolino le “intelligenze multiple”;

• gruppi di alunni formati per livello e per interesse; • classi aperte in modo da superare la rigidità organizzativa e favorire le relazioni in-

terpersonali fra alunni e docenti; • progetti didattici trasversali alle discipline; • insegnamenti integrati ai curricoli disciplinari; • iniziative di raccordo tra scuola ed extrascuola.

Sarà particolarmente ricercata e curata la continuità e ogni possibile collegamento tra i di versi ordini di scuola dell’Istituto attraverso:

1. la partecipazione congiunta ad attività progettuali di interesse comune; 2. l’utilizzo di spazi, infrastrutture e strumenti che risultino presenti solo in determi-

nati ordini di scuole o plessi; 3. l’interscambio di risorse professionali.

Corso ad Indirizzo Musicale

Già da qualche anno il Ministero della Pubblica Istruzione ha accordato alla Scuola Secondaria di I grado "B. Croce" l’istituzione di un corso curriculare ad Indirizzo Musicale, all’interno di un più ampio progetto nazionale volto a diffondere la cultura e la pratica musicale tra gli studenti (D.M. n .201 del 6/8/99). FINALITA'

• L’insegnamento strumentale promuove la formazione globale dell’individuo offrendo, attraverso un’esperienza musicale resa più completa dallo studio dello strumento, occasioni di maturazione logi-ca, espressiva e comunicativa. Inoltre offre all’alunno ulteriori occa-sioni di sviluppare le abilità senso-motorie, le dimensioni pratico-operativa, estetico-emotiva, creativa e permette di orientare le pro-prie potenzialità verso una maggiore coscienza di sé e del modo di rapportarsi al sociale.

• Ricerca di un corretto assetto psicofisico: postura, percezione cor-porea, rilassamento, coordinazione.

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39 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

• Condurre verso l’acquisizione di capacità cognitive in ordine alle cate-gorie musicali fondamentali (melodia, armonia, ritmo, timbro, dinami-ca, agogica) e alla loro traduzione operativa.

• Acquisizione di un metodo di studio costruttivo, basato sullo sviluppo di processi meta cognitivi e sulla continuità dell’esercitazione perso-nale.

• Sviluppare, attraverso la musica d’insieme, le dinamiche relazionali, la capacità di inserirsi in un gruppo e collaborare fattivamente per il conseguimento di un obiettivo comune.

• Promozione della dimensione ludico-musicale attraverso la musica d’insieme e la conseguente integrazione di gruppo.

• Il Corso ad Indirizzo Musicale non ha in sé una finalità professiona-lizzante, si inserisce nel più ampio quadro delle finalità della scuola media e del progetto complessivo di formazione della persona, tutta-via non esclude la valorizzazione delle eccellenze e i docenti si impe-gnano, per chi ne facesse richiesta, a preparare gli alunni agli esami di ammissione a Licei Musicali e Conservatori di Musica.

FORMAZIONE DELLE CLASSI Il corso è formato da alunni che, entro i termini previsti per l’iscrizione alla classe 1ª, abbiano manifestato la volontà di frequentare l’Indirizzo Musicale e che abbiano superato l’apposita prova orientativo-attitudinale, funzionale al raggiungimento delle finalità del Corso stesso, dinanzi ad una commissione composta dai docenti di strumento. A tal fine, sarà caldeggiata la parteci-pazione al saggio-concerto di Natale come prima occasione per far conosce-re gli strumenti e l’orchestra, e saranno poi organizzati nel mese di gennaio degli incontri a carattere orientativo-attitudinale sia con i genitori che con gli alunni delle classi V° . Dato il numero limitato di ore a disposizione dei docenti per ogni classe non è possibile assegnare più di sette alunni ad ogni strumento. Potranno for-marsi anche gruppi di consistenza inferiore, sebbene mai inferiori a tre a-lunni. PROVA ORIENTATIVO-ATTITUDINALE La prova attitudinale ha un carattere più orientativo che selettivo, al fine di offrire al maggior numero possibile di allievi l’opportunità di uno studio più consapevole e approfondito delle discipline musicali. All’atto della domanda d’iscrizione i candidati dovranno esprimere l’ordine di preferenza dei quattro strumenti. Non saranno accettate domande incom-plete ovvero con la preferenza espressa per una sola disciplina.

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40 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

La commissione preposta alla prova attitudinale tiene conto delle preferen-ze espresse dai candidati in merito alla scelta dello strumento. Tuttavia si riserva la facoltà di indirizzare alcuni alunni allo studio di uno strumento di-verso da quello preferito, sulla base delle valutazioni fatte in sede d’esame. Ciò si rende indispensabile per garantire la continuità nel tempo dell’offerta formativa in ambito musicale e la distribuzione omogenea degli alunni in quattro diversi gruppi strumentali, in funzione della musica d’insieme intesa come attività didattica caratterizzante del Corso. OBBLIGO DI FREQUENZA I genitori degli alunni, all’atto dell’iscrizione all’Indirizzo Musicale si impe-gnano a far frequentare i figli per l’intero ciclo dei tre anni di Scuola Media. Solo in casi eccezionali eventuali esoneri sono possibili solo per la lezione pratica di strumento e non per le lezioni teoriche e saranno giustificati solo per seri motivi di inabilità fisica, o comunque per valide motivazioni docu-mentate (C.M. 17/07/1987 n.216). ARTICOLAZIONE DEL CORSO L’iscrizione al corso di Strumento implica la frequenza, nei tre anni di scuo-la, di due rientri pomeridiani: uno per la lezione di strumento e l’altro per le prove di Musica di Insieme. L’insegnamento di Teoria e Solfeggio verrà in-tegrato nelle ore curricolari di strumento. ATTIVITÀ DEL CORSO Le attività curricolari del Corso prevedono:

• Saggi ed esibizioni degli alunni, sia individuali che in ensemble e/o in orchestra

• Lezioni concerto • Concerti dei docenti • Visite e viaggi d'istruzione (Conservatori, Licei Musicali, Teatri) • Partecipazione a Rassegne e Concorsi Musicali regionali e nazionali • Incontri con altre scuole ad Indirizzo Musicale • Attività culturali e ricreative curriculari ed extra-curriculari inserite

nei progetti didattici dell'Istituto

ESAME DI STATO In sede di Esame di Stato (licenza media) l’alunno, nell’ambito del colloquio pluridisciplinare, eseguirà un brano assegnato dal docente, adeguato al livel-lo tecnico raggiunto e conforme ai requisiti minimi previsti dalla program-mazione ministeriale. LE SPECIFICITÀ DEL CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE

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41 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

• vi si accede su richiesta delle famiglie e a seguito del superamento di una prova orientativo attitudinale - svolta al termine della scuola pri-maria;

• la prova valuta le attitudini musicali dell’alunno e lo orienta nella scel-ta dello strumento musicale, all’interno di una delle quattro Classi di Strumento attivate:

o CHITARRA (Prof. Michele PERRONE) o PERCUSSIONI (Prof. Raffaele DEL REGNO) o PIANOFORTE (Prof Michele NOTARANGELO) o VIOLINO (Prof. Donato BORRACCIA)

• l’inserimento dell’alunno nel corso ad Indirizzo Musicale non è modifi-cabile ed ha quindi validità per l’intero triennio;

• il Consiglio di Classe risulta pertanto integrato dai quattro docenti di Strumento, ognuno dei quali ha titolo ad esprimere la valutazione su-gli allievi da lui individualmente seguiti;

• rispetto alle attività e all’orario scolastico , l’Indirizzo Musicale se-gue le seguenti particolarità: o la disciplina "Musica" per gli alunni di strumento musicale può rag-

giungere un livello di approfondimento in termini di competenze, abilità, conoscenze, assai diverso rispetto agli alunni non frequen-tanti tali corsi.

o gli alunni di strumento musicale, oltre al normale orario effettuato dagli altri studenti, sono impegnati, solitamente per due giorni alla settimana nella realizzazione delle attività curriculari previste nel corso musicale, (lezioni individuali, lezioni collettive, musica d'in-sieme, lettura e teoria musicale, ascolto partecipativo, ecc.) e nel-lo studio quotidiano a casa dello strumento.

o le attività dell’Indirizzo Musicale (Teoria e Solfeggio, Strumento, Orchestra) ricevono specifica valutazione sulla scheda individuale; le prime due costituiscono anche materie d’esame per il consegui-mento dell' Esame di Stato Primo ciclo.

o Visite e viaggi di istruzione per gli alunni di un corso musicale si realizzano spesso attraverso la partecipazione a rassegne e con-corsi musicali.

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42 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

INTERVENTI EDUCATIVI E DIDATTICI PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Se il P.O.F. si configura come una sorta di “carta d’identità” di una scuola che ha al suo centro l’alunno, ciò è ancora più valido e urgente per gli alunni diversamente abili. La scuola avrà, quindi, come obiettivo prioritario lo sviluppo delle potenziali-tà degli alunni al fine di far raggiungere ad ognuno di loro il massimo livello di autonomia e di capacità relazionali. Nell’anno scolastico 2014-2015, nell’Istituto Comprensivo di Marsico Nuovo sono inseriti sei alunni diversamente abili: tre nella scuola dell’infanzia, uno della scuola primaria e due nella scuola secondaria di 1° grado. Per quanto riguarda gli alunni della scuola dell’infanzia due bambini sono se-guiti dell’insegnante di sostegno per 25 ore settimanali e uno per 12 ore, l’alunno frequentante la scuola primaria è seguito per l’intero orario, dei due alunni della scuola secondaria uno è seguito per 18 ore, mentre l’altro per sei ore. I Consigli d’intersezione, d’interclasse e di classe, partendo da una puntuale e scrupolosa disamina della diagnosi funzionale, elaborano il P.E.I. in accordo con gli insegnanti di sostegno e con la collaborazione delle famiglie. La scuola attiverà, inoltre, gli indispensabili contatti con l’equipe medico-psico-socio-pedagogica dell’A.S.L. al fine di monitorare il processo di inse-gnamento-apprendimento di intervenire per eventuali ridefinizioni degli in-terventi educativi e didattici. Periodicamente, si terranno gli incontri del Gruppo H (L. 140/92), composto dai docenti di sezione e di classe, dai docenti di sostegno, dal Dirigente sco-lastico, dai genitori degli alunni, dallo psicologo dell’A.S.L. ed eventualmente dalla Funzione strumentale riferita a tale area.

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43 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

PROGETTO DISLESSIA

Presentazione Attualmente in Italia i bambini e i ragazzi che presentano D.S.A. (dislessia, disgrafia, discalculia, disnomia, disprassia) sono circa il 25% della popolazio-ne scolastica. Ai normali problemi che accompagnano l’infanzia e l’adolescenza, infatti, si aggiungono tutte le difficoltà legate alla dislessia e/o alla discalculia. Molti di questi bambini e ragazzi non sono riconosciuti come tali e non ottengono alcuna facilitazione o adattamento della didattica che dia loro pari oppor-tunità di apprendimento,premessa fondamentale affinché da adulti possano avere possibilità professionali e sociali uguali agli altri. L’alunno con D.S.A. può reagire in vari modi al suo disagio: rifiuto, aggressi-vità, depressione, isolamento, sono solo alcuni esempi. È importante che l’insegnante non giustifichi il problema attribuendo all’alunno scarsa intelligenza o volontà, povertà dell’ambiente culturale fa-miliare o ad altre cause. Infatti, non è un problema causato da deficit intel-lettivi né da problemi ambientali o psicologici o da deficit sensoriali o neuro-logici. Se l’insegnante ha dei dubbi in merito al problema deve suggerire alla fami-glia di rivolgersi ad uno specialista o ad un centro diagnostico competente, per l’individuazione precoce degli eventuali disturbi dell’apprendimento. La legge n. 170 dell’8 ottobre 2010 riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (D.S.A.), assegnando al sistema nazionale di istruzione e agli atenei il compito di in-dividuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate af-finché alunni e studenti con D.S.A. possano raggiungere il successo formati-vo. Le Linee guida presentano il tipo di intervento per l’esercizio del diritto allo studio previsto dalla Legge, che si focalizza sulla didattica individualizzata e personalizzata, sugli strumenti compensativi, sulle misure dispensative e su adeguate forme di verifica e valutazione. Le disposizioni attuative della nuova legge, contenute nel D.M. 12 luglio 2011, dicono che il team docenti o il consiglio di classe deve acquisire la diagnosi specialistica di D.S.A., redigere e sottoscrivere, insieme alla famiglia, all’inizio di ogni anno scolastico, entro i primi tre mesi, il Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.), individuare e organizzare quindi un percorso indivi-dualizzato, nel quale devono essere indicati gli strumenti compensativi, le misure dispensative, le strategie didattiche/metodologiche di supporto, le forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli

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44 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

alunni con D.S.A., da applicare per favorire il successo scolastico degli stes-si. Finalità Il nostro istituto, attraverso la realizzazione del presente progetto, inten-de tutelare gli alunni portatori di D.S.A. favorendo un atteggiamento di sensibilizzazione e attenzione da parte di tutti i docenti e del Dirigente scolastico. Pertanto, tutti gli insegnanti si impegneranno ad applicare una didattica a-deguata che preveda la somministrazione di strumenti compensativi e misu-re dispensative al fine di favorire il successo formativo degli alunni. Strumenti compensativi a. Scuola dell’infanzia Già dalla Scuola dell’infanzia esistono segnali significativi che possono far ipotizzare una evoluzione in dislessia: bambini con difficoltà fonologiche, presenza di un ritardo o di un deficit del linguaggio, difficoltà di orienta-mento spazio temporale. Nell’ultimo anno di scuola materna: difficoltà nella memorizzazione in se-quenza (giorni della settimana, mesi dell’anno, destra/sinistra, ieri/domani). In alcuni casi possono essere presenti anche difficoltà in alcune abilità mo-torie (allacciarsi le scarpe), nel calcolo, nella capacità di attenzione e di concentrazione. Accanto ad una attenta osservazione dei bambini da parte dei docenti, ver-ranno perciò utilizzate le seguenti strategie per favorire l’apprendimento:

• pareti parlanti con le scritte chiare in stampato maiuscolo per l’appello, i nomi dei bimbi, il menù, il calendario, i numeri, lo spazio del-la biblioteca;

• simboli chiari e scritte sui contenitori, sugli attaccapanni, sugli arma-di, sulle finestre e sugli arredi in generale.

b. Scuola primaria e secondaria Disgrafia Quando la scrittura è compromessa da disgrafia, disortografia, uso storto della grammatica, è importante liberare l’ideazione/pianificazione

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45 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

da ciò che compromette la scrittura, utilizzando diversi metodi e stru-menti didattici:

• nella prima classe della scuola primaria NON presentare contem-poraneamente i quattro caratteri e lasciare molto tempo alla scrittura utilizzando esclusivamente il carattere stampato maiu-scolo, in quanto più stabile e più facile da discriminare dal punto di vista percettivo;

• scrivere, sia l’alunno con D.S.A. sia l’insegnante, escusivamente in caratteri stampato maiuscolo o corsivo, in base alla necessità del bambino (scuola primaria e secondaria);

• dare all’alunno con D.S.A. la possibilità di dettare all’insegnate produzioni scritte ( scuola primaria e secondaria);

• privilegiare lavori di gruppo; • permettere l’uso del computer con l’utilizzo di programmi con cor-

rettore ortografico (scuola primaria e secondaria). Dislessia È una disabilità che impedisce a soggetti, intellettivamente normodotati, di automatizzare la lettura e quindi di renderla sciolta e scorrevole. Le difficoltà tecniche nella lettura compromettono la comprensione globale ed analitica del testo. È perciò necessario rimuovere gli ostacoli che impedi-scono di capire e si studiare attraverso l’utilizzo di strumento compensativi, quali:

• tabelle dei mesi, tabelle dell’alfabeto, e dei vari caratteri (scuola primaria);

• lettura da parte di altri del testo da studiare ( scuola primaria e se-condaria);

• utilizzo di elementi extraterritoriali ( es. fotografie, disegni, sche-mi…)( scuola primaria e secondaria);

• utilizzo di sussidi audiovisivi (scuola primaria e secondaria); • uso di mappe concettuali (scuola primaria e secondaria); • uso di schemi e mappe cognitive (es. tabelle dei verbi, schemi gram-

maticali…) (scuola primaria e secondaria); • riassunto delle lezioni (scuola primaria e secondaria); • utilizzo del registratore (scuola primaria e secondaria); • uso dei software con sintesi vocale dei libri di testo (scuola seconda-

ria); • utilizzo esclusivo del canale orale per l’insegnamento delle lingue

straniere (scuola primaria e secondaria).

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46 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

Discalculia È una disabilità che impedisce a soggetti normodotati di automatizzare le procedure di calcolo (riconoscimento e scrittura dei numeri, difficoltà di incolonnare le operazioni e automatizzare il compito di iniziare dalla colonna di destra, comprendere che il riporto si somma a sinistra…). Le difficoltà che riguardano la parte esclusiva della matematica (calcolo a mente, numerazione avanti e indietro, memorizzazione delle tabelline e delle formule geometriche) ostacolano l’efficienza del ragionamento ma-tematico e geometrico. È pertanto importante rimuovere tali ostacoli attraverso l’utilizzo dei seguenti strumenti compensativi:

• uso della calcolatrice (scuola primaria e dell’infanzia); • uso della tavola pitagorica ( scuola primaria e secondaria); • uso di tavole riassuntive delle formule matematiche ( scuola pri-

maria e secondaria); • uso di tavole delle misure (scuola primaria e secondaria); • uso di tavole delle formule geometriche (scuola primaria e secon-

daria); • lettura del testo problema (scuola primaria e secondaria); • semplificazione del testo del problema e scrittura in stampato

maiuscolo (visto l’elevato livello di comorbilità con la dislessia) (scuola primaria e secondaria).

Misure dispensative In maniera commisurata alle necessità individuali e all’entità del D.S.A. i bambini e i ragazzi dovranno essere dispensati da alcune prestazioni:

• lettura ad alta voce; • scrittura sotto dettatura ( l’insegnante deve sostituire all’alunno in

caso di necessità) o dare le consegne a voce ed appurare che l’alunno le abbia comprese;

• uso del vocabolario; • studio mnemonico delle tabelline o delle poesie ecc.; • lasciare più tempo durante le verifiche e/o alleggerire il compito; • non tenere conto degli errori di trascrizione e di ortografia; • assegnazione di compiti a casa in maniera ridotta o differenziata (es.

accettare schematizzazioni piuttosto che esposizioni dettagliate; non chiedere compiti scritti per le lingue straniere);

• facilitazioni per la lingua straniera scritta;

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47 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

• se possibile e/o necessario, esonero dalla seconda lingua straniera (scuola secondaria);

• per l’educazione musicale, possibilità di scrittura delle note su stru-menti musicali (es. flauto, piano, ecc.).

Le “cose” da non fare:

• far leggere il bambino ad alta voce; • ridicolizzarlo; • correggere tutti gli errori nei testi scritti; • dare liste di parole da imparare; • farlo copiare dalla lavagna; • fargli ricopiare il lavoro già svolto, perché scorretto o disordinato; • paragonarlo ad altri.

Le “cose”da fare:

• valutare in modo costruttivo, separando sempre l’errore dal contenu-to e facendo capire che gli errori sono sempre recuperabili (e dare indicazioni precise su come attuare miglioramenti);

• mettere pochi segni rossi e valutare l’impegno; • valutare in rapporto alle difficoltà degli alunni con D.S.A., discostan-

dosi da come si valuta la classe; • lasciare usare tutti gli strumenti compensativi, compreso il computer

in classe; • la valutazione delle schede quadrimestrali deve riflettere il percorso

dei ragazzi e registrare i loro progressi. Verifica e valutazione Considerando il tempo e la fatica che i compiti costano ai bambini e ragazzi con D.S.A., risulta necessario valutarli in modo differenziato. Poiché ogni a-lunno è un mondo a sé, occorre comunque conoscerlo bene: non esiste una “ricetta” valida per tutti. Pertanto è utile:

• concedere tempi più lunghi sia per le prove scritte sia per l’esposizione orale degli argomenti di studio;

• organizzare verifiche orali programmate e guidate, lasciando utilizza-re mappe e/o appunti preparati a casa o in classe;

• assegnare verifiche scritte strutturate, ridotte o semplificate (es. esercizi graduati per difficoltà o per tipologia di esercizi), la parte

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48 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

iniziale deve essere più semplice e anche leggermente ingrandita, poi via via più difficile;

• il testo deve essere chiaro graficamente, possibilmente su un unico argomento;

• fare attenzione alla qualità grafica delle verifiche scritte (caratteri non troppo piccoli);

• evitare di valutare la lettura ad alta voce, la scrittura sotto dettatu-ra, la lettura di consegne, l’uso del dizionario, lo studio mnemonico di tabelline e di poesie, ecc.;

• non calcolare gli errori di trascrizione e gli errori di ortografia; • evitare di valutare il lessico specifico delle singole discipline (corre-

larlo all’uso di immagini,mappe, disegni, ecc.); • evitare esercizi con Vero/Falso, perché li mettono in difficoltà, è

meglio utilizzare la risposta con scelta multipla; • consentire l’utilizzo del computer nelle verifiche di produzione scrit-

ta e della calcolatrice nelle prove di matematica; • non assegnare o non valutare prove scritte in lingua straniera ( valu-

tare solo oralmente, a causa delle difficoltà rappresentate dalla dif-ferenza tra scrittura e pronuncia, oppure accettare che il ragazzino scriva le parole in lingua straniera così come si pronunciano);

• dare più tempo per copiare alla lavagna o lasciare le note alla lavagna il più a lungo possibile scritte in stampato maiuscolo;

• sottolineare positivamente le cose giuste; • cercare di farsi ascoltare piuttosto che far prendere appunti.

Risulta comunque determinante accogliere gli alunni in un ambiente che ten-ga conto delle difficoltà, ma anche delle potenzialità, fornendo aiuti costan-ti di motivazione, di facilitazione, di riferimenti stabili, di ordine e regolari-tà. Occorre premiare i progressi e gli sforzi compiuti, tenendo conto del punto di partenza e dei risultati conseguiti.

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49 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’ Premessa E’ noto che un numero sempre più ampio di alunni, per una pluralità di motivi

(fisici, biologici, fisiologici, psicologici, sociali ecc.), presenta difficoltà di

apprendimento, di sviluppo di abilità e competenze, disturbi del comporta-

mento. Pertanto la scuola e i docenti hanno la responsabilità di favorire

l’inclusione di tutti gli alunni. E’ inoltre indispensabile, in presenza di alunni

con Bisogni Educativi Speciali, avere conoscenza preventiva delle varie tipo-

logie di BES, delle risorse e delle strategie necessarie per operare, forma-

lizzando compiti e procedure in modo che tutti gli attori del processo edu-

cativo contribuiscano al raggiungimento di obiettivi formativi positivi.

Le funzioni del GLI e della Scuola A seguito dell’emanazione della Direttiva ministeriale 27 dicembre 2012

“Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organiz-

zazione territoriale per l’inclusione scolastica” e della Circolare ministeriale

N. 8 del 6 marzo 2013 prot. N. 561, è stato istituito il G.L.I. (Gruppo di la-

voro per l’inclusione) al fine di svolgere le “seguenti funzioni”:

• Promozione ed organizzazione delle rilevazioni periodiche dei BES

presenti nell’istituto;

• Monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;

• Stesura del piano annuale per inclusività;

• Promozione di incontri tra docenti per condividere le strategie didat-

tiche da porre in essere e per verificare gli esiti dei percorsi speri-

mentati;

• Assistenza alle famiglie degli alunni nelle richieste di sussidi e

nell’espletare eventuali pratiche burocratiche;

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50 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

• Supporto ai docenti per la stesura dei percorsi educativi personaliz-

zati.

Il Gruppo di Lavoro per l'Inclusione si riunirà in seduta plenaria (con la par-

tecipazione di tutti i membri) 3 volte l'anno approssimativamente nei mesi

di settembre (promozione e incontro di informazione e accoglienza; asse-

gnazione delle risorse); febbraio/marzo (pianificazione delle attività

d’inclusione dell’anno scolastico successivo e richiesta delle risorse)e giugno

( verifica e rimodulazione del PAI per l’anno scolastico successivo ).

La pianificazione e la realizzazione dei percorsi di integrazione dei singoli

alunni scaturiscono dalla collaborazione tra le diverse figure professionali

operanti nella scuola, ciascuna delle quali si occupa di aspetti specifici:

• Consiglio di classe

• Docente Referente del GLI

• Docenti di sostegno e docenti con formazione specifica

Obiettivi

Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno :

• Collocare la persona al centro dell’azione didattica;

• promuovere una cultura dell’integrazione;

• valorizzare le potenzialità e le risorse di ognuno, anche le competen-

ze non formali;

• riconoscere i diversi bisogni e le differenze individuali, dando rispo-

ste diverse a domande diverse, cioè curando la personalizzazione

dell’insegnamento e adeguando in itinere la progettazione di ciascuna

disciplina;

• elaborare, tenere aggiornato e verificare il progetto di Istituto

sull’integrazione dei portatori di disabilità;

• proporre e formulare criteri di ripartizione delle risorse;

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51 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

• avanzare proposte in merito alla richiesta e all’assegnazione delle ri-

sorse per l’integrazione (docenti di sostegno, P.E.I., e P.D.P, tutor) in

base alle indicazioni degli insegnanti di sostegno, dei docenti esperti

e della Dirigenza che conoscono i casi individuali;

• promuovere azioni di sensibilizzazione degli studenti, dei genitori, del

territorio;

• collaborare alla pianificazione di specifici progetti anche in riferi-

mento all’analisi e al reperimento delle risorse finanziarie ad essi ne-

cessarie;

• favorire la collaborazione dei centri riabilitativi specializzati, che

seguono gli alunni in situazione di svantaggio e i docenti di sostegno o

mediante la partecipazione dei docenti stessi ad attività formative

presso il centro di riferimento o mediante la presenza di esperti del

centro presso la scuola . Il tutto senza oneri per la scuola , ma a ca-

rico delle famiglie.

Strategie di intervento

I Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe, i team e ogni singolo docen-

te coadiuvati, dove è possibile, dall’insegnante di sostegno, metteranno in

atto le strategie metodologiche necessarie ad un’osservazione iniziale at-

tenta (prove standardizzate, lavori di gruppo, verifiche, colloqui, griglie ecc.

). Questi elementi di analisi consentiranno di raccogliere il maggior numero

di dati utili alla definizione del percorso didattico inclusivo. Tali informazio-

ni avranno il compito di indicare in quali casi sia opportuna e necessaria

l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di mi-

sure compensative e dispensative.

I docenti, esaminata la documentazione clinica presentata dalle famiglie e

sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico, devo-

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52 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

no avvalersi, per tutti gli alunni con BES, degli strumenti compensativi e del-

le misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge

n°170/2010.

Parte I – Analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: n° 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

• minorati vista • minorati udito • Psicofisici 7

2. disturbi evolutivi specifici � DSA 2 � ADHD/DOP 2 � Borderline cognitivo � Altro

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) � Socio-economico 1 � Linguistico-culturale 4 � Disagio comportamentale/relazionale 2 � Altro

Totali 18 % su popolazione scolastica 5,25

N° PEI redatti dai GLHO 6 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria

2

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sa-nitaria

A. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in…

Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo

Si

Attività laboratoriali inte-grate (classi aperte, labo-ratori protetti, ecc.)

Si

AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo

No

Attività laboratoriali inte-grate (classi aperte, labo-

No

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53 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

ratori protetti, ecc.) Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e

di piccolo gruppo No

Attività laboratoriali inte-grate (classi aperte, labo-ratori protetti, ecc.)

No

Funzioni strumentali / coordinamento Si Referenti di Istituto (disabilità, DSA,

BES) Si

Psicopedagogisti e affini esterni/interni Si Docenti tutor/mentor No

Altro: Altro:

A. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No Coordinatori di classe e simili Partecipazione a GLI Si

Rapporti con famiglie Si Tutoraggio alunni No Progetti didattico-

educativi a prevalente te-matica inclusiva

Si

Altro: Docenti con specifica formazione Partecipazione a GLI Si

Rapporti con famiglie Si Tutoraggio alunni No Progetti didattico-

educativi a prevalente te-matica inclusiva

Si

Altro: Altri docenti Partecipazione a GLI Si

Rapporti con famiglie Si Tutoraggio alunni No Progetti didattico-

educativi a prevalente te-matica inclusiva

Si

Altro: A. Coinvolgimento personale ATA Assistenza alunni disabili Si

Progetti di inclusione / la-boratori integrati

No

Altro: B. Coinvolgimento famiglie Informazione /formazione Si

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54 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

su genitorialità e psicope-dagogia dell’età evolutiva

Coinvolgimento in progetti di inclusione

Si

Coinvolgimento in attività di promozione della comu-nità educante

Si

Altro: C. Rapporti con servizi sociosanitari

territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa forma-lizzati sulla disabilità

si

Accordi di programma / protocolli di intesa forma-lizzati su disagio e simili

No

Procedure condivise di in-tervento sulla disabilità

Si

Procedure condivise di in-tervento su disagio e simili

No

Progetti territoriali inte-grati

No

Progetti integrati a livello di singola scuola

No

Rapporti con CTS / CTI Si Altro:

D. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali inte-grati

No

Progetti integrati a livello di singola scuola

No

Progetti a livello di reti di scuole

No

E. Formazione docenti Strategie e metodologie educativo-didattiche / ge-stione della classe

Si

Didattica speciale e pro-getti educativo-didattici a prevalente tematica inclu-siva

Si

Didattica interculturale / italiano L2

No

Psicologia e psicopatologia No

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55 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

dell’età evolutiva (compre-si DSA, ADHD, ecc.)

Progetti di formazione su specifiche disabilità (auti-smo, ADHD, Dis. Intellet-tive, sensoriali…)

No

Altro: Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

x

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi in-clusive;

x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esi-stenti;

x

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

x

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promo-zione di percorsi formativi inclusivi;

x

Valorizzazione delle risorse esistenti x Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione x

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico e la continuità tra i diversi ordini di scuola.

x

Altro: Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei si-stemi scolastici Processi valutativi La valutazione deve fondarsi sulla convinzione che ciascun alunno possa mi-

gliorare, inoltre ha la finalità di assicurare interventi didattici capaci di

promuovere l’apprendimento, di valorizzare le diversità e i bisogni educativi

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56 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

speciali degli studenti come risorse e non come ostacoli all’apprendimento.

La valutazione per l’apprendimento è quindi uno strumento per assicurare

l’individualizzazione e la personalizzazione perché incide positivamente sui

livelli motivazionali e di autostima degli studenti ed incoraggia a condividere

con i docenti gli obiettivi di apprendimento e le strategie per il miglioramen-

to continuo.

Modalità valutative Adozione di strategie di valutazione coerenti con le prassi inclusive.

• Viene attuata una sistematica valutazione delle acquisizioni consegui-

te dagli alunni;

• I principali step di valutazione sono programmati in entrata, in itinere

ed in uscita;

• Le prove di verifica sono progettate in modo personalizzato e coeren-

te con gli obiettivi individuati nel PEI/PDP;

• Si utilizza un’ampia gamma di metodi per valutare i processi didattici

ed educativi attraverso un vasto repertorio di modalità di verifica

(interrogazione individuale, prove di profitto, questionari, test check-

list, tecniche di osservazione, role playing, ecc.)

Il Dirigente Scolastico

• partecipa alle riunioni del Gruppo H e convoca il G.L.I.

• è messo a conoscenza dalla funzione strumentale del percorso scola-

stico di ogni allievo con BES

• interviene direttamente nel caso si presentino particolari difficoltà

nell’attuazione dei progetti

• fornisce al Collegio dei Docenti informazioni riguardo agli alunni in

entrata

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57 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

• favorisce contatti e passaggio di informazioni tra scuola e agenzie

educative del Territorio

Funzione Strumentale e/o docente referente

• collabora con il Dirigente Scolastico

• supervisiona, in sinergia con il Dirigente scolastico, la compilazione

dei PDP

• organizza incontri di formazione sulle difficoltà di apprendimento

• diffonde strumenti informatici compensativi

• organizza gli incontri del G.L.I.

• coordina il colloquio tra scuola e famiglia

• segue i passaggi di contatto/informazione scuola

/famiglia/Asl/Servizi sociali

• rimane a disposizione e collabora con gli insegnanti per la definizione

dei progetti (PEI o PDP)

• informa circa le nuove disposizioni di legge o rispetto a nuovi ambiti

di ricerca e di didattica speciale ed inclusiva

• fornisce spiegazioni sull’organizzazione della scuola; raccoglie ed ar-

chivia la documentazione e la modulistica elaborata dal G.L.I.

La Famiglia

• informa il Dirigente Scolastico e i docenti di classe, o viene informa-

ta, della situazione problematica

• partecipa agli incontri con la scuola e con i servizi del territorio

• condivide i contenuti del PDP, all’interno del proprio ruolo e della pro-

pria funzione

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58 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

Punti di criticità

L’Istituto è composto da cinque plessi, ubicati all’interno dello stesso comu-

ne, che accolgono tipologie di utenze differenti e, dunque, può risultare dif-

ficoltoso comunicare in modo efficace e costruire dei percorsi di collabora-

zione condivisi .

E’ necessario, inoltre potenziare attività formative che permettono ai do-

centi di migliorare il livello di inclusività.

Punti di forza

Nella nostra scuola, attraverso la collaborazione e il proficuo confronto,

l’impegno è quello di soddisfare i bisogni di tutti gli alunni utilizzando al me-

glio le risorse strutturali e umane a disposizione .

Tra le finalità educative che sottendono al percorso descritto si pone

l’accento su :

• Alfabetizzazione , per assicurare a tutti gli alunni il raggiungimento

della capacità di codificare e decodificare una pluralità di linguaggi

• Intercultura, per accompagnare gli alunni stranieri nell’acquisizione

della lingua italiana come elemento di integrazione sociale

• Promozione del benessere per la costruzione di un clima relazionale

positivo fra alunni, genitori e docenti quale canale privilegiato per la

prevenzione del disagio

• Integrazione, per predisporre le migliori condizioni di accoglienza e

per progettare percorsi formativi individualizzati rivolti a bambini

con disabilità.

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data …………..

Deliberato dal Collegio dei Docenti in data …………….

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59 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

ALUNNI STRANIERI

L’Istituto Comprensivo di Marsico Nuovo, fin da quando è stato istituito, ha attiva-to interventi educativi e didattici volti ad una piena e proficua integrazione degli alunni stranieri in ossequio ad dettato costituzionale che riguarda il diritto all’istruzione (art.34 della Costituzione della Repubblica Italiana) L’Istituto Comprensivo “Benedetto Croce” è frequentato per il corrente anno sco-lastico da 10 alunni, provenienti da diverse nazionalità per i quali si impegnerà a fa-vorire una buona integrazione al fine di realizzare i loro diritti umani e sociali.

PROTOCOLLO PER L’ACCOGLIENZA E L’INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI

Il Protocollo d’Accoglienza e Integrazione è un documento che, deliberato dal Colle-

gio ed inserito nel P.O.F., predispone e organizza le procedure che l’Istituto intende

mettere in atto riguardo l’iscrizione e l’inserimento di alunni stranieri.

Esso costituisce uno strumento di lavoro che: - contiene criteri e indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento a scuola degli alunni

stranieri - definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici - traccia le fasi dell’accoglienza - propone modalità di interventi per l’apprendimento della lingua italiana - individua le risorse necessarie per tali interventi PREMESSA La presenza di alunni stranieri nel nostro Istituto è un fenomeno abbastanza recente. L'in-tegrazione di questi alunni diventa un obiettivo che comprende tre momenti fondamentali: l'accoglienza, l'intervento linguistico ed una specifica attenzione alla dimensione intercul-turale all'interno delle varie discipline. Il tutto visto nella prospettiva di una continuità di-dattica fra i tre ordini di scuola. Nell'ottica dell'educazione interculturale si considerano le diverse culture, di cui sono portatori gli alunni stranieri, come risorse positive per i pro-cessi di crescita della società e delle persone, in una prospettiva di reciproco arricchimen-to. FINALITÁ

• Favorire l'integrazione sociale degli alunni stranieri attraverso attività mirate; • fornire all'alunno gli strumenti linguistici per poter comunicare; • consentire all'alunno un accesso sufficiente all'apprendimento delle varie discipline

scolastiche;

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• aiutare i ragazzi a sviluppare conoscenze, atteggiamenti e abilità importanti per vi-vere in una società multietnica e multiculturale;

• favorire la creazione nelle classi di un clima aperto e positivo; • promuovere la collaborazione tra le scuole e tra scuola e territorio sui temi

dell’accoglienza e dell’educazione interculturale;

OBIETTIVI

• Realizzare l'accoglienza secondo criteri individuati; • attuare percorsi sistematici di apprendimento dell'italiano L2; • facilitare lo sviluppo di abilità linguistiche più astratte che permettano l'accesso

agli apprendimenti disciplinari; • adeguare le programmazioni alle abilità raggiunte dagli stranieri; • favorire la comunicazione e la socializzazione valorizzando la lingua e la cultura di

origine; • incoraggiare i momenti di socializzazione tra i ragazzi stranieri e i compagni italiani.

MODALITÁ ORGANIZZATIVE L'intervento si articola in tre momenti: A attività di pre-inserimento e inserimento; B attività di alfabetizzazione e supporto; C attività a carattere interculturale. ISCRIZIONE L’iscrizione è il primo passo del percorso di accoglienza dell’alunno straniero e della sua fa-miglia. Un addetto di segreteria è incaricato a ricevere le iscrizioni degli alunni. Al momen-to dell'iscrizione è vincolante la presenza di un genitore dell'alunno o di un suo tutore per: – raccogliere i dati personali e una copia dei documenti scolastici del paese d'origine – raccogliere documenti e/o autocertificazioni relativi alla precedente scolarità – acquisire l'opzione di avvalersi o no dell'insegnamento della religione cattolica – fornire il libretto scolastico per le giustificazioni, ritardi e assenze e il regolamento di

istituto – fissare un primo incontro tra la famiglia e i docenti della scuola interessata, se necessario

alla presenza di un mediatore linguistico. L’INSERIMENTO NELLA CLASSE Fra l’atto formale dell’iscrizione e l’effettivo inserimento in classe intercorrerà un lasso di tempo di almeno 1 settimana che permetterà di curare l’inserimento stesso (scambio di in-formazioni, accordi con il team docente, preparazione della classe, ....). ACCOGLIENZA Una volta effettuata l'iscrizione e sentito il parere del Dirigente scolastico, l'addetto di segreteria contatta il docente coordinatore del plesso con il team docente della classe di

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riferimento, per età dell’alunno, ed eventualmente, i docenti delle classi precedente e suc-cessiva. I docenti dovranno: – fare un colloquio con la famiglia o il tutore dell'alunno – compilare il modulo relativo alla biografia linguistica – fare un colloquio ed eventualmente un test d’ingresso all’alunno per rilevare le compe-

tenze linguistiche in italiano (in occasione del quale il docente presenta la scuola e i suoi spazi all’alunno) e in altre discipline

– dare ulteriori informazioni su a) regolamento e funzionamento dell'Istituto b) uso del diario e del libretto delle giustificazioni c) modalità dei colloqui con i docenti d) modalità per richiedere un contributo per gite scolastiche e viaggi di istruzione e) redigere e predisporre una cartelletta contenente tutte le informazioni ottenute (certi-

ficazione della scolarità pregressa, scheda della biografia linguistica, ecc.) f) proporre la classe e la sezione di inserimento. É OPPORTUNO CHE, TRA L'ATTO DELL'ISCRIZIONE E L'INIZIO DELLA FREQUENZA SCOLASTICA, INTERCORRANO ALMENO TRE GIORNI. Questo lasso di tempo e' necessario per

• effettuare le attività descritte nell'accoglienza • dare il tempo al Dirigente scolastico e ai docenti di decidere la classe di assegna-

zione e consegnare ad essi il materiale raccolto • comunicare la nuova iscrizione a tutto il personale coinvolto

Se fosse necessario inserire immediatamente il bambino a scuola, si deve avvisare la fami-glia che, per i primi tre/quattro giorni sarà semplicemente ospitato in una classe. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE In base a quanto previsto dall’art. 45 del DPR 31/8/99 n. 349, i bambini stranieri devono essere inseriti nella classe corrispondente all’età anagrafica, in quanto l’inserimento in clas-si inferiori a causa dell’insufficiente padronanza linguistica risulterebbe penalizzante e o-stacolerebbe il processo di socializzazione e integrazione. Solo nei casi in cui il Consiglio di classe ritenga che tale inserimento non risulti positivo e proficuo per l’allievo, e previa co-municazione alle famiglie, si può deliberare l’inserimento nella classe immediatamente infe-riore o successiva a quella corrispondente all’età anagrafica. La scelta della sezione avverrà invece sulla base dei seguenti criteri:

• il numero degli allievi per classe: per cui verrà inserito in quella meno numerosa • la presenza di altri stranieri: si cercherà di evitare di concentrare gli allievi stra-

nieri in un’unica classe e di inserire allievi provenienti dallo stesso paese nelle stes-se classi. Ciò sia per dare a tutte le classi l’opportunità di conoscere e imparare ad interagire con diverse culture, sia per facilitare l’integrazione con il gruppo classe.

• la presenza di altre situazioni problematiche: per distribuire equamente fra tutti i consigli di classe/interclasse il compito delle programmazioni personalizzate.

COMPITI DEL TEAM DOCENTE della classe in cui viene inserito l’alunno straniero: La collegialità è fondamentale in tutte le fasi della programmazione: la lingua è trasversale a tutte le discipline e l’alunno appartiene alla classe, non ad un unico insegnante. Il team docente ha il compito di:

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� favorire l’inserimento dell’alunno straniero nella classe informando i compagni del nuovo arrivo e creando un clima positivo di attesa, dedicando del tempo ad attività di benvenuto e conoscenza, individuando un alunno particolarmente adatto a svolge-re la funzione di tutor (compagno di viaggio) dell’alunno straniero

� predisporre schede di rilevazione della competenza linguistica ed eventualmente di altre abilità

� favorire e facilitare il rapporto con la famiglia � rilevare i bisogni specifici di apprendimento � programmare il lavoro con gli insegnanti che seguono l’alunno straniero � informare l’alunno e la famiglia del percorso predisposto per lui dalla scuola � valorizzare l’altra cultura.

LINEE GUIDA SULLA VALUTAZIONE Gli alunni seguono la programmazione di classe e devono essere valutati nelle diverse disci-pline. Si terrà conto dei livelli di partenza, della motivazione e dell’impegno profusi nel percorso didattico-disciplinare. ORGANIZZAZIONE Le attività di insegnamento dell’italiano L2 e di eventuale supporto disciplinare saranno or-ganizzate in base alle risorse disponibili nella scuola o risorse esterne COMPITI DEI DOCENTI REFERENTI DEI DIPARTIMENTI PER INSERIMENTO ALUNNI STRANIERI

• Monitorare l’attuazione del protocollo di accoglienza • proporre l’acquisto di sussidi didattici, CD, software • proporre l’acquisto di materiale librario multiculturale • elaborare test di ingresso per stabilire le competenze linguistiche per i tre ordini

di scuola. • stabilire contatti con Enti Locali, servizi, associazioni di volontariato, altre Istitu-

zioni Scolastiche per fare proposte, progetti e corsi di formazione. Risorse finanziarie per attivare percorsi didattici: - fondo dell’Istituzione scolastica - fondo ministeriale per il diritto allo studio.

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CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO DEGLI ALUNNI

L’impianto degli Istituti Comprensivi presenta coordinate pedagogiche in grado di promuo-vere forme essenziali di rinnovamento del sistema scolastico di base, in vista di una miglio-re qualità dell’istruzione e della formazione degli alunni, grazie alla “strutturazione curricu-lare verticale” che si fonda sull’idea di comprensività, cioè su un disegno unitario di raccor-do tra cicli diversi per la promozione di una maggiore efficacia nella continuità educativa e didattica in favore di tutti gli allievi, anche in vista del loro orientamento in un soddisfa-cente futuro sia di studio ulteriore che di inserimento in campo lavorativo. Anche le nostre scuole intendono promuovere e garantire il successo formativo per il tra-mite di un percorso didattico che, radicato nei tre ordini di scuola, preveda misure di ac-compagnamento, con particolare riferimento alla prima accoglienza, all’acquisizione da parte degli allievi della piena consapevolezza della strada da intraprendere, alla personalizzazione dei percorsi ed eventuale riadattamento degli stessi, al monitoraggio valutativo degli inter-venti e degli apprendimenti. La valutazione, infatti, in questa ottica, si fonda sui processi che organizzano le conoscenze e i comportamenti, e sulle conseguenti produzioni scolastiche. Essa non va riferita solo al controllo del profitto degli allievi ma anche alla funzionalità dell’intero sistema d’istruzione. Il tentativo di integrare queste dimensioni rappresenta uno degli aspetti fondamentali di un rinnovamento, in quanto stimolante all’adozione di modelli cooperativi della progettazione e realizzazione del lavoro scolastico che trasforma l’istituto comprensivo in un ambiente ric-co di nuove opportunità e stimoli professionali, sia in verticale che in orizzontale, che si av-vale di una forte collaborazione di tutti i docenti coinvolti nell’organizzazione didattica curricolare. L’orientamento deve diventare un sistema accessibile a tutti in modo permanente, capace di potenziare e promuovere l’orientamento personale, scolastico e professionale, deve essere rivolto alla domanda e non all’offerta, deve focalizzare l’interesse sui bisogni e sulle esigenze delle persone. In particolare, per quanto riguarda l’orientamento ai percorsi di studio, un’area di rilevante impegno appare individuabile nel passaggio dagli studi di base ai percorsi triennali di istruzione e formazione professionale, all’istruzione secondaria superiore, momento in cui spesso si creano le premesse per il successo o l’insuccesso scolastico e, quindi, in molti casi, per l’abbandono precoce degli studi. Fra i tre ordini di scuola, al fine di effettuare un’azione incisiva e mirata di orientamento a conclusione della scuola secondaria di primo grado, si concorda di curare la messa in atto delle seguenti strategie: 1. attenzione puntuale nel rilevamento di tendenze oltre che di conoscenze; 2. individuazione di eventuali trasformazioni di attitudini in abilità; 3. rilevazione di interessi extrascolastici; 4. messa in atto di offerte formative diversificate volte a determinare autonomia nel

metodo individuale di lavoro e di apprendimento.

Relativamente alle attività di orientamento della Scuola Secondaria di primo grado, al fine di ottimizzare l’offerta educativa, si propone di svolgere tali attività con i referenti delle Scuola secondarie di secondo grado, nel mese di dicembre/gennaio, spalmate in più setti-mane onde evitare un sovraccarico di informazioni.

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VERIFICA E VALUTAZIONE Per ciò che attiene alla valutazione periodica e annuale degli alunni, è previ-sto che oggetto delle valutazioni individuali siano tanto gli apprendimenti quanto i comportamenti, intesi come partecipazione alla vita della scuola. I momenti valutativi, in tale contesto, assumono un’importanza decisiva per il raggiungimento delle mete educative e formative che la Scuola si propone. È la VERIFICA IN ITINERE del processo educativo/formativo che consente di rilevare informazioni utilizzabili sia da parte dei docenti che degli studenti. Gli insegnanti, grazie ad oculate e puntuali osservazioni sistematiche, rie-scono ad individuare, con una buona percentuale di esattezza, il punto del PERCORSO FORMATIVO in cui l’allievo si colloca e la validità del suo PROCESSO

DI APPRENDIMENTO. Allorché ravvisino difficoltà oggettive, i docenti hanno la possibilità di agire correttivamente sull’impianto programmatico, semplificandolo e rendendolo più attinente e rispondente ai bisogni dei singoli alunni o di gruppi, attivando forme di recupero più calibrate. In questo modo, gli allievi possono ricevere continue conferme sul loro pro-cesso di apprendimento, migliorando la pratica all’autovalutazione e la cono-scenza di sé. Una corretta ed oculata valutazione esige tre tipi di verifica:

1) Verifica iniziale (inizio anno scolastico) 2) Verifica intermedia ( fine 1° quadrimestre) 3) Verifica finale (fine anno scolastico)

La valutazione degli apprendimenti deve scaturire da un insieme di PROVE DI

VERIFICA riferite agli indicatori programmatici. La necessaria compartecipazione dei genitori e degli alunni al processo edu-cativo è garantita da un’informazione adeguata sull’intero percorso INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO e sui risultati conseguiti. Per una proficua collaborazione con la componente genitori, nell’arco dell’anno scolastico, si tengono periodici incontri SCUOLA/FAMIGLIA. Per indagare sulla conoscenza, comprensione ed applicazione dei singoli alun-ni, i docenti predispongono sia i tradizionali strumenti orali che scritti sia prove oggettive tutti preparati sulle attività effettivamente svolte e in funzione del livello medio della classe. Per la stesura delle prove di verifica oggettiva occorre:

• definire gli obiettivi minimi indispensabili per gli alunni con maggiori difficoltà;

• tabulare i risultati in funzione degli obiettivi prefissati; • suddividere gli alunni in fasce di livello per gli interventi di recupe-

ro, consolidamento e potenziamento.

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STRUMENTI DI VALUTAZIONE

1. SOMMINISTRAZIONE DI PROVE TRADIZIONALI 2. COSTRUZIONE DI PROVE STRUTTURATE SEMPLICI E COMPLESSE

MATERIA 1. PROVE ORALI 2. PROVE SCRITTE ITALIANO MATEMATICA SCIENZE STORIA GEOGRAFIA INGLESE

PROVE TRADIZIONALI • Conversazioni • Colloquio • Letture • Prove orali di com-

prensione • Comprensione di

dati problematici • Esposizione di ar-

gomenti tematici • Lettura di piantine

e mappe • Lettura e compren-

sione di istruzioni di gioco

• Composizioni • Esercitazioni di varia ti-

pologia • Prove scritte di compren-

sione • Soluzione di quesiti pro-

blematici • Esposizione di argomenti

tematici • Costruzione di schede in-

formative • Brani e didascalie da com-

pletare

PROVE STRUTTURATE SEMPLICI • Questionari per in-

terviste • Comprensione delle

richieste di que-stionari

• Vero/falso • Completamento • Corrispondenza • Risposte a richieste di

questionari • Numerazione di sequenze

testuali • Griglie e tabelle da compi-

lare e/o completare • Completamento di cloze • Tabelle di riscontro

PROVE STRUTTURATE COMPLESSE

• Scelta multipla con una soluzione esatta

• A risposte aperte

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66 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

VALUTAZIONE FINALE E DOCUMENTO DI VALUTAZIONE La valutazione finale è la misurazione delle attitudini progettuali ed operati-ve nella dinamica INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO e la verifica delle procedure adottate. Si conclude con il rilascio della SCHEDA PERSONALE QUADRIMESTRALE che attesta il grado di competenza acquisito nelle varie discipline di studio nonché il livello di maturazione globale raggiunto da ciascun alunno

VALUTAZIONE DEI COMPORTAMENTI DEGLI STUDENTI (Art. 2 del D.L. dell’1 settembre ’08, n° 137)

Art. 2. Valutazione del comportamento degli studenti 1. Fermo restando quanto previsto dal decreto del Presidente della Repub-blica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, in materia di diritti, doveri e sistema disciplinare degli studenti nelle scuole seconda-rie di primo e di secondo grado, in sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento di ogni studente durante tutto il peri-odo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla parteci-pazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche anche fuori della propria sede. 2. A decorrere dall'anno scolastico 2008/2009, la valutazione del compor-tamento è espressa in decimi. 3. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegial-mente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al suc-cessivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo. Ferma l'applicazione della presente disposizione dall'inizio dell'anno scolastico di cui al comma 2, con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca sono specificati i criteri per correlare la particolare e oggettiva gravità del comportamento al voto insufficiente, nonché eventuali modalità ap-plicative del presente articolo.

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VALUTAZIONE DEL RENDIMENTO SCOLASTICO DEGLI STUDENTI (Art. 3 del D.L. dell’1 settembre ’08, n° 137)

Art. 3. Valutazione del rendimento scolastico degli studenti 1. Dall'anno scolastico 2008/2009, nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite è espressa in decimi ed illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno. 2. Dall'anno scolastico 2008/2009, nella scuola secondaria di primo grado la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite è espressa in decimi. 3. Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all'esame di Stato a conclu-sione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.

CRITERI PER VALUTARE PERCORSI DI APPRENDIMENTO

AUTENTICO

PREMESSA

Da tempo nella scuola di ogni ordine e grado si va affermando l’idea della necessità di individuare e utilizzare strumenti di valutazione autentica. La convinzione da cui si parte è che in contesti di apprendimento autentico è necessario predisporre e utilizzare, per implementare corrette procedure di riflessione e analisi, strumenti di valutazione autentica. La valutazione autentica ricorre nel contesto di un ap-prendimento significativo e riflette le esperienze di apprendimento reali, essa po-ne l’enfasi su: riflessione, comprensione, crescita; si basa su obiettivi significativi, accresce l’apprendimento perché stimola la capacità di generalizzare e di trasferi-re e utilizzare le conoscenze acquisite in contesti reali. A questo proposito, l’introduzione nella pratica didattica di metodi di apprendimento a mediazione so-ciale (in particolare il Cooperative Learning), che utilizzano le risorse degli alunni, facilita il compito. Il costruttivismo ci invita infatti a riflettere sul fatto che la conoscenza è un processo di costruzione edificato insieme e che questa “costruzio-ne” è un’esperienza sia cognitiva che affettiva. Certamente i metodi a mediazione sociale non risolvono di per sé tutti i problemi dell’apprendimento, ma sicuramente aiutano al raggiungimento di risultati scolastici più soddisfacenti e degli obiettivi educativi richiesti dalla società contemporanea (i cui mutamenti strutturali rendo-no necessario l’insegnamento diretto delle competenze sociali) e, non ultimo, faci-litano i processi di integrazione degli alunni portatori di handicap e degli alunni di

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minoranze e culture diverse. In questa ottica l’insegnante non ha più solo il ruolo di trasmettere delle informazioni, ma quello di facilitatore della costruzione delle mappe cognitive nel rispetto dei ritmi di apprendimento individuali. La valutazione costituisce da sempre una sorta di "barriera" nel processo di insegnamen-to/apprendimento: il docente non è abituato a considerare in modo analitico i di-versi e concomitanti fattori che influenzano in maniera più o meno pesante la valu-tazione di una prestazione complessa, di conseguenza, il giudizio stesso risulta per lo studente del tutto arbitrario. Anche nel caso più favorevole, in cui questi abbia ricevuto dettagliate e circostanziate richieste rispetto al compito assegnato, non è comunque in grado di farsi un’idea dei livelli minimo e massimo di prestazione che il docente si attende e degli indicatori con cui vengono individuati i livelli intermedi. È auspicabile l'utilizzo delle rubriche per chiarire non solo allo studente, ma anche al docente, attraverso un processo di auto-riflessione e auto-analisi, quali siano i livelli di prestazione attesi.

LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE

La VALUTAZIONE è universalmente considerata come funzione di <<regolazione>> dell’azione educativa e didattica per la promozione formativa degli alunni nella fa-scia d’età evolutiva corrispondente agli anni del primo ciclo dell’istruzione obbliga-toria: scuola primaria e secondaria di primo grado. L’impianto culturale e pedago-gico di riferimento della nuova valutazione degli alunni è fondamentalmente ispira-to all’idea di scuola dell’obbligo formativa e non selettiva assunta nella legislazione e nelle Indicazioni vigenti. I correttivi introdotti con le più recenti innovazioni tendono a valorizzare la funzione regolativa della valutazione, a rendere espliciti i criteri di rilevazione degli apprendimenti e a facilitare, quindi, la comunicazione con i genitori e con gli alunni. Nel confrontare il modo di valutare gli alunni nella scuola primaria e nella secondaria di primo grado, però, non sempre si riesce a rile-vare una sostanziale uniformità e coerenza per quanto concerne il significato e il ruolo della valutazione nell’azione della scuola. Pur avendo i documenti di valutazio-ne un substrato comune in quanto a strutturazione complessiva, ciò che viene la-mentato più comunemente dai professori della secondaria, è una certa “larghezza quantitativa” nell’attribuzione delle valutazioni disciplinari da parte dei docenti del settore scolastico che precede. Tutto ciò può derivare dal diverso modo di inter-pretare e, conseguentemente, valutare le esigenze individuali dell’alunno, gli effet-tivi apprendimenti in quanto a capacità e abilità disciplinari, e la valutazione dell’apporto formativo dell’esperienza scolastica allo sviluppo della personalità di ciascuno. In realtà, visto in dettaglio, il modello valutativo di riferimento delle due scuole non è molto discordante; ciò che sembra creare un divario di una certa entità è più immaginario che reale in quanto, mettendo a confronto la terminologia

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usata nei documenti di valutazione si possono rilevare con immediatezza le diffe-renze infinitesimali di un “sentire piuttosto che dell’essere”

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1°GRADO

Conoscenza dell’alunno Situazione di partenza Rilevazione degli apprendimenti Giudizi analitici per disciplina Valutazione dei processi formativi Valutazione sul livello globale di ma-

turazione

Riflettendo su questo quadro e sulla terminologia usata dal legislatore, emergono le principali differenze tecniche, in gran parte dettate dalla specificità delle due scuole e dei relativi programmi che sono sintetizzabili nel modo seguente:

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1°GRADO Individualizzazione degli interventi educa-tivi scanditi disciplina per disciplina da cia-scun insegnante

Intervento collegiale del Consiglio di classe nella sua collegialità

Valutazione degli apprendimenti articolata sugli elementi fondamentali di ogni discipli-na indicati in termini di competenze proce-durali del “saper fare”. Ciò corrisponde sia alla natura “elementare” di questa scuola, sia alle indicazioni pro-grammatiche dei suoi programmi da non in-terpretarsi in chiave strettamente nozioni-stica.

Si valuta in ordine a questi precisi criteri: 1. conoscenza 2. applicazione 3. comprensione

Diverso significato dei gradi di livello della scala convenzionale di apprezzamento: si pone attenzione al conseguimento di com-petenze e abilità.

Diverso significato dei gradi di livello della scala convenzionale di apprezzamento: si pone attenzione ai diversi livelli di rag-giungimento degli obiettivi, anche in ragione del carattere di secondarietà e di orientati-vità della scuola.

In dettaglio, il diverso significato degli apprezzamenti valutativi indicati con i VOTI NUMERICI potrebbe risultare più comprensibile e giustificato dall’accettazione di quanto esposto nel seguente prospetto comparativo:

SCUOLA PRIMARIA VALUTA-ZIONE

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

VALUTA-ZIONE

L’alunno ha conseguito la piena competenza

10 Pieno e completo raggiungimen-to degli obiettivi

9 - 10

L’alunno ha conseguito un buon livello di competenza

9 Complessivo raggiungimento degli obiettivi

7 - 8

L’alunno ha conseguito una competenza più che es-senziale

7 - 8 Raggiungimento degli obiettivi essenziali

6

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L’alunno ha conseguito solo una competenza parziale

6 Raggiungimento solo parziale degli obiettivi

5

L’alunno deve ancora con-seguire un livello adeguato di competenza

5 Mancato raggiungimento degli obiettivi

4

Da tutto questo si evince anche un’altra ovvietà: non è possibile trovare una perfetta corrispondenza valutativa nei due gradi di scuola, in quanto, diver-sa è l’età evolutiva dei soggetti da valutare, diverso è l’approccio metodolo-gico e didattico, diverso, infine, il metro di valutazione, giacché, in quanto insegnanti, non possiamo semplicemente pesare o misurare persone umane complesse e complicate, non ancora formate, da educare prima ancora che da “indottorare” o riempire di nozioni e conoscenze.

VALUTAZIONE IN DECIMI E RELATIVI DESCRITTORI DEI LIVELLI RAGGIUNTI

SCUOLA PRIMARIA

I docenti, dopo aver analizzato i contenuti esposti nel D.L. 1/09/2008 n°137, rela-tivi alla VALUTAZIONE del rendimento scolastico degli studenti, prendendo atto dell’obbligo di esprimere in decimi la valutazione, sia periodica, sia annuale degli apprendimenti degli alunni, esprimono alcune considerazioni. Premesso che: “…la finalità della scuola Primaria è la promozione del pieno sviluppo della personalità… la scuola svolge un fondamentale ruolo educativo e di orienta-mento, fornendo all’alunno le occasioni per capire se stesso, per prendere consape-volezza delle sue potenzialità e risorse, per progettare percorsi esperienziali e ve-rificare gli esiti conseguenti in relazione alle attese. (INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007 pag. 41)” Proprio perché la scuola deve promuovere lo sviluppo cognitivo, emotivo, affettivo, sociale dell’alunno, si pone l’obiettivo di essere scuola formativa, in grado di valo-rizzare le potenzialità di ogni bambino. Si ritiene che la misurazione delle verifiche e la valutazione del rendimento scola-stico debbano essere visti come strumenti utili ed efficaci a stimolare la presa di coscienza degli alunni circa i progressi o regressi compiuti nel percorso formativo e a sollecitare il desiderio di ciascuno di migliorare e crescere. Non si considera opportuno utilizzare tutta la scala della misurazione in decimi, esprimendo votazioni negative al di sotto dei 5 decimi. Si preferisce invece adottare la scala dal 5 al 10 per le valutazioni quadrimestrali, rimandando al giudizio globale la precisazione della gravità di eventuali insufficien-ze. Nella misurazione delle varie prove e nelle verifiche in itinere si adotteranno anche valutazioni intermedie ( 5 ½ - 6 ½ - 7 ½ - 8 ½ - 9 ½ - 10 ). Per esprimere le loro valutazioni disciplinari i docenti si riferiranno alla seguente griglia elaborata secondo i criteri da loro stessi collegialmente stabiliti.

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71 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

La tabella illustra le misurazioni in decimi e i descrittori dei livelli di conoscenza e di abilità raggiunti dagli alunni:

VALUTAZIONE DESCRITTORI/INDICATORI DEI LIVELLI RAGGIUNTI

10 ECCELLENTE

Competenze e abilità acquisite con piena sicurezza e padronanza nelle procedure. Conoscenze disciplinari eccellenti con originali approfondimenti.

9 OTTIMO

Competenze e abilità acquisite con piena sicurezza e padronanza nelle procedure. Conoscenze molto adeguate con personale approfondimento.

8 DISTINTO

Competenze e abilità acquisite con sicurezza e padronanza nelle pro-cedure. Conoscenze adeguate con qualche personale approfondimento.

7 BUONO

Competenze e abilità acquisite con qualche incertezza procedurale. Conoscenze quasi adeguate ma senza approfondimento.

6 SUFFICIENTE

Competenze e abilità acquisite in modo essenziale. Conoscenze disciplinari minime.

5 INSUFFICIENTE

Competenze e abilità acquisite con approssimazione e/o in modo su-perficiale. Conoscenze scarse/parziali/imprecise.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

I docenti della scuola Secondaria di Marsico Nuovo hanno deliberato di utilizzare i parame-tri sotto riportati per la definizione dei VOTI nelle diverse discipline

VOTO DESCRITTORI/INDICATORI DEI LIVELLI RAGGIUNTI

10 ECCELLENTE

Conoscenza approfondita dei contenuti disciplinari con capacità di rielabora-zione critica; completa padronanza della metodologia disciplinare; eccellenti capacità di trasferire le conoscenze maturate; brillanti capacità espositive e sicura padronanza dei linguaggi specifici.

9 OTTIMO

Conoscenza approfondita contenuti disciplinari; rielaborazione personale delle conoscenze; buona padronanza della metodologia disciplinare; capacità di orga-nizzazione dei contenuti e collegamento degli stessi tra i diversi saperi; ottima capacità espositiva; uso corretto dei linguaggi formali.

8 DISTINTO

Sicura conoscenza dei contenuti; buona rielaborazione delle conoscenze; com-prensione e padronanza della metodologia disciplinare; capacità di operare col-legamenti dei saperi se guidato; chiarezza espositiva e proprietà lessicali; uso corretto dei linguaggi specifici.

7 BUONO

Conoscenza di gran parte dei contenuti; discreta rielaborazione delle cono-scenze; buon possesso delle conoscenze non correlato alla capacità di operare

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72 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

collegamenti tra le stesse; capacità di risolvere semplici problemi; adeguata proprietà espressiva e utilizzo dei linguaggi specifici.

6 SUFFICIENTE

Conoscenza degli elementi basilari; sufficiente padronanza delle conoscenze; sufficiente possesso delle conoscenze; capacità di riconoscere i problemi es-senziali; sufficiente proprietà espositiva; uso di un linguaggio sufficientemen-te appropriato.

5 INSUFFICIENTE

Conoscenza lacunosa dei contenuti; scarsa padronanza delle conoscenze; non sufficiente possesso delle conoscenze; scarsa capacità di individuazione dei problemi, incerta capacità espositiva e uso di un linguaggio impreciso.

1 – 4 GRAVEMENTE

INSUFFICIENTE

Conoscenza al più frammentaria ( o non conoscenza ) dei contenuti; incapacità di riconoscere semplici questioni; scarsa o nulla capacità espositiva; assenza di un linguaggio adeguato.

VOTO DI CONDOTTA

Il Decreto Legge 137, convertito il 29/10/08 in legge, introduce il voto in condotta come elemento che “concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferio-re a 6/10, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame del ciclo” (art. 2). La Scuola Secondaria di primo grado utilizza la seguente griglia per definire il voto di con-dotta.

VOTO DESCRITTORI/INDICATORI 9 Lo studente dimostra:

• un comportamento partecipe e costruttivo all’interno della classe, oltre che responsabile e rispettoso delle regole dell’Istituto;

• consapevolezza del proprio dovere, rispetto delle consegne e continuità nell’impegno.

8 Lo studente dimostra: • un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle

regole dell’Istituto; • consapevolezza del proprio dovere e continuità nell’impegno

7 Lo studente dimostra: • un comportamento quasi sempre rispettoso delle regole • talvolta incostanza nell’ impegno ed una non sempre precisa

consapevolezza del proprio dovere 6 Lo studente dimostra:

• un comportamento poco rispettoso delle regole dell’Istituto • incostanza nell’impegno pur avendo una certa consapevolezza

del proprio dovere 5 Lo studente dimostra:

• un comportamento irrispettoso nei confronti delle regole dell’Istituto,

• inadeguatezza nello svolgere il proprio dovere e mancanza d’impegno.

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VALUTAZIONE ED AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO

Una scuola che, tramite i suoi docenti, si accinge a valutare solo i propri alunni per “promuoverli” o “respingerli” in base a quanto hanno meritato o demeritato nel corso di un intero anno scolastico, non ottempera pienamente al proprio dovere isti-tuzionale, sociale e morale. Una scuola che, tramite tutti gli operatori che prestano in essi la loro opera, s’interroga sulla validità o meno di quanto viene posto in essere al suo interno in quanto a organizzazione, didattica, percorsi disciplinari, risultati conseguiti dai propri allievi tramite serie indagini autovalutative, è sicuramente più avanti nel voler correggere storture, migliorare l’intero sistema e renderlo più fun-zionante e propositivo a tutto tondo. Infatti dalle Indicazioni Nazionali per il Curri-colo (2012) si ricava che “alle singole istituzioni scolastiche spetta, inoltre, la re-sponsabilità dell’autovalutazione che ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e didattica della scuola, per svilup-pare l’efficace, anche attraverso dati di rendicontazione sociale o emergenti da va-lutazioni esterne”. A tal proposito, a partire dall’a. s. 2014/2015 e per il triennio successivo, si avvierà un processo di autovalutazione di Istituto regolamentato dalla Direttiva del 18/09/2014 n° 11 e dalla Circolare n°47 del 21/10/2014, finalizzato al miglioramen-to dei livelli di apprendimento ed al rafforzamento delle competenze acquisite dagli studenti. La scuola si avvarrà di un gruppo per l’Autovalutazione d’Istituto, costitui-to dal Dirigente Scolastico e dalle Funzioni Strumentali, per l’elaborazione del Rap-porto di Autovalutazione (RAV), che sarà arricchito da una sezione dedicata all’individuazione di priorità strategiche e dai relativi obiettivi di miglioramento. Nel format del RAV saranno presenti; - i dati informativi e statistici sugli aspetti fondamentali del funzionamento della scuola (livelli di apprendimento, organizzazione didattica, esiti scolastici, utilizzo delle risorse umane e finanziarie); - una sezione dedicata alle ulteriori informazioni di competenza delle scuole. I dati raccolti, relativi alle differenti aree quali contesto, processi e risultati, ver-ranno messi in relazione con valori di riferimento esterni, in questo modo ogni scuo-la potrà confrontare la propria situazione con quella di istituzioni scolastiche simili per un più efficace processo di autovalutazione. Il RAV verrà pubblicato a Luglio 2015 sul portale “Scuola in chiaro” e sul sito dell’Istituto per compiere un’operazione informativa trasparente. La valutazione esterna di competenza dell’INVALSI riguarderà gli studenti della seconda e quinta classe della Scuola Primaria e della terza classe della Scuola Se-condaria di 1° Grado. Per la terza classe si terrà conto, nella formulazione del voto finale, della valutazione degli apprendimenti cui sono sottoposti gli studenti in occa-sione della Prova Nazionale dell’esame di Stato del primo ciclo.

Momenti informali in cui l’Istituto rende visibile i risultati operativi saranno: mostre, ma-nifestazioni conclusive di progetti, incontri, saggi musicali.

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74 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

METODOLOGIE DIDATTICHE

METODOLOGIE CHE SARANNO ADOTTATE PER IL

CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI a) Metodologia

dell’esperienza • Stimolante il bisogno di ricercare

ed esprimere nuovi contenuti • Provochi il coinvolgimento e la

partecipazione personale • Privilegi il racconto diretto al fine

di valorizzare e potenziare le ca-pacità evocative ed espressive

b) Metodologia della co-municazione nella va-rietà delle sue forme

• Iconica: disegno, pittura, immagi-ni, films

• Verbale: conversazioni, relazioni orali, lezioni frontali, dialoghi, letture

• Grafica: relazioni scritte, rappre-sentazioni con grafici e diagram-mi, statistiche

c) Metodologia della ri-cerca individuale e di gruppo

• da adottare in relazione alla si-tuazione della classe

• all’effettiva disponibilità dei mez-zi necessari

• nel rispetto dei principi di scien-tificità e di sistematicità

• sotto la guida dell’insegnante in aula o in laboratorio

d) Uso di procedure me-todologiche induttive e deduttive

• prendendo spunto dalle curiosità conoscitive

• da esperienze comprensibili e rea-lizzabili dagli allievi

• sviluppanti capacità astrattive • sviluppanti capacità di sistema-

zione

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INIZIATIVE DELL’ISTITUTO E RAPPORTI CON L’EXTRASCUOLA

Tutte le iniziative che l’istituto intende intraprendere, sono finalizzate ad assicu-rare continuità tra gli ambienti di vita del bambino e del ragazzo per far sì che le nuove conoscenze vadano ad innestarsi su quelle già patrimonio dell’alunno senza difficoltà e traumi di alcun genere.

TIPOLOGIA ATTIVITÀ Escursioni ambientali Uscite nel territorio prossimo per scoprire il mon-

do della natura, i beni monumentali, architettonici, archeologici e artistici. (Eventualmente, si utilizzeranno gli autobus comu-nali)

- Visite guidate - Viaggi di istruzio-ne - Uscite didattiche per attività sportive

- Per tutti e tre gli ordini di scuola le uscite sa-ranno organizzate rispettando le procedure (pro-grammazione. e delibera degli organi collegiali) e i criteri previsti nel regolamento.

Partecipazione a ma-nifestazioni

Tradizioni locali (Natale, Carnevale, feste tipiche), spettacoli circensi e teatrali, visioni cinematogra-fiche, mostre e scambi con altre scuole, manife-stazioni e altro organizzati da Enti Locali e altre Istituzioni, spettacolo di fine anno scolastico. E-venti religiosi (precetto pasquale, ecc…)

Collaborazione con altre agenzie

Partecipazione a concorsi indetti da Enti, Istitu-zioni e Associazioni.

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SICUREZZA E SALUTE NELLE SCUOLE (DIG 09/04/2008 n° 81 e segg. Del CCNL 2006-2009)

L’ambiente scolastico è uno dei luoghi in cui deve essere garantita la sicu-rezza delle strutture e degli impianti, nonché le condizioni ambientali per la salute dei dipendenti e degli alunni. La particolare natura dei luoghi e delle attività che in essi vi si svolge, ha richiesto una normativa specifica la cui attuazione sottende un complesso lavoro di preparazione sui versanti delle procedure e delle responsabilità collettive e individuali oltre che all’adeguamento di tutti i luoghi di lavoro rispetto ai parametri di sicurezza previsti. Per adeguarsi alle direttive comunitarie ed internazionali riguardanti sicu-rezza e salute dei lavoratori sul posto di lavoro, anche l’Italia ha dovuto ap-provare ed adottare norme a carattere generale ed altre contrattuali e amministrative su tale materia, relative all’ambito scolastico, in riferimento ai criteri europei. Fra le norme contrattuali e amministrative che hanno meglio definito re-sponsabilità e procedure, vi è quella che ha individuato i capi d’Istituto come datori di lavoro nelle istituzioni scolastiche, conferendo loro le competenze e le responsabilità (individuate dal d.lgs 09/04/2008 n° 81) che si adotta in-tegralmente nelle finalità del campo applicazione del comparto scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado in merito a:

• adozione di misure protettive in materia di locali, strumenti, materia-li, apparecchiature, videoterminali, ecc…;

• valutazione dei rischi esistenti; • elaborazione dei documenti in cui si indicano i criteri di valutazione

seguiti, le misure di prevenzione e protezione adottate; • designazione dei lavoratori incaricati di attuare le misure di preven-

zione e protezione. In base ad accordi quadro, tutti i comparti pubblici, fra questi anche il com-parto scuola, hanno definito criteri e linee generali per individuare, in via contrattuale, compiti e responsabilità del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza nei luoghi di lavoro. Il nostro Istituto ha raggiunto un PROGRAMMA D’INTESA con l’Ente Co-munale di Marsico Nuovo per la tutela dell’incolumità fisica degli alunni du-rante il loro trasporto.

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Piano di formazione e aggiornamento L’aggiornamento e l’autoaggiornamento possono essere le occasioni privile-giate in cui gli insegnanti discutono della propria idea di scuola e la rendono compatibile con le esigenze del territorio in cui operano, con le trasforma-zioni in atto nella società e nella relazione scuola-famiglia. Il frutto di un la-voro ben strutturato potrà, inoltre, diventare la base su cui articolare un Piano dell’Offerta Formativa più aderente al contesto in cui vivono gli alunni e per garantire ai bisogni formativi dell'infanzia e della preadolescenza e garantisca la migliore armonizzazione di tutto il progetto educativo. Fermi restando i momenti formativi previsti dall’adesione a progetti pro-mossi da Enti esterni e istituzionali si propongono gli argomenti di seguito elencati:

1. La sicurezza nella scuola (esteso al personale ATA e agli operatori esterni)

Il Decreto legislativo n°81/2008, prevede che ogni anno siano organizzati corsi di aggiornamento sul tema della sicurezza per tutto il personale della scuola. Pertanto, in ottemperanza alla normativa vigente, per il corrente anno sco-lastico, si prevede:

• Corso di aggiornamento obbligatorio i cui tempi e modi saranno defi-niti con i relatori che risponderanno all’avviso di gara, che sarà esple-tato entro la fine dell’anno scolastico 2014/2015

Le ore previste sono 12 . Potranno essere esonerati totalmente o par-zialmente soltanto i docenti che hanno frequentato corsi per ASPP-RSPP negli ultimi cinque anni e siano in possesso di valida certificazione.

2. Disostruzione – somministrazione farmaci – gestione del bambino al-lergico

3. Autovalutazione e valutazione di istituto: momenti di riflessione

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78 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

Premessa1: E’ noto il valore educativo e culturale dei viaggi di istruzione e delle visite guidate, dato che rappresentano un’opportunità fondamentale per la promozione dello sviluppo relazionale e formativo di ciascun alunno. I viaggi di i-struzione e le visite guidate sono attività consolidate e diffuse nel nostro Istituto poiché costituiscono risorse di studio e di ricerca attiva, oltre ad incentivare comportamenti e relazioni al di fuori dell’ambiente scolastico. Non può non evidenziarsi, infatti, che tali iniziative si prefiggono sia il completamento dell’apprendimento scolastico, attra-verso l’esplorazione di realtà territoriali, sociali e culturali diverse da quella in cui vivono gli alunni, che l’adozione di forme di collaborazione tra alunni per lo sviluppo della convivenza civile e democratica. Gli insegnanti delle classi coinvolte hanno scelto, in coerenza con le Progettazioni curriculari, quali località visitare nella propria regione o nelle altre regioni, per promuovere una migliore conoscenza del nostro Paese nei suoi aspetti paesaggistici, monumentali, culturali e folcloristici e per consentire a tutti gli alunni di approfondire le tematiche og-getto di studio, visitando città e monumenti, mostre, musei, siti ed impianti industriali, botteghe artigiane, parchi na-turali, etc.

Finalità e obiettivi

Finalità: • Promuovere esperienze cognitive, comunicative ed espressive. • Avvicinare l’alunno alla varietà dei beni culturali intesi come patrimoni da conoscere,

tutelare e valorizzare. • Ampliare la conoscenza del grande patrimonio artistico e culturale regionale ed

extraregionale. • Potenziare la socializzazione e l’assunzione di comportamenti corretti e responsabili. Obiettivi trasversali di tipo cognitivo: • Individuare nel concreto le dimensioni delle abituali discipline scolastiche superando,

così, il concetto tradizionale di aula scolastica come unico spazio idoneo per l’azione educativa e didattica.

• Acquisire la capacità di osservare e di ricercare per abituarsi a leggere la realtà. • Sviluppare la capacità di orientarsi nel tempo: scoprire che dalle cose vicine si può

compiere un percorso che le colleghi a temi apparentemente remoti. • Sviluppare la capacità di orientarsi nello spazio: conoscere le realtà territoriali da

esplorare dal punto di vista geografico e scientifico-naturalistico. Obiettivi di tipo comportamentale: • Assumere atteggiamenti corretti con compagni, docenti e persone esterne anche in

contesti diversi. • Attivare e sviluppare competenze comunicative relazionali positive. • Attivare atteggiamenti di rispetto del “mondo” circostante.

Destinatari ed itinerari: Gli alunni delle sezioni della Scuola dell’Infanzia: - Teatro “D. Bosco “ – Potenza - tutti i bambini di Pergola ( mese di marzo) - Fattoria Didattica “Vignola “ a Marsiconuovo : tutti i bambini di Pergola ( mese di aprile- maggio) - Fontana delle Brecce - Marsiconuovo : tutti i bambini di Marsiconuovo ( mese di maggio) - Potenza ( cinema/teatro Villa d’Agri ): bambini di Marsiconuovo Gli alunni delle classi della Scuola Primaria: - Teatro “D. Bosco “ – Potenza : alunni Pergola ( marzo-maggio) - Grumento : alunni classi 5° di Marsico e alunni clessi 5° di Galaino ( aprile -maggio ) - Metaponto + Policoro (Oasi WWF + Museo Archeologico ) – alunni Pergola – Galaino – Marsico (tranne la 1°)

(Aprile – maggio )

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79 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

- Riserva naturale Corpo forestale – alunni Pergola- Galaino – Marsico ( aprile - maggio )

Gli alunni delle classi della Scuola Secondaria di I grado: - Grumento Nova – Lab. Storico + Castelli federiciani : alunni classi prime ( aprile – maggio ) - Caserta – alunni classi seconde ( aprile – maggio ) - Potenza – Impianto potabilizzazione delle acque – classi seconde ( aprile – maggio ) - Teotro in lingua inglese - tutte le classi - Nemoli “ Micromondo “ classi terze ( aprile – maggio ) - Visita “Centro oli “ – Viggiano - alunni classi terze ( aprile – maggio ) - Viaggio di istruzione in Sicilia – alunni classi terze ( aprile – maggio ) - Uscite sul territorio - tutte le classi ( aprile – maggio ) - Uscite per “Attività sportive “ ( aprile – maggio )

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80 Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2014-2015

INDICE

Titoli Pagina Struttura del POF

2 Premessa 3-4 Linee guida d’indirizzo per l’elaborazione del piano dell’offerta formativa

4

Calendario scolastico 5 Organigramma 6 Organi collegiali 8-10 I “numeri” della scuola 11-14 Funzioni strumentali e gruppo sicurezza 15-17 Compito e finalità della scuola 18 Analisi del territorio 19 Bisogni e richieste del territorio 20 Risorse didattiche e laboratori 21 Organizzazione delle attività educative e didattiche 22-26 Ampliamento dell’ offerta formativa 26-28 Curricolo di Istituto 29-38 Corso ad Indirizzo Musicale 38-41 Interventi educativi e didattici per gli alunni diversa-mente abili

42-58

Protocollo per l’accoglienza e l’ integrazione alunni stranieri

59-62

Continuità ed orientamento degli alunni 63 Verifica e valutazione 64-73 Metodologie didattiche 74-75 Sicurezza e salute nelle scuole 76 Piano di formazione e aggiornamento 77 Visite guidate e viaggi di istruzione 78-79 Indice 80